Dopo il successo di Francia 2019, per il FIFA Council arriva il momento di scegliere dove si terrà la FIFA Women’s World Cup 2023 che inoltre sarà la prima edizione dei Mondiali Femminili a 32 squadre.

Le contendenti che hanno inviato le proposte finali sono: Australia/Nuova Zelanda, Colombia e Giappone.
Il Brasile, invece ha ritirato la sua candidatura in data 8 giugno.

La proposta del Giappone per il 2023 mostra stadi molto buoni, ben tenuti e gestiti professionalmente che sono più che in grado di organizzare eventi sportivi di livello internazionale d’élite. Alcuni sono già stati utilizzati per i principali tornei, tra cui la FIFA World Cup Korea/Japan del 2002 e la Rugby World Cup dell’anno scorso, mentre altri sono previsti per l’uso ai Giochi Olimpici di Tokyo riprogrammati del prossimo anno. L’offerta propone anche un volume di torneo molto compatto con un’eccellente infrastruttura generale, compresa la connettività interurbana ad alta velocità e distanze abbastanza brevi tra i luoghi proposti, che sarebbero tutti visti in una luce molto positiva da giocatori, squadre e spettatori. Anche l’offerta è forte dal punto di vista commerciale, rafforzata da solide condizioni di marketing locali e internazionali e con il fuso orario unico del paese che porta ulteriori vantaggi nell’attirare il pubblico televisivo in tutta l’Asia. Poiché il periodo luglio-agosto 2023 designato dalla FIFA coincide con il periodo più caldo e più umido dell’anno in Giappone, l’offerente preferirebbe ospitare il torneo tra l’inizio di giugno e l’inizio di luglio, a causa delle condizioni meteorologiche più miti che generalmente prevalgono in quel tempo. Nonostante questa preferenza, l’offerente ha formalmente confermato che il torneo può essere organizzato nel periodo designato dalla FIFA.

Il totale di punti raggiunto sulle valutazioni tecniche vede la proposta della Japan Football Association è di 3.9/5.

La proposta in breve
Città ospitanti proposte: 8
N° di stadi proposti: 8
Stadio proposto per l’apertura del torneo: National Stadium, Tokyo
Stadio proposto per la finale del torneo: Saitama Stadium, Saitama
Costi: 50.2 milioni USD
Contributi dai governi: N/A
Date: inizio giugno-inizio luglio (oppure luglio-agosto)
Fuso orario: UTC+9
Slogan: “Time to Fly”

La strategia è prevalentemente incentrata sull’idea della diversità, attrarre un pubblico vario da tutte le parti del mondo e ovviamente che contribuisca allo sviluppo del calcio femminile. Il tutto sintetizzato nei concetti di: performance, delivery e culture.
Punto di forza sicuramente è puntare l’evento sull’utilizzo della tecnologia con il 5G per trasmissione veloce, oltre che il grande interesse di business giapponesi nell’investire in questo emergente sport (9.3 milioni USD). Favorevoli sicuramente i mercati Asiatici anche a livello di visione delle partite, mentre per l’Europa sicuramente ci sarà un crollo di ascolti dovuti al fuso orario.

La previsione di incassi per le partite è di 35 milioni USD, inoltre nella proposta vi è l’assenza di contributi da parte del governo Giapponese ma la Japan Football Association afferma che in caso che la scelta FIFA ricada sul Giappone, ci sarà possibilità di fondi governativi.
Le strutture da gioco sono prevalente pronte già ora per ospitare gli eventi sia a livelli di spazi che avanguardie, l’unico in discussione è il Sapporo Dome. Mentre i trasporti sono ben strutturati per connessioni via terra e aerea, anche per gli arrivi internazionali grazie ai due aeroporti di Tokyo e quello di Kansai.

La decisione finale verrà presa dal FIFA Council in data 25 giugno 2020.

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