Cecilia Re, centrocampista della Florentia S.G., è intervenuta ai microfoni della pagina Instagram liberibosman parlando dei suoi inizi calcistici, dell’esperienza negli Stati Uniti e della realtà nero verde.

Come ha iniziato a giocare a calcio?
“Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 6 anni nella squadre dell’oratorio del mio paese. Fin da subito ho realizzato che questo sport sarebbe diventato parte integrante della mia vita, ma mai avrei immahìginato di poter trasformare questa mia passione attualmente in lavoro e questo mi riempie di gioia.”

Sin da giovanissima ha giocato in Serie A femminile. Com’è stato il suo approccio alla lega e qual è stato il periodo che ricorda con più entusiasmo?
“Ho esordito nella massima serie all’età di 15 anni e sicuramente quello rimane uno dei ricordi più forti ed emozionanti della mia carriera. Gli anni successivi sono stati caratterizzati da momenti non troppo felici. In queste ultime stagioni calcistiche, ho ottenuto dei buoni risultati che mi servono da stimolo per continuare a migliorare.”

Oltre alle esperienze italiane, lei ha anche giocato negli Stati Uniti all’East Tennesse State University nella squadra delle Lady Bucaneers; può parlarci di quel periodo vissuto oltre oceano e secondo la sua esperienza come viene vissuto il calcio negli Stai Uniti?
“L’esperienza negli Stati Uniti è stata unica ed indimenticabile. È stata un’esperienza di vita che mi ha aiutata a crescere come persona prima che come calciatrice. Negli USA il calcio femminile è altamente considerato, vedere una bambina che gioca a pallone per loro è la normalità. Il livello è alto e la differenza con l’Italia è evidente , soprattutto nella fisicità e nel dinamismo delle atlete.”

Lei ha provato anche l’esperienza nelle selezioni giovanili della  Nazionale; ricorda il suo esordio con la maglia azzurra? E ha ancora aspettative a riguardo, magari per indossare la maglia della nazionale maggiore?
“Si, ho avuto molte esperienze con le nazionale giovanili, culminate con un mondiale disputato in Giappone nel 2012. Il mio esordio è rimasto indelebile nei miei ricordi, come i brividi che hanno pervaso il mio corpo e la mia anima mentre intonavo l’inno nazionale per prima volta in maglia azzurra. Ovviamente l’obiettivo di ogni atleta è quello indossare la maglia della nazionale ed è quello per cui io lotto ogni giorno.”

Oggi milita nella Florentia, può raccontarci un po’ della squadra e di questa realtà che si trova in un campionato che sta acquisendo sempre più importanza?
“La realtà Florentia è una grande realtà; una società che non ha nulla da invidiare alle altre squadre. Ho trovato qui una grande famiglia di tifosi che mi ha accolta come una figlia, facendoti sentire addosso davvero l’importanza di vestire questa maglia e di rappresentare tutta la comunità.”

Credit Photo: Alessio Boschi