Per la nostra Nazionale è giunta l’ora: la gara decisiva del girone, la prima contro la seconda e lo scontro diretto con la corrazzata Svizzera, nello stadio di Thun dove sono attesi oltre cinquemila tifosi e dove le ragazze di Milena Bertolini cercheranno il riscatto per la sconfitta subita a Palermo e l’imperativo è “vincere”. La squadra che passa quest’oggi si avvicina a staccare il pass diretto per i Mondiali Australiani e le due formazioni in campo daranno il meglio per primeggiare in questo difficile compito.

Le undici azzurre scendono in campo con un inedito  3-4-1-2 dove troviamo Giuliani tra i pali, Bartoli-Gama e Linari in fase difensiva, Cernoia-Giuliano-Galli e Boattin in centro campo, Arianna Caruso avanzata per le due punte Girelli e Bonansea.

La Svizzera risponde con un 4-1-4-1 in un blocco difensivo dove il tutto fa presagire che a fare la gara dovrà essere l’ Italia. Alle padrone di casa potrebbe bastare un pareggio, con qualsiasi risultato per superare il turno, mentre le nostre ragazze la vittoria è l’unica soluzione possibile per essere nella “sacca del canguro” al termine dei novanta minuti.

Partenza di gara molto reattiva con scambi veloci e buone coordinazioni di gioco dove l’Italia prova ad entrare con Bonansea, ma la difesa locale chiude ogni varco, dalla bandierina dell’angolo nasce il primo innesco azzurro con Valentina Cernoia: destro a rete che Thalmann blocca la sfera al sicuro tra i suoi guantoni.

Le Svizzere chiudono bene, ma quando salgono sono ben allineate e costruiscono un gioco veloce e molto efficacie, al 10’ al primo vero affondo delle ospiti Noelle Maritz mette la palla in rete ma per nostra fortuna si trovava in fuori gioco e il gol è stato giustamente annullato. In una giornata soleggiata e molto calda le due formazioni fanno fatica ed il campo sintetico rende il lavoro ancora più difficile per i nostri colori.

Ottimo l’affondo di Bartoli, in fascia, con cross centrale per la testa di Cristiana Girelli ma anche in questo frangente la numero uno Svizzera è presente e la nostra occasione sfuma. Sul lato opposto la fuga di Bachmann viene bloccata dalla reattiva Giuliani e subito dopo il tiro da fuori di Crnogorcevic viene deviato in angolo: grazie ad un riflesso imperioso di Laura.

Gara molto veloce con scambi di fronte molto ritmici, con un giusto equilibrio, dove le locali sospinte dal suo pubblico trovano facilità nei lanci lunghi e con le veloci punte riescono ad essere in area azzurra in soli tre passaggi. Alla mezz’ora una occasione palla al piede di Girelli viene ancora neutralizzata dalla difesa locale. Un primo tempo che scorre via veloce con tanti passaggi e con un lavoro progressivo delle nostre ragazze nel trovare i giusti inserimenti per portare la conclusione a rete, ma che termina con il giusto risultato di 0 a 0.

La ripresa, in una cornice di pubblico spettacolare, riprende con le stesse undici iniziali con sempre le ragazze di Milena in avanti a cercare la rete del vantaggio. Al 2′ un tiro di Bonansea viene nuovamente deviