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Oggi l’Assemblea elettiva della Serie B Femminile. Prevista la nomina degli ultimi componenti del Consiglio Direttivo

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

È in avvenuta questa mattina, in prima convocazione alle 8.30 e in seconda convocazione alle 11, l’Assemblea elettiva della Serie B Femminile svoltasi in videoconferenza.

Il Giudice Sportivo presso la Divisione Serie B Femminile, quale organo di garanzia elettorale, ha proceduto all’esame delle candidature per l’elezione dei componenti del Consiglio Direttivo della Divisione Serie B Femminile di competenza dell’Assemblea delle società di Serie B, pervenute entro i termini previsti.

Le candidature ammissibili e valide risultano essere le seguenti:
Isabella CARDONE, Marta CARISSIMI, Clara GORNO, Andrea TATAFIORE;

I tre consiglieri eletti oggi completeranno la composizione del Consiglio Direttivo, andando ad affiancare Fabio Appetiti, Paola Rasori, Marianna Sala e Laura Tinari, i quattro componenti di competenza del Consiglio Federale riconfermati all’unanimità lo scorso 29 luglio. Sarà poi lo stesso Consiglio Direttivo a eleggere – nella prima riunione con i sette componenti – il presidente della Divisione Serie B Femminile.

Pro Sesto: ecco le prime new entry in vista della prossima stagione

Photo Credit: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Pro Sesto dà il benvenuto a cinque nuove giocatrici che andranno ad arricchire la rosa biancoceleste: la prossima stagione ripartirà ufficialmente da Deborah Pasquali, Giada Barbuiani, Serena Accoliti, Ilaria Dubini e Rebecca Arosio.

Pasquali non un volto nuovo per la società lombarda: la calciatrice classe 2002, infatti, è stata contributo concreto (seppur temporaneo) della stagione 2021/22 biancoceleste; tra le esperienze del giovane difensore (cresciuto nelle giovanili dell’Inter) figurano, inoltre, quelle in maglia Arezzo (con durata triennale) e, più recentemente, Chievo.

Giada Barbuiani, attaccante classe ’98, deve il proprio avvio di carriera al movimento calcistico milanese: di fatto la calciatrice ha potuto sperimentare tra Milan Ladies ed Inter, prima dell’approdo in Eccellenza ed in serie C nei colori del Vittuone durante il quale si è distinta raggiungendo ben 49 reti totali.

Il rinforzo in attacco prosegue con Serena Accoliti: la leva ’99 è reduce da un pluriennale cammino in maglia Pavia Academy (squadra recentemente approdata in serie B). Nel bagaglio sportivo di quest’ultima vi sono, inoltre, Voghera Juniores, Gropello San Giorgio, Alessandria e Novese.

Ilaria Dubini, reparto difensivo. Approda in Prima squadra, archiviato il biennio nel Pavia Academy; circa il percorso di crescita della sopra citata, meritano menzione Como, Riozzese e Real Meda.

La società non risparmia nemmeno il centrocampo ed accoglie Rebecca Arosio in supporto: di recente Arosio ha militato in terza serie indossando i colori del Real Meda. Tale formazione è da sempre parte integrante della carriera della calciatrice, considerata vera e propria veterana del gruppo vista l’esperienza nella medesima casacca iniziata nell’ormai lontano 2015 ed interrotta solo adesso.

Si attendono ulteriori novità di mercato. Per la compagine del neo tecnico Santoni confermato, intanto, il girone A; prima giornata di campionato fissata, da calendario, per l’8 settembre 2024.

Emanuela Schioppo: “In Nazionale vedo un gruppo coeso e motivato, mi aspetto una Serie A con tante sorprese”

Nei giorni passati abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Emanuela Schioppo. L‘ex difensore del Pomigliano ha aperto la chiacchierata con una battuta sulla Serie A alle porte:

“Ogni anno la Serie A femminile diventa sempre più competitiva. Questo sarà sicuramente un bel campionato che spero ci riserverà tante sorprese. La Roma sembra sempre essere la favorita essendosi  rinforzata ancora di più. Tra le altre sono curiosa di vedere la neopromossa Lazio, in particolare per capire come approccerà al massimo campionato”.

