Dopo il successo della Coppa del Mondo maschile FIFA 2022 in Qatar, adesso è il turno delle Nazionali Femminili di mostrare il proprio talento nel torneo di calcio di più alto livello.
Le più grandi star del gioco si recheranno in Australia e Nuova Zelanda per la prima volta dal 20 luglio al 20 agosto, ed è destinata a essere la migliore edizione del torneo fino ad ora. La Spagna è una delle squadre che ha strappato il pass per la competizione, partita da testa di serie affronterà Giappone, Zambia e Costa Rica. In particolare, le rojas il 21 luglio debutteranno contro le Ticas che hanno partecipato a un solo Mondiale, nel 2015, dove sono cadute nella fase a gironi.

C’è grande attesa soprattutto per il ritorno di una vera e propria icona: Alexia Putellas. Dopo 299 giorni la classe ‘94 è tornata in campo nel giorno della vittoria dell’ottavo campionato spagnolo, il quarto consecutivo, un cambio accompagnato da applausi scroscianti e cori.

Alexia Putellas, storia e biografia della stella spagnola

Il capitano del Barcellona è nata a Mollet del Vallés , in Catalogna, una regione molto vicina al Barcellona e, chiaramente, fin da giovanissima è diventata una tifosa del club blaugrana, viaggiando con il padre Jaume Putellas Rota, scomparso nel 2012, destinazione Camp Nou per sostenere la squadra. Oltre al calcio, da bambina Alexia ha giocato a basket, tennis e hockey. All’età di sette anni, ha iniziato a giocare al Centre d’Esports Sabadell Futbol Club, una delle poche squadre che a quel tempo aveva una divisione femminile. Il club non ammetteva giocatori di età inferiore agli otto anni, ma la sua famiglia mentì a fin di bene sulla sua età in modo che Alexia potesse inseguire il proprio sogno e le sue qualità l’hanno portata a diventare il capitano della squadra in breve tempo.

Nel 2005 è entrata a far parte de La Masia, l’accademia giovanile del Barcellona, ​​ma dopo la rifondazione della divisione femminile non c’era più una squadra nella sua categoria e per questo motivo è dovuta emigrare all’Espanyol, dove è stata campionessa della Copa de la Reina all’età di 16 anni, di nuovo splendente.

Finalmente, nel 2012 ha realizzato il suo sogno ed è tornata al Barcellona, ​​dove si è affermata come una delle migliori calciatrici spagnole. Il 29 novembre 2021, la catalana ha ricevuto il primo Pallone d’oro della sua carriera, diventando la prima giocatrice spagnola a ottenere il riconoscimento. Prima di allora, in quello stesso anno, aveva già vinto il premio UEFA Best Player e nel gennaio 2022 ha vinto anche il suo primo FIFA The Best.

A livello di titoli, il capitano culé ha avuto l’onore di alzare tre trofei: campionato, coppa e Supercoppa spagnola. Inoltre, lo ha fatto guidando una squadra che ha vinto tutte le partite e ha stabilito un record imbattibile di 46 vittorie ufficiali. Una striscia a cui ha contribuito il buon lavoro dell’attaccante, che si è distinta come miglior assistente della squadra, con 18 assist e che la colloca come terza capocannoniere del campionato spagnolo, con 18 reti. Ma i meriti di Alexia Putellas non sono solo nelle competizioni domestiche. Il capitano del Barça ha brillato brillantemente anche in Champions League. È vero che non hanno vinto la finale contro il Wolfburg e non sono riusciti a sollevare il titolo, ma Alexia è stata scelta come MVP della Champions League 2021/22, oltre ad essere stato anche il capocannoniere del torneo con 11 gol. 

Nell’ottobre del 2022 la catalana ottiene per la seconda volta consecutiva il Pallone d’oro femminile. È la prima giocatrice spagnola a vincerla due volte, l’unico giocatore spagnolo a vincerne uno è stato Luis Suárez, nel 1960.

Chiara Frate
Chiara Frate, attualmente iscritta al corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale, coltiva la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio, sia femminile sia maschile. Attualmente è redattrice di SportdelSud, un giornale sportivo innovativo di partecipazione popolare che le ha offerto l'opportunità di mettersi alla guida di un progetto imprenditoriale nel settore della comunicazione. Conosce l'inglese, il francese, lo spagnolo e sta imparando anche il portoghese. Sempre pronta a schierarsi a favore della parità di genere, il riscatto delle donne e l’impegno costante e instancabile verso un nuovo approccio culturale anche dal punto di vista sportivo.