Credit Photo: Federico Fenzi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nelle ore scorse Raffaella Barbieri ha salutato il calcio giocato, alla soglia dei 30 anni da compiere la prossima settimana. La calciatrice ex San Marino ha annunciato tutto tramite il seguente post social:

“Caro calcio,
Ti ho conosciuto quando ero nel pancione di mamma che andava a vedere i derby Juve-Toro al Delle Alpi. Ci siamo incontrati nei campi dove papà allenava e la palla era più grande di me. Quei pomeriggi passati a giocare con mio fratello fuori in cortile.
Mi hai fatto capire cosa vuol dire stare senza di te quando mi sono rotta il crociato e proprio lì ho conosciuto il valore della perseveranza.
La promozione in serie A con il Luserna dopo l’incidente in macchina. Il primo gol in serie A. Il cuore dell’Alessandria. La finale di coppa Piemonte con il mio Real Torino. La scalata fino alla serie A con il San Marino. La salvezza con il Gatteo. Mi hai fatto vivere le retrocessioni e non sai quanto mi sono servite! Ho imparato a perdere e non demordere, a vincere e continuare a faticare.

A sbagliare un gol davanti alla porta ed accettarmi per l’errore fatto. Ho imparato che sei un gioco di squadra e il NOI arriva prima dell’io.
Mi hai insegnato cosa vuol dire amare la squadra in cui giochi e che qualsiasi proposta ti arrivi tu devi giocare nel posto in cui ti senti a casa. Grazie per aver avuto la fortuna di giocare in tutte le categorie traendone qualcosa di buono dopo ogni partita. Non sono il cognome che ho portato sulla maglia per anni, sono la persona che ha dato tutto per questo sport.

Mi ritengo fortunata per le persone con le quali ho avuto il piacere di poter giocare e per tutti gli insegnamenti che esse mi hanno trasmesso. Per le persone che mi hanno sostenuto, stimolato e aiutato a raggiungere i miei traguardi. Per chi aspettava un gol e per chi si è emozionato con me. Ho avuto staff che hanno saputo donarmi ogni centimetro della loro persona e della loro conoscenza.
Mi auguro che tu possa far vivere più esperienze possibili come la mia. Mi auguro che tutte le ragazze e i ragazzi facciano le scelte migliori per loro stessi. Nessuno è obbligato a giocare a calcio e nessuno si deve sentire giudicato fino al punto di smettere. Mi ero ripromessa di non tradirti e di dare tutto finché cuore e testa me lo avrebbero permesso, ora devo pensare a me. Chissà un giorno di rincontrarci su una panchina.
Grazie a te e a tutti. Raffa”.