La classe ’91 poi aggiunge:
“Tutte le squadre si stanno attrezzando nel migliore dei modi. Molte squadre stanno puntando sulle giovani promesse, altre hanno guardato ai campionati esteri.
Tante italiane di talento si sono catapultate nel campionato di serie B, che reputo sempre molto interessante. In panchina Piovani è un cambio che intriga, sono sicura che possa fare bene con l’ Inter”.

L’ex terzino che ha giocato dal 2008, quasi ininterrottamente, tra Serie B, A2 ed A sulla prossima Champions sottolinea:
Sarà molto interessante e un’ ulteriore opportunità per noi italiane per confrontarci con realtà importanti. Per tale motivo il campionato di Serie A sarà sicuramente più appetibile e giocare contro altri club deve essere sempre motivo di orgoglio e di crescita. Il campionato, poi, passerà a dodici squadre. Credo possa essere un trampolino di lancio per squadre di B che si stanno attrezzando nel migliore dei modi per poter competere nel massimo campionato. Due squadre in più potrebbero rendere più competitivo il campionato e magari ci potrebbe essere ulteriori possibilità da parte delle giovani italiane di mettersi in mostra”.

L’ex Pomigliano, poi, sulla Nazionale evidenzia:
Soncin mi ha dato subito una bella impressione. Ha preso in mano una squadra demotivata e che usciva da una forte delusione. Il suo impatto è stato fondamentale, speriamo di poter vivere altre belle soddisfazioni. Sono rimasta molto sorpresa da questo suo approccio non avendo mai avuto prima esperienze nel mondo del calcio femminile.  È una nazionale che può fare sicuramente bene al prossimo Europeo. Non sarà facile, ma sono sicura che potrà dare fastidio alle big . Si deve puntare sicuramente a far meglio dell’ ultimo Europeo per poter scrivere qualcosa di importante. Vedo un gruppo coeso e motivato” .

 

Schioppo chiude con una considerazione sul movimento:
“Negli ultimi anni è sicuramente aumentata l’attenzione verso il calcio femminile,  personalmente mi aspettavo qualcosa in più con l’entrata del professionismo. Spero che questi primi anni siano solo di rodaggio per poter vedere un movimento in forte crescita. Penso che tutto ciò debba essere trainato, per far accrescere ulteriormente l’interesse, da buoni risultati della nostra Nazionale nelle varie competizioni”.

Un Villorba Treviso ricco di novità si prepara alla stagione che verrà

Sarà una stagione piena di cambiamenti quella del Villorba, a partire dal suo nome e dal suo stemma: la società veneta, infatti, si chiamerà Villorba Treviso. L’intento è quello di rafforzare il legame con il proprio territorio mantenendo allo stesso tempo immutata l’anima del club che manterrà il gialloblu.

In questo clima di rinnovamenti non possono mancare dei nuovi arrivi. Proprio in questi giorni infatti il Villorba Treviso ha accolto tra le sue tesserate Denisa Bojenco.
Il giovane portiere di nazionalità, moldava classe 2006, arriva a vestire la maglia gialloblu dopo aver trascorso le ultime due stagioni nell’U17 del Trento.
Ha iniziato a giocare a calcio da piccola in Moldavia e quando si è trasferita in Italia, venuta a conoscenza del Trento Femminile ha ripreso.
Ad oggi fa parte anche della nazionale moldava con cui ha giocato anche in Nations League. Si è raccontata nei social del Villorba mettendo bene in chiaro anche quali siano gli obiettivi per la stagione:

“A 5 anni ho iniziato a giocare a calcio, ancora vivevo in Moldavia, mi ricordo che facevo di tutto, aiutavo mia mamma per le pulizie, mio papà con le cose fuori e poi appena finito subito sul campo, per giocare a calcio con gli altri ragazzi, mi divertivo moltissimo.
Poi nel 2019 mi sono trasferita in Italia avevo 13 anni, ho fatto pallavolo per 2 anni poi appena ho scoperto del Trento femminile, ho subito chiamato. In questi 3 anni mi sono divertita e ho giocato ogni partita come se fosse l’ultima. L’esperienza più bella che ho avuto è sicuramente l’esordio con la nazionale, quando mi hanno convocata non ci credevo sembrava che stessi sognando, per poi ritrovarmi a fare il mio primo esordio in Nations League contro Malta, era veramente una partita difficile però ho giocato benissimo, da quel momento in poi la mia vita è cambiata per sempre, ma i miei obbiettivi sono rimasti gli stessi. Il mio prossimo obbiettivo è impegnarmi in ogni allenamenti e in ogni partita con il Villorba e dare il massimo delle mie prestazioni, sono molto felice di essere qui e non vedo l’ora di iniziare”.

Carlotta GavaDeborah Zilli  continueranno il loro percorso con il club.
Gava, difensore classe 2001, vivrà il suo secondo anno con la maglia gialloblu. Con le sue qualità da esterno difensivo che fa della velocità uno dei suoi punti di forza, si prepara a dar man forte alla sua squadra anche nella stagione che verrà.

Zilli, attaccante classe 1999 al Villorba per la sua terza stagione consecutiva porterà come già fatto nelle due stagioni precedenti la propria esperienza e la propria grinta sul rettangolo verde.

La società inoltre ha salutato Lavinia Boanda, Zoe Donadel, Giulia Trevisiol, Angela Pistis e Hilary Bassani.
Boanda, portiere classe 1994, ha protetto la porta del Villorba nella scorsa stagione. I tifosi hanno avuto modo di apprezzarne il talento e la professionalità, ora nuove avventure attendono l’estremo difensore.

Donadel, portiere classe 1994, dopo due stagioni in gialloblu in cui ha dimostrato tutto il proprio talento e la propria esperienza tra i pali, ha scelto di lasciare Villorba. La società la ringrazia per aver contribuito a scrivere delle belle pagine della storia del club.

Trevisiol, attaccante classe 2003, dopo tre stagioni al Villorba in cui si è fatta notare per le sue qualità da bomber, ha lasciato il club gialloblu. Nella prossima stagione, infatti, vestirà la maglia del Venezia Calcio 1985.

Pistis, centrocampista classe 1993, dopo sei stagioni in cui ha giocato con la maglia del Villorba (2018-2019) dando il suo prezioso contributo sul rettangolo verde, lascerà la società veneta.

Bassani, difensore classe 1992, dopo quattro stagioni al Villorba in cui è stata un pilastro della difesa, lascia il club che la ringrazia per quanto dato in questi anni.

Fantallenatore: tre acquisti per il nuovo Como Women targato Mercury13

Siamo nel vivo dell’estate. Vuol dire dunque che è finito il tempo di “Pulènta e galèna frègia“, e si entra in un mood completamente diverso, fatto di “un sedèll e una sciavata e una tuletta de Red Bull“. E mentre si è in spiaggia a godersi un pranzetto leggero dopo una mattinata al mare, quale notizia migliore può arrivare ad un tifoso? Ovviamente, quella del suo acquisto preferito effettuato dalla sua squadra del cuore. E qua, entra in gioco il vostro Fantallenatore, cari tifosi e care tifose del Como Women, squadra che da quest’anno avrà una nuova proprietà, trattandosi di Mercury13.

Per quanto mi riguarda, penso che l’obiettivo di crescita sia graduale, senza nulla di particolarmente folle. La squadra deve crescere con calma, e soprattutto sviluppare un progetto a medio-lungo termine, cercando di diventare ancora di più di una bellissima realtà del calcio italiano. Ed è per questo che secondo me, allo stato attuale, è ancora presto per aspettarsi colpi di caratura internazionale. Ma l’Italia ha comunque le sue eccellenze.

COMO WOMEN: TRE RINFORZI DA SOGNO

Sono tre i rinforzi da sogno a cui il Como Women può puntare. Anzitutto, l’obiettivo del Direttore Generale Miro Keci è sempre stato avere una squadra che avesse un gioco più che discreto. Attendendo notizie sul nuovo allenatore, una calciatrice che farebbe molto comodo a questa idea, e che sappia svolgere sia il lavoro da regista pura sia quello da registra difensivo, è Lisa Alborghetti, tutt’ora legata all’Inter. Il club Nerazzurro però, ormai – stando alle fonti romaniste – sembra abbia intravisto in Elisa Bartoli un nuovo perno per la propria difesa, e quindi potrebbe essere necessario aprirle uno spot nella rosa.

Il secondo nome, sempre legato alla difesa, è un’altra giocatrice di esperienza, che ha giocato ad alto livello nei campionati nazionali e in Champions League, e che sia dotata di un ottimo piede per i calci piazzati. La figura di Laura Agard sarebbe perfetta per la difesa comasca. Esperienza e visione di gioco la rendono ideale per il nuovo corso.

Il terzo nome che il vostro Fantallenatore vuole mettere sul piatto, è quello di una bomber di provincia che ha già giocato in Serie A, e nell’ultimo campionato, disputato in Serie B, ha realizzato 15 gol, dei quali due su rigore. Parliamo ovviamente di Biancamaria Codecà, attaccante del Pavia. Un nome che secondo me merita ampiamente la Serie A, e che può ritagliarsi il suo spazio al Como Women. Sono queste le scelte che, stando al mio parere, potrebbero rinforzare il club e quindi alzare il suo livello tecnico per una nuova stagione che si preannuncia combattuta.

Stadi sempre più green: ecco come un impianto fotovoltaico sullo stadio può cambiare il calcio italiano

Credit photo: Bluenergy

Sarà il futuro? No, stiamo parlando del presente e non una iniziativa di facciata ma di impianto di energia rinnovabile che promette di produrre una media di circa 3.000 kWh al giorno: per intenderci è esattamente il consumo giornaliero di circa 1.000 famiglie italiane.

E’ questo che l’ Udinese, grazie al suo patron Giampaolo Pozzo, ha da pochi giorni cambiato la filosofia aziendale del suo Club. La società calcistica ha infatti firmato l’iniziativa con Bluenergy per lo Stadium bianconero che darà un chiaro indizio su dove devono andare i Club calcistici in Italia: verso la sostenibilità ambientale.

Un passo da gigante verso l’autosufficienza energetica della struttura, che si traduce in un significativo abbattimento delle emissioni di CO2.

Quando si parla di calcio sostenibile ci si riferisce quasi esclusivamente ai bilanci dei club e alla necessità, soprattutto per quelli italiani, di far pareggiare i conti ed è anche in questa prospettiva che l’ Udinese ha aderito a questo progetto.

Lorenzo Casini e Luigi De Siervo, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Lega Nazionale di Serie A, dopo l’ottima iniziativa del patron dell’ Udinese  hanno elogiato l’iniziativa green, augurandosi che altri club seguano l’esempio della famiglia Pozzo.

Il “Bluenergy Stadium” (nuovo nome dello stadio) si appresta a diventare un vero e proprio polo di produzione energetica grazie all’installazione di oltre 2.400 pannelli solari di ultima generazione. Inoltre l’inserimento dei pannelli in modo integrato, degli ingegneri che hanno curato il progetto con il supporto del Politecnico di Milano, hanno reso ancora più dinamico e paesaggisticamente l’intera opera dando vita ad un vero e proprio sistema di produzione di energia virtuosa.

Franco Collavino, Direttore Generale di Udinese Calcio, non nasconde l’entusiasmo all’evento di presentazione: “Questa iniziativa rappresenta un nuovo capitolo nella nostra costante ricerca di sostenibilità e innovazione. Il calcio ha una potenza mediatica senza paragoni, e abbiamo il dovere di utilizzarla per sensibilizzare i nostri tifosi e la comunità nel suo complesso sull’importanza della lotta al cambiamento climatico”.

Ma c’è di più: è al vaglio l’opportunità di integrare un parco batterie di accumulo da 330 kW, che permetterebbe di ottimizzare ulteriormente l’utilizzo dell’energia prodotta.

I vantaggi attesi in termini di emissioni sono impressionanti: l’ energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, da parte del Club sui precedenti interventi aveva  già realizzato in termini contabili in un risparmio di 5.620 tonnellate di CO2, e con l’aggiunta del nuovo impianto fotovoltaico, il Bluenergy Stadium si avvicina rapidamente al traguardo della neutralità carbonica.

Per comprendere la portata di questo risultato, basti pensare che 5.620 tonnellate di CO2 equivalgono alle emissioni annuali di circa 1.000 auto di media cilindrata. È come se la società di Calcio avesse tolto dalla strada mille veicoli inquinanti per un intero anno.

L’iniziativa dell’Udinese non è solo un esempio di responsabilità ambientale, ma anche un caso di studio per l’intero movimento calcistico italiano ed europeo. In un momento in cui la sostenibilità è diventata un imperativo per ogni settore, il calcio non può più permettersi di restare indietro.

