Marta il sedicesimo gol al mondiale celebrato mostrando sulla scarpa il simbolo dell’uguaglianza di genere In nazionale ha segnato più di Pele ma ha rischiato di smettere a 15 anni

Non è solo una delle giocatrici nella storia del calcio. Il “numero dieci” più famoso del calcio brasiliano. Marta non regala magie solo in campo. In occasione del primo gol della gara contro l’Australia, sedicesimo personale in una competizione iridata come Miro Klose, terminata 3-2 per le Matildas, ha celebrato la prodezza segnando la scarpa, ma non per ragioni pubblicitarie, ma per indicare un disegno che promuove l’eguaglianza di genere nello sport e nella società. La stella del Brasile voleva promuovere l’iniziativa “Go Equal”, di cui è una delle esponenti.
Marta Vieira da Silva, trentatré anni, si conferma figura di grande spicco non solo per le sue delizie sul rettangolo verde, ma, come è noto, è anche ambasciatrice dell’ONU. Ha vinto cinque FIFA Women’s World Player of the Year (dal 2006 al 2010) e un Best FIFA Women’s Player (2018), per un totale di sei affermazioni come miglior giocatrice del mondo, ha disputato cinque campionati del mondo e ha segnato con le verdeoro più del mitico Pelé. Nel gennaio 2013 viene nominata tra i sei ambasciatori del Campionato mondiale di calcio 2014 in Brasile al fianco di Amarildo, Bebeto, Carlos Alberto, Ronaldo e Mário Zagallo, è stata una degli otto portabandiera della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016.
Eppure ha rischiato di smettere quasi subito. Ha cominciato a quattordici anni, con un biennio nel Vasce da Gama, fino a quando il club non ha abolito nel 2001 la squadra femminile. Non si è, però, arresa, nel 2004 è in Svezia, all’Umea IK, dove diventa “ Marta – la cugina di Pelé”. Inizia la sua scalata.
Nel suo girovagare ad inseguimento di un pallone e contratti importanti è passata a Los Angeles Sol, che poi è fallita, Santos FC Gold Pride, che poi fallisce, Western New York, Flash Tyresö, Rosengard, Orlando Pride, dove era la giocatrice più remunerata dell’universo calcistico femminile con 500.000 dollari annui (poco oltre i 400.000 euro). Ben poco rispetto al connazionale Neymar.

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