Kanae Fukumura, il portiere giapponese di Real Oviedo, ha denunciato sui suoi social network il razzismo che ha subito durante il viaggio di ritorno in patria, dove un uomo le ha persino gridato “Vattene, vattene!” e l’ha accusata di portare il coronavirus. “Perché sono qui? Voglio solo tornare in Giappone. Sto camminando per strada, sono qui e sono triste”, ha lamentato il portiere nel suo messaggio, in cui ha anche descritto come una madre l’ha guardata e ha detto ai suoi figli di andare dall’altra parte, mentre ridevano della calciatrice asiatica. Gli eventi si sono svolti a Madrid, dove il portiere si è recato domenica scorsa dopo essere stato confinato nella sua abituale residenza di Oviedo per tutte queste settimane e aver ottenuto il permesso dalla società e dalle autorità competenti per tornare in Giappone nei prossimi giorni. Il suo messaggio social:

“Un uomo mi ha guardato e poi ha iniziato a gridarmi di andare via, del perché ero lì e apostrofandomi con la parola Coronavirus. Una madre invece ha preso i figli dicendo di allontanarsi da me mentre questi mi guardavano e ridevano. Sono sola e triste qui. Voglio tornare in Giappone”.

Il club di Oviedo ha preso le difese della sua tesserata: “Dopo gli eventi accaduti a Madrid raccontati Fukumura il club e il suo presidente José Moro Fernandez condannano l’accaduto. Serve tolleranza zero contro qualsiasi forma di razzismo e discriminazione”. Quindi, in un nuovo post il club continua l’accusa: “La nostra calciatrice aveva ottenuto dal club e dalle autorità competenti l’autorizzazione per recarsi a Madrid per prendere un volo per il Giappone e tornare dalla sua famiglia. Coraggio Kanae”.

Credit Photo: Real Oviedo Femenino