Nelle ore scorse abbiamo avuto il piacere di intervistare Simona Parrini. La fiorentina classe ’88 ci ha lasciato qualche battuta a pochi giorni dalla fine della sua esperienza da tecnico dell’Under 17 dell’Empoli. Queste le parole dell’ex difensore di Firenze, Castelfranco, Pontedera ed Empoli.

Sulla suo passaggio in panchina:
“Sono tre anni che alleno, รจ un’esperienza che mi piace molto. Giร  da piccola, quando giocavo nelle giovanili del Firenze, i tecnici mi dicevano spesso che ero un allenatore in campo. Il passaggio da giocatrice ad allenatrice รจ stato molto naturale, in un certo senso, mi sentivo un po’ allenatrice prima e mi sento ancora un po’ calciatrice adesso.
A me piace tantissimo lavorare sulla mentalitร  e sono stata molto fortunata visto che ho incontrato delle ragazze, che voglio imparare, che potranno diventare le giocatrici di domani.

Penso sia fondamentale andare a lavorare su determinate cose, perchรฉ una calciatrice di alto livello in primis deve avere sicuramente delle doti tecnico-tattiche accompagnate dalla giusta mentalitร . Noi allenatori dobbiamo cercare di essere una guida e di insegnare, che resta l’aspetto a dare piรน soddisfazione.
Si deve essere bravi, poi, a spronare tutte le 25 ragazze, altro perno fondamentale che si differenzia dal percorso da giocatori”.

Sulle emozioni di questi tre anni ad Empoli:
“Da tecnico ad Empoli ci sono tantissimi ricordi che resteranno per sempre nel cuore. Empoli resta una seconda casa, รจ stato un posto in cui sono arrivata dopo 15 anniย  di Fiorentina e dove sono cresciuta dapprima da giocatrice e poi da allenatrice.
Resterร  un posto dove ho avuto la fortuna di potermi confrontare con persone di altissimo livello e che mi hanno lasciato spunti di crescita. Ho cominciato da secondo nella Primavera, esperienza bellissima, per proseguire con l’opportunitร  per due anni di poter guidare il gruppo Under 17.
Si sono costruiti percorsi unici, togliendoci le massime soddisfazioni sia in campionato che in Coppa Toscana. Siamo arrivati alla fase interregionale e ci siamo incontrati con squadre di altissimo livello. Quest’anno ci siamo replicate, resterร  tutto indimenticabile”.

La realtร  di Insuperabili:
“Alleno anche a Insuperabili, una realtร  sportiva che promuove il calcio per persone con disabilitร  che nasce a Torino e ha 17 scuole calcio in tutta Italia! Ho la fortuna di essere la referente e coach della scuola calcio di Firenze. In Insuperabili ci sono tantissimi progetti tra i quali quello delle prime squadre ufficiali, tra queste รจ nata la prima squadra ufficiale women ovvero la prima squadra di calcio femminile nel mondo della disabilitร  sul territorio italiano”.

Sui ricordi da calciatrice:
“Da giocatrice ho impresso nella mia mente le promozioni in Serie A eย  le due semifinali di Coppa Italia su tutte. Non posso non citare, poi, la finale scudetto Primavera del 2007 a Firenze, la prima esperienza in Serie A e l’avventura a Seattle, dove ci siamo confrontate con una cultura calcistica diversa facendo un’ottima figura. Con l’AC Seattle abbiamo partecipato al campionato americano (WPSL), vincendo nel 2013 la Northwest Conference e la Evergreen Cup, e approdando alle finali nazionali in California.
Ci sono state belle amicizie con ragazze che ora giocano in Nazionale e con altre ragazze come Ilaria Leoni o Alia Guagni, per nominarne qualcuna, e le persone che ho avuto la fortuna di conoscere come compagne di squadra e che successivamente si sono trovate anche a giocare un Mondiale”.