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Cari bianconeri, non so da dove iniziare”: inizia così la lettera d’addio alla Juventus di Lisa Boattin, definitivamente in partenza per una nuova avventura negli Stati Uniti. Il contenuto della storica numero 13, in poche ore, ha raccolto numerosi messaggi d’affetto da parte di chi, in questi otto lunghi anni, ha condiviso con lei momenti unici che coinvolgono la recente conquista del sesto scudetto di squadra; un percorso a volte irto di difficoltà che non ha mai scalfito tutto il puro sentimento per quei colori, ora non più indossati, ma dipinti sul cuore.

Una scintilla d’amore che nessuno potrà mai spegnere, riferimento confermato dalla classe ‘97 che ha messo su bianco le parole che seguono: “Come si fa a spiegare la sensazione che si prova quando sai che stai lasciando casa? Non credevo che sarebbe mai arrivato questo giorno, ma purtroppo le cose cambiano.

È difficile trovare le parole giuste. Scrivo, cancello e riscrivo. Come faccio a far capire cos’è per me la Juventus? La Juventus per me è stato il primo amore, quell’amore che, quando mi è stato chiesto di diventarne giocatrice, non ho esitato nemmeno un secondo e ho detto sì. Mi bastava sapere di poter indossare quella maglia che, subito, è stata una seconda pelle”.

Nel lungo post Instagram di Boattin uno spazio notevole che tocca il tasto “ricordi”, un tasto che racconta di un forte legame col passato, utile alla costruzione di mattoni per il futuro (che ora la vede contributo dello Houston Dash): “Ricordo benissimo l’emozione della prima volta che insieme alle mie compagne siamo entrate nel centro sportivo a Vinovo; era una bambina che stava realizzando il suo sogno più grande – ha raccontato a tal proposito -. Non avrei mai potuto immaginare che viaggio sarebbe stato. Otto anni, 14 trofei. Abbiamo costruito ricordi per la vita, abbiamo scritto la storia della Juventus Women.

Ora è arrivato il momento di salutare quel centro sportivo che da subito mi ha fatto sentire parte di una famiglia, perché la Juventus è una grande famiglia. Esco da lì da donna che sa di aver vissuto il suo sogno più grande, esco felice perché so di aver dato tutto quello che avevo, ho difeso e cercato di onorare questa maglia in ogni singola partita, in ogni allenamento, in ogni istante. Mi sento grata e fortunata di tutti questi anni”.

Sul finale un congedo che si sofferma sui ringraziamenti: “Grazie ad ogni persona e giocatrice che ho incontrato in tutti questi anni, ognuno di voi mi ha insegnato qualcosa e lo porterò con me. E voi tifosi… in ogni momento che abbiamo vissuto insieme, dai momenti più belli a quelli più complicati, ho sempre pensato che vi capivo. Perché in parte mi sono sentita una di voi, una tifosa con un amore sfrenato per la Juventus.

Avrei voluto salutarvi in maniera diversa, abbracciarvi ad uno ad uno e ringraziarvi. È dura salutarci ma, come ha detto una volta Agnelli, noi siamo la gente della Juve e ovunque andremo ci riconosceremo con uno sguardo. Cara Juve, ci salutiamo ma ti porto con me. Sei nel mio cuore e nella mia pelle. Con amore, tua Lisa”.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.