La Ct della Nazionale Femminile Milena Bertolini ha incontrato oggi pomeriggio nella sede dell’Associazione Stampa Estera in via dell’Umiltà a Roma i corrispondenti dei giornali stranieri in Italia, una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini e il direttore generale e vice presidente UEFA Michele Uva.

Rispondendo alle domande dei cronisti, la Ct è tornata sulla qualificazione dell’Italia alla Coppa del Mondo di Francia 2019 a vent’anni di distanza dall’ultima partecipazione alla Fase finale di un Mondiale. Un’impresa, quella delle Azzurre, frutto dei sette successi ottenuti nelle sette gare disputate nel girone di qualificazione e santificata dalla vittoria con il Portogallo nell’ultimo match giocato lo scorso 8 giugno allo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze.

”Andremo ai Mondiali per fare bene – ha dichiarato Milena Bertolini – ci vorrà anche un po’ di fortuna, ma abbiamo iniziato a settembre un percorso e siamo riuscite a realizzare il nostro sogno. In Francia cercheremo di passare almeno il primo turno. Abbiamo un movimento importante, ci sono ragazze molto interessanti. Tra una settimana ci troveremo per uno stage con le nostre migliori 46 giovani, tre settimane insieme per farle crescere. Sono convinta che con questo percorso di crescita l’Italia potrà salire molto in alto nel ranking e nel giro di quattro/otto anni potrà giocarsela alla pari con le nazionali più forti”.

Fabbricini ha sottolineato come i risultati ottenuti dalle Azzurre siano anche frutto degli investimenti della Federazione, volti a dare il massimo impulso allo sviluppo del movimento: “La qualificazione delle ragazze al Mondiale – le parole del commissario straordinario – è stata una grande soddisfazione. Senza togliere meriti a nessuno, il boom del calcio femminile si deve alla passione delle ragazze e alla maggiore organizzazione delle società sportive. Ci siamo qualificati ai Mondiali in maniera dirompente e adesso abbiamo bisogno di implementare la presenza femminile a tutti i livelli: nel nostro spirito operativo il calcio femminile e maschile sono equiparati, ma dai passi da gigante fatti crediamo che ci sarà anche una maggior attenzione mediatica”.

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