Lucy Bronze è la “donna della Provvidenza”: con la sua rete inferta al Manchester United, la matematica ha ufficialmente confermato, a due giornate dalla fine, la vittoria del sesto titolo consecutivo di FA Women’s Super League da parte delle Blues, ora a ben 9 punti dalla seconda, la corazzata dell’Arsenal. Lo United è scivolato al terzo posto, perdendo metri, e le ultime due partite saranno decisive per decretare il secondo posto.
Le Hammers hanno giocato, probabilmente, il match migliore della stagione contro un Crystal Palace che cala sempre più a picco. Il poker targato Shekier Martinez ha contribuito alla sconfitta pesantissima delle Eagles, ormai condannate al ritorno in Championship, quindi alla retrocessione.
Le ragazze allenate da Leif Smerud avevano il duro compito di scendere in campo e provare, con tutte le loro forze, a rimandare di un altra settimana il possibile verdetto, ma la tripletta di Martinez, quella che ha sbloccato la valanga di reti, ha del tutto seppellito le loro speranze di una possibile rimonta. Dopo la prima rete con un’incornata di testa al 18′, la calciatrice tedesca si è replicata con una conclusione di destro angolata sul secondo palo al 42′ e, al 45′, ha concluso la tripletta dopo un dribbling ai danni di Shae Yanez. La sua quarta rete è giunta al 62′, e Viviane Asseyi è stata autrice della manita al 70′ sempre ai danni di Yanez. Il gol della bandiera delle padrone di casa è stato il tiro dal dischetto di Katie Stengel all’80’, ma il Palace ha ancora incassato due reti da Emma Harries, una all’86’ e una al 90’+4.
Un Tottenham Hotspur desideroso di mettersi in mostra per evitare a tutti i costi la retrocessione ha dato molto filo da torcere al Liverpool, con Sophie Román Haug costretta a trascinare la squadra grazie alla sua doppietta. Due fiammante vincenti che non hanno, però, del tutto annientato le Spurs, brave a tirare fuori le proprie armi migliori per agguantare un pareggio preziosissimo.
La norvegese, dopo aver recuperato una palla persa in area di rigore, ha segnato la sua prima rete al 12′, ma la reazione delle ospiti è stata quasi immediata, e l’autorete di Rachel Laws al 25′ ha complicato le cose per il Liverpool, costretto a ripartire dall’inizio per provare a conquistare i tre punti. Clare Hunt ha poi raddoppiato per le Spurs su calcio d’angolo, trasformando la conclusione sul cross di Maite Oroz in un tiro vincente nell’angolo irraggiungibile per il portiere. La stessa Román Haug ha riportato a una situazione di parità al 51′ con un’incornata di testa, ma nessuna delle due squadre è poi riuscita a conquistare i tre punti.
L’Everton ha perso l’occasione di mettere in cascina un punto contro il Brighton proprio durante i minuti di recupero, che ha trovato la rete grazie a Nikita Paris al 90’+3 per siglare il 3 a 2 in favore delle ospiti, mettendo anche un punto finale alle tre sconfitte consecutive.
Le Toffees hanno siglato un primo vantaggio sulle avversarie con Sara Holmgaard al 9′, ma il Brighton ha segnato il gol del pareggio al 21′ grazie a Michelle Agymeyang con una conclusione a distanza ravvicinata dalla porta; Katia Snoeijs ha riportato l’Everton in vantaggio al 23′ con un splendido colpo di testa. Il Brighton è riuscito ad agguantare il pareggio, per la seconda volta in partita, prima dell’intervallo con la rete di Fran Kirby dopo un bellissimo uno-due con Parris.
Proprio Parris ha concesso la vittoria alla propria squadra con una rete su calcio d’angolo andata a insaccarsi nell’angolo. Danno e beffa, invece, per l’Everton.
Il Leicester è ancora bloccato a 16 punti dopo la sconfitta inferta da Jess Park e il suo Manchester City, che ha vinto di misura per 1 a 0 in casa delle Foxes.
La rete e la successiva vittoria le ha preparate al meglio Lauren Hemp, alla sua prima presenza in campo da novembre per colpa dell’infortunio al ginocchio e della conseguente riabilitazione. Le rete di Park al 70′ tiene ancora vivo il sogno delle Citizens di conquistarsi un posto in Champions per il prossimo anno, che verrà assegnato soltanto alla fine.
Uno dei due posticipi è stato quello tra Aston Villa e Arsenal. A sorpresa, l’Aston Villa è riuscito a imporsi con uno strepitoso 5 a 2, inaspettato da ambo le compagini. Grazie ai tre punti conquistati contro la seconda in classifica, l’Aston Villa è riuscito ad agganciarsi al Tottenham e a superarlo in virtù degli scontri diretti.
Le padrone di casa hanno sbloccato la partita al 30′ grazie al gol di Jordan Nobbs e, in pieno recupero, hanno siglato la rete del raddoppio con Kirsty Hanson: risultato del tutto inatteso, ma meritatissimo, con la difesa dell’Arsenal completamente in bambola e incapace di trovare soluzioni per evitare la disfatta. Chasity Grant ha poi segnato il terzo gol dell’Aston Villa al 46′ e Rachel Daly ha calato il poker attorno all’ora di gioco, ma l’Arsenal ha riordinato le idee e segnato prima con Stina Blackstenius al 67′ e poi con Alessia Russo al 71′, arrivando a due sole lunghezze dalla rimonta. Al 73′, quando le Gunners erano maggiormente in partita rispetto a quanto dimostrato fino a quel momento, Grant ha segnato la rete della manita e chiuso definitivamente i giochi. Sconfitta meritata, per le Gunners, che hanno visto il titolo raggiungere l’altra sponda di Londra: quella del Chelsea. Alle rosse londinesi resta, dunque, la finale di Champions contro il Barcellona per sperare di aggiudicarsi un trofeo.
Ultimo match della giornata, ma quello più importante per la vittoria del titolo, quello tra Manchester United e Chelsea, giocatori subito dopo la disfatta dell’Arsenal. Dopo una partita dettata da un grande equilibrio e un numero incredibile di occasioni sia per le padrone di casa, sia per il Chelsea a caccia della vittoria, è arrivato l’ultimo, importantissimo quarto d’ora di gara. La rete di Lucy Bronze, giunta al 74′ sponda Chelsea, ha chiuso definitivamente non solo i conti nella partita, bensì quelli dell’intera stagione di Women’s Super League, aritmeticamente nelle mani delle Blues. Sesto titolo consecutivo del campionato inglese assegnato alla stessa squadra, irraggiungibile per la maggiore continuità in campionato.