Altri club stanno seriamente pensando a questa iniziativa green, anche la Juventus ha recentemente annunciato un piano per rendere l’Allianz Stadium completamente carbon neutral entro il 2030, mentre  l’Atalanta che attualmente sta trasformando il suo Gewiss Stadium, ha già in fase progettuale predisposto un suo modello di efficienza energetica.

Ma sebbene ci sia ancora molta strada da fare qualcosa si muove e direi nella giusta direzione. Se poi pensiamo alle mille possibilità, agli infiniti impianti calcistici di media o piccole strutture presenti su tutto il territorio nazionale che potrebbero dare non solo il loro contributo in termini di risparmio di emissioni, dove si potrebbero diffondere in modo esponenziale su tribune o impianti ex-novo dando ossigeno anche in termini economici (risparmio luce ed acqua calda spogliatoi).

Staremo a vedere se l’ottima iniziativa dell’ Udinese sarà la bandiera (bianco-nera) del nostro sistema calcio.

San Marino Academy, una freccia a stelle e strisce per mister Baldarelli: ufficiale Julia Weithofer

Credit Photo: San Marino Academy

Non manca un tocco di internazionalità nel mercato estivo della San Marino Academy. Al gruppo biancoazzurro si unisce Julia Saveria Weithofer, difensore statunitense che ha iniziato la propria carriera nell’UMass Minutemen (college americano del Massachussets), per poi trasferirsi in Italia, dove ha indossato le casacche di Roma Calcio Femminile e Lazio. Dopo due stagioni trascorse in Championship, con il Durham, Julia si trasferisce alla Sassari Torres (anche qui per due stagioni) per poi volare in Irlanda, ad Athlone. Il richiamo dell’Italia torna a fasi sentire nello scorso mese di febbraio, quando si unisce alla causa del Tavagnacco. Ed ora è pronta a lottare per la causa di San Marino. “La San Marino Academy è un club con una mentalità professionistica e con tanta storia – afferma la classe 1995 – C’è un buon gruppo e questo credo sia un aspetto molto importante nel calcio, sia maschile che femminile. Spero di crescere e contribuire anche con la mia esperienza al raggiungimento dei nostri obiettivi”.

Julia ha toccato varie latitudini del calcio internazionale, accumulando esperienze che l’hanno aiutata a formarsi e che potranno risultare preziose anche in funzione della stagione imminente. “Mi piace che in Italia ci sia una forte attenzione sulla tattica, un’attenzione che certamente non trovi in America, dove il calcio è soprattutto fisico. L’esperienza delle mie compagne e l’esperienza dei miei allenatori mi hanno aiutata a crescere e ad imparare un calcio diverso. Spero di poter trasformare tutto questo in un aiuto concreto per le mie nuove compagne”.

La ragazza di East Longmeadow, Massachussets, agisce sia come terzino destro che come terzino sinistro, ma sa adattarsi a centro difesa ed anche come esterno alto. Si descrive così: “Sono una giocatrice atleticamente forte e mi piace in modo particolare il gioco palla a terra. Amo anche spingere sulla fascia ed inserirmi il più possibile in fase offensiva. Come ragazza sono molto allegra e solare. Mi piace mettermi a disposizione e, grazie all’esperienza maturata in questi anni, spero di poter diventare un punto di riferimento per le compagne più giovani”.

E se le si chiede di riassumere la sua filosofia in un motto, la risposta è: “Forward, upward, onwards, together, e cioè guardare sempre avanti, rimanere unite e non mollare mai”.

Le regine del gol: scopriamo le coppie d’attacco femminili più prolifiche di questa stagione

Nel mondo del calcio femminile, le coppie “goal” rappresentano spesso il cuore pulsante delle squadre più vincenti. Non si tratta solo di due giocatori che segnano insieme, a mio avviso, ma di un’intesa speciale capace di spostare gli equilibri di una partita.

Che sia per il loro affiatamento in campo sul terreno di gioco o per la loro passione verso la maglia, queste bomber vedono la porta come poche e si distinguono per il numero di gol segnati. Ogni rete non fa altro che aumentare le loro statistiche personali, influenzando profondamente i destini delle loro carriere da calciatrici professioniste e delle loro squadre.

