Correva il minuto 54imo di un freddo pomeriggio di gennaio. Oltre un mese fa, eppure il tempo sembrava essersi fermato a quell’episodio sfortunato che coinvolse l’estremo difensore delle Como Women’s, Astrid Gilardi, in una sfortunata uscita che le costò un cartellino rosso che la costrinse a saltare partite decisive nella lotta alla poule scudetto (poi persa all’ultima giornata).
Stasera la nostra Astrid è stata a dir poco strepitosa, parando di tutto e anche di più: è stata una saracinesca chiusa contro la quale sbattevano inutilmente tutti i tentativi a rete delle ospiti emiliane. Gli applausi sono tutti per lei, se li è ampiamente meritati.
Presenti pochi spettatori allo stadio “Ferruccio” di Seregno, ma era prevedibile: si decide di giocare una partita al lunedi sera, non si sa per quale motivo (diritti televisivi?), quando la gente lavora e poi ci si lamenta che il calcio femminile è poco seguito e ci sono pochi tifosi al seguito?
L’inizio della partita è leggermente sottotono; ma è solo un’impressione perché a partire dal minuto 15imo la gara si infiamma regalando belle emozioni e contropiedi sia da una parte che dall’altra.
Al 21imo la giovane ragazzina lituana del Como, (il cui nome è uno scioglilingua) seve abilmente la Guagni che fa partire un cross dalla sinistra malamente intercettato da una dei difensori neroverdi che serve, involontariamente, un assist per l’incornata vincente di Karlernas per il goal del vantaggio lariano.
La partita non concede attimi di sosta, le emozioni si susseguono una dietro l’altra: Clelland, servita dalla Sabatino sulla linea del fallo laterale, si invola verso la porta di casa e lascia partire un pericolosissimo tiro abilmente sventato da una strepitosa Gilardi che si rifugia in calcio d’angolo.
Fantastica: solo quel gesto tecnico vale tutta la serata!
Al 35imo la statunitense Kerr si invola da sola dentro l’area di rigore avversaria, servendo poi all’indietro un pallone per l’accorrente Kramzar che firma il 2-0 con il quale termina la prima frazione di gioco.
“Quella maledetta giornata di gennaio se la saranno legata al dito”, avranno sicuramente pensato i pochi sostenitori presenti, visibilmente estasiati dallo spettacolo fin lì visto.
L’inizio del secondo tempo vede il Sassuolo subito pericoloso, ma, come ormai da copione, tutti gli assalti si infrangono contro l’estremo difensore di casa, ormai diventata l’eroina della serata.
Le ragazze emiliane giocano il tutto per tutto, aprendosi sempre di più e allargando le maglie del gioco, ma così sbilanciate si offrivano in pasto ai contropiedi delle padroni di casa: Kerr, Nischler e Del Estal dopo, sembravano cavalli al galoppo nelle immense praterie neroverdi.
Al 57imo, la traversa colpita da Nadine Nischler, è il preludio al terzo goal arrivato poi al 76imo, dopo una serie infinita di tiri al bersaglio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla Kramzar, Elisa Del Estal svetta più in alto di tutte e insacca di testa. L’estremo difensore del Sassuolo resta impietrito e può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco…
Nel corso degli ultimi venti minuti di gioco, Alia Guagni prima e Julia Karlernas dopo, lasceranno il posto, rispettivamente, alla finlandese Adelina Engman e alla norvegese Tuva Sagen. Un Como scandinavo! Finisce 3-0 tra gli applausi e le lacrime di gioia.
E’ stata una bella rivincita. Questa volta il sassuolino dalle scarpe ce lo siamo tolto noi.
Natanaele Rullo
Perché non “L’angolo dalla tifosa”?
Ah, che fatica fa ancora il linguaggio inclusivo in Italia!! (In tutto l’articolo purtroppo, che è anche un bell’articolo!)