Credit photo: Arsenal Women

Una domenica sorprendente in cui, la WSL e’ ripresa dopo la pausa internazionale e, nel contempo, si e’ giocata la finale della Conti Cup tra Arsenal e Chelsea, che ha contato oltre i 19.000 spettatori (oltre 25.000 i biglietti venduti) contro gli 8.000 della finale dello scorso anno a Wimbledon che aveva visto come protagoniste il Manchester City contro il Chelsea.

La partita tra Arsenal e Chelsea doveva essere la piu’ prevedibile, soprattutto dopo il risultato dello scontro diretto la scorsa settimana in Vitality Cup in cui il Chelsea ha dominato un Arsenal spento e senza idee in attacco. Sara’ che da due settimane, Lydia Bedford, ex CT del Leicester City Women si e’ aggiunta allo staff di Jonas Eidevall (allenatore in carica dell’Arsenal Women) in qualita’ di allenatrice in seconda, sara’ che la parola “resilenza” per Arsenal vuol dire, alzarsi dalle proprie ceneri, studiare attentamente l’avversario ed essere piu’ competitive, oppure che l’atteggiamento del Chelsea e’ stato quello di chi non perde mai e sottovaluta un avversario, come dichiarato da Emma Hayes in conferenza stampa a fine partita, ma sotto di un gol dopo soli 2 minuti, l’Arsenal scatena l’inferno, vincendo 3 a 1 e agguanta un trofeo dopo un’attesa durata oltre 5 anni.
L’Arsenal riporta a casa la Conti Cup per la sesta volta, e dopo un assenza dal 2018. Diverse le immagini sui social, ma quella che colpisce di piu’ e’ quella di Beth Mead con la sua giacca invernale, che abbraccia in lacrime due compagne, incredula e felice del traguardo ottenuto.
Molto da rivedere per il Chelsea, con una Lauren James che non e’ riuscita ad esprimersi, ed egregiamente tenuta a bada dall’Arsenal. Ottima invece la prestazione della squadra bianco-rossa in cui il mordente ed il lavoro di analisi fatto in una settimana, ha dato la spinta per questa incredibile e avvincente partita. Speriamo che questo sia l’atteggiamento, anche se un po’ tardivo, dell’Arsenal in Campionato, dove i giochi sono ancora abbastanza aperti. Speriamo anche che con questo trofeo, la voglia di Europa continui e che le partite di Champions siano agguerrite, con un atteggiamento vincente.

In WSL, la partita piu’ interessante secondo me, e’ stata Reading contro West Ham. Entrambe queste squadre hanno avuto prestazioni altalenanti per tutto il corso del campionato e vederle fronteggiarsi e’ sempre motivo di sorprese. La partita e’ stata molto equilibrata: anche guardando le statistiche relative al possesso palla, al numero dei tiri in porta e all’accuratezza degli stessi, le percentuali sono veramente molto simili. Ha avuto la meglio il Reading che ha battuto 2 a 1 il West Ham: con tutti i tre goal fatti nel secondo tempo.

Vittoria schiacciante del Manchester United sul Leicester City per 5 a 1, con 4 gol segnati da Alessia Russo e che porta momentaneamente la squadra di Mary Earps e Ella Toone alla vetta della classifica. Continua la serie negativa del Tottenham che rientra a casa con una sconfitta per 3 a 1 col Manchester City, nonostante l’iniziale vantaggio ottenuto al 31’ del primo tempo. Da segnalare la tripletta di Khadija Shaw che e’ stata votata come migliore giocatrice della partita.

Chiude la giornata l’Aston Villa che vince a casa dell’Everton per 2 a 0, con l’Everton molto sfortunato (il secondo gol dell’Aston Villa e’ infatti un autogol).

Mercoledi’ 8 marzo sera si recupereranno le partite di WSL che vedono l’Arsenal ospitare il Liverpool e il Chelsea ospitare il Brighton. Io avro’ gli occhi puntati su quest’ultima partita, con il Chelsea che dovra’ far valere chi e’ ed il Brighton in piena crisi allenatori: Jens Scheuer, subentrato a gennaio dopo che Hope Powell si era dimessa a fine ottobre, ha lasciato la panchina lunedi’ scorso ed ora la squadra e’ temporaneamente e nuovamente nelle “mani” di Amy Merricks, allenatrice in seconda, che gia’ aveva ricoperto il ruolo da CT nel periodo tra Powel e Scheuer.

Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Academy Manager per la realtà femminile giovanile della Kinetic Foundation ed Head Coach per QPR U12 Girls. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.