Con il passare degli anni, il termine confine è andato via via sgretolandosi, ormai siamo tutti cittadini del mondo. Ma non per la FIFA. La massima organizzazione calcistica mondiale non considera molte regioni che da anni chiedono l’indipendenza quantomeno sportiva. Queste piccole selezioni hanno creato una propria organizzazione distaccata da quella ordinaria. Porta il nome di CONIFA ed è nata nel 2013. Nel giro di pochi anni ha riunito oltre 60 regioni da tutto il mondo iniziando ad organizzare i primi trofei continentali.  Non hanno lasciato fuori le nazionali femminili che fino ad ora si sono scontrate una sola volta nella Women’s Friendship Cup. Nella giornata di domenica però è arrivata la svolta: la CONIFA ha annunciato la prima coppa del mondo femminile. 

La Women’s World Football Cup andrà in scena tra il 23 ed il 30 giugno di quest’anno nella regione dello Székely Land (Romania). In totale le nazionali partecipanti saranno 6: oltre a quella già citata, scenderanno in campo il Cipro del Nord (Cipro), la Lapponia (Norvegia), la Chameria (Albania), la Cascadia (Canada) ed il Kernow (Inghilterra). Paradossalmente non si possono fare pronostici. 4 squadre su 6 non hanno mai giocati e con gli unici dati disponibili, la Lapponia è la favorita alla vittoria finale. I tempi sono quelli che sono e la CONIFA ha voluto assicurare tutte le garanzie possibili per la prima coppa del mondo femminile. Oltre al rispetto delle varie norme anti Covid, sono state allertate 4 nazionali di riserva in caso di abbandono da parte delle squadre selezionate. Quebec (Canada), Tamil Eelam (Sri Lanka), Zanzibar (Tanzania) e Tibet (Cina,Buthan,India) saranno pronte a rimpiazzare le eventuali rinunciatarie. 

Sull’argomento è intervenuto Kristóf Wenczel, vicepresidente del CONIFASzékely Land è molto orgogliosa di ospitare la prima Coppa del mondo di calcio femminile CONIFA. È un enorme salto in avanti per la CONIFA e una pietra miliare nella storia della Székely Land”. Wenczel non lascia inosservata la pandemia in corso. “Nonostante i tempi straordinari, si spera che molte delle squadre possano partecipare e possano sperimentare la calda ospitalità delle persone di Székely. Abbiamo la forte speranza che la vaccinazione possa raggiungere le nostre atlete entro la data del torneo e che quest’ultimo possa svolgersi in sicurezza”.