Il match contro la Danimarca ha lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca. Ci si aspettava la superiorità delle scandinave ma non che riuscissero ad essere così straripanti. Ciò continua a far discutere ed Elena Proserpio Marchetti è intervenuta sull’argomento su 50 Canale.

“lo sono un’ottimista ma se devo guardare alla partita di martedì forse il mio ottimismo scende” esordisce il vice allenatrice della nazionale Under-19 ed Under-23.  “Siamo state soverchiate sul piano del gioco per la prima mezz’ora, poi un pochino ci siamo riprese. Siamo state inferiori sul piano atletico, tattico, tecnico, sul piano delle scelte personali, sul piano delle letture in campo e anche fuori essendo onesti”. Come è facilmente evidente, l’ex giocatrice trova largamente insufficiente la prima parte della prova azzurra. Ma bisogna evidenziare un secondo periodo di lucidità italiana. “Poi però abbiamo dimostrato che a un errore si può rimediare e devo dire che, una volta presi gli accorgimenti, non siamo andate così male. Loro si sono un po’ rintanate nella loro bellezza dei primi minuti e siamo uscite noi”.

“Devo dire che io le danesi le conosco bene”, continua Proserpio Marchetti,  “perchè tre di loro le ho affrontate. Ad esempio, Svava è un’ottima calciatrice e la incontrai al Torneo di La Manga dove mi aveva colpito perchè aveva delle cosce enormi. Lo dico in senso buono perchè ha dimostrato in campo una potenza pazzesca con degli spunti anche verso la fine del match che ci hanno annichilito. Lì un po’ mi è dispiaciuto perché ho visto ancora una volta l’inferiorità fisica delle Azzurre”.