Queste coppie “goal” incarnano il massimo livello di competizione e spettacolo, lasciando un’impronta indelebile nei campionati più prestigiosi d’Europa. Dal dominio del Barcellona con Salma Paralluelo e Caroline Graham Hansen, capaci di segnare ben 41 gol insieme, alla straordinaria efficacia del duo Khadija Shaw e Lauren Hemp nel Manchester City, che ha realizzato 32 reti, il contributo di queste giocatrici è stato fondamentale per il successo delle loro squadre. Anche in altri campionati europei, come la D1 Arkema con Tabitha Chawinga e Marie-Antoinette Katoto del PSG, o la Frauen-Bundesliga con Ewa Pajor e Vivien Endemann del Wolfsburg, queste combinazioni vincenti hanno dimostrato di essere una forza da non sottovalutare.

La sinergia e il talento con cui si mettono in gioco in ogni partita dimostrano quanto sia affascinante e competitivo il calcio femminile. I loro successi e la loro capacità di fare la differenza in campo meritano di essere seguiti con attenzione. Restate sintonizzati per i prossimi articoli, dove esploreremo le straordinarie storie di ogni coppia, per ora vi lasciamo la classifica condivisa da Soccerdonna:

  1. Salma Paralluelo (21) e Caroline Graham Hansen (20), 41 gol con il Barcellona;
  2. Khadja Shaw (21) e Lauren Hemp (11), 32 gol con il Manchester City;
  3. Tabitha Chawinga (18) e Marie-Antoinette Katoto (11), 29 gol con il Paris Saint Germain;
  4. Ewa Pajor (18) e Vivien Endemann (9), 27 gol con il Wolfsburg;
  5. Alba Redondo (16) e Gabi Nunes (11), 27 gol con il Levante.

Giulia Olivieri, Cagliari BS: “Stagione da incorniciare con una dedica speciale. Grazie alle mie compagne e al Pres. Perra”.

Credit: Cagliari BS

Nei giorni scorsi settimane si è conclusa l’attività agonistica del beach soccer delle squadre femminili per la stagione 2024. Dopo la Women Euro Winners Cup 2024, manifestazione andata in scena a Nazaré, in Portogallo sono scattate Serie A, Coppa Italia e Supercoppa. Nella massima serie sei le squadre partecipanti che dopo la prima fase sono diventate quattro: ad aggiudicarsi l’ambito tricolore è stato il Cagliari. In casa sarda abbiamo raggiunto, la classe ’87, Giulia Olivieri che sulla stagione ha sottolineato:

“Con la vittoria dello scudetto si è conclusa una stagione per me fantastica. Abbiamo iniziato con la partecipazione alla Women’s Euro Winner Cup, in Portogallo, dove abbiamo cercato di creare il gruppo e la squadra per raggiungere i nostri obbiettivi. Siamo partite subito con la Supercoppa, a Gaeta, contro il Lady Terracina centrando una vittoria importante. A Cirò Marina, però, ad alzare la Coppa Italia sono state loro, sono state brave ed hanno meritato di alzare quel trofeo”.

La stessa calciatrice, poi, fotografa cosi la vittoria della Serie A:
“Nelle finali scudetto, a San Benedetto, avevamo la consapevolezza di dover fare di più. Siamo riuscite a vincere la semifinale contro il Genova e abbiamo affrontato la finale ancora con la Lady  Terracina. La partita è stata piena di emozioni, eravamo sotto 3-1 ma siamo state caparbie arrivando a pareggiarla. Poi sono arrivati i supplementari ed i rigori. Vincerla è stata un emozione indescrivibile, abbiamo conquistato il primo scudetto della storia del Cagliari Femminile”. 

Sui ricordi di questi mesi passati sulla sabbia Olivieri ci racconta:
“Di questa stagione mi porto dietro oltre ai successi le emozioni provate in questo percorso con tutte le mie compagne. Ci sono stati alti e bassi, ma ne siamo uscite da squadra. Ho avuto l’onore e il piacere di giocare con vere campionesse, conoscevo il loro valore calcistico ma ho scoperto persone fantastiche. Ognuna di loro mi ha lasciato qualcosa di importante come il nostro presidente Manuel Perra. Lui ci ha permesso di essere le protagoniste di questo progetto, sostenendoci sempre”.

La chiusura è, invece, legata ad un saluto particolare:
“Un abbraccio, poi, ad Angela Ruotolo che a causa di un brutto incidente non ha potuto finire la stagione con noi. Il suo umorismo e la sua bontà sono rimasti sempre con noi, è rimasta sempre vicina sostenendoci. Abbiamo giocato anche per lei, per poterle regalare un sorriso e renderla orgogliosa di noi”.

Salvatore Migliaccio: “Volevo creare una scuola calcio e mi sono trovato a mio agio nel calcio femminile”

Credit Photo: ASD Project Napoli Woman

Nel cuore del vivace quartiere di Ponticelli, è nata una nuova realtà che promette di portare entusiasmo e opportunità alle giovani atlete della zona: l’ASD Project Napoli Woman. Salvatore Migliaccio, fondatore della scuola calcio e originario proprio di quel vivace quartiere di Napoli, ha chiacchierato insieme alla redazione di Calcio Femminile Italiano, ripercorrendo i primi passi del progetto:

“L’ASD Project Napoli Woman è nata il 23 marzo 2024. Nel dicembre 2023 ho avuto questa idea maturata dopo l’esperienza come istruttore nelle Giovanili del Napoli Femminile che ringrazio. Volevo creare una scuola calcio e mi sono trovato a mio agio nel calcio femminile. Ho sentito la passione delle atlete e la voglia di emergere, e credo che meritino la giusta attenzione perchè il calcio è di tutti”.

Diverse esperienze nel calcio maschile nel tuo curriculum, oltre a quella recente nelle Giovanili del Napoli Femminile, cosa ha incuriosito Salvatore creare questa realtà? 

“Ero incuriosito dal calcio femminile e lo seguivo dall’esterno, senza apprezzarne i valori. Quando ho avuto l’opportunità ne sono stato colpito e ho avuto il coraggio di cimentarmici. Secondo me, bisogna creare gli spazi ideali per tutte le atlete e partendo dalla scuola calcio vorrei formare la Prima Squadra nei prossimi anni. Stiamo lavorando per far crescere il progetto dialogando con realtà calcistiche importanti perchè le ragazze hanno bisogno di uno stimolo in più e di un’occasione”.

ASD Project Napoli Woman perchè scegliere un nome così carico di significato?

“La scelta del nome implica una partenza dal basso e il focus sulle ragazze. Vanno costruite le basi partendo dal basso, in primis a livello umano cercando di creare un ambiente confortevole ed educativo. Noi puntiamo a un modello di competizione sana, per permettere di coltivare la passione per il calcio lungo il percorso. Con l’ausilio di Moreno Di Bernardino e Antonio Iovine, stiamo gestendo la scuola calcio e per ora siamo in tre. Ho scelto loro per curare la parte atletica e quella della prevenzione, perchè sono due preparatori atletici e sanno come prendersi cura delle atlete. Credo che il ruolo dei professionisti sia fondamentale per far bene in toto”.

Considerati questi presupposti, su quali aspetti umani avete scelto di porre l’attenzione?

“Dobbiamo lavorare per cercare di attirare più persone per far capire che il calcio femminile regala emozioni e che le giocatrici se lo meritano. Ho visto tanta dedizione in questi anni e, soprattutto durante gli open day non mi aspettavo di vedere tante ragazze e persone che non conoscevo. Ogni ragazza ha un sogno che va ben oltre la semplice vittoria o la partecipazione a un torneo. Quello che mi ha sorpreso maggiormente è l’aspetto umano e personalmente darò tutto me stesso per salvaguardare il benessere e il divertimento delle ragazze. Non c’è bisogno di troppa pressione, a volte potrebbe minare l’integrità di un individuo”.

Salvatore conclude dicendo la sua sulla crescita del calcio femminile locale e con un messaggio di speranza:

“Per il momento c’è ancora poca affluenza negli stadi. Le persone vanno avvicinate al calcio femminile e l’obiettivo comune dovrebbe essere proprio questo. Noi professionisti tifiamo affinchè la visibilità delle realtà femminili cresca e lavori per coinvolgere sportivi e non a seguire il movimento femminile. Credo che ci siano i presupposti per fare bene e per  collaborare a uno scopo comune insieme ad altri soggetti interessati. Vogliamo coinvolgere le scuole con attività didattiche indirizzate alle ragazze con l’obiettivo di farci conoscere. L’ambizione non manca e abbiamo le idee chiare, tempo al tempo”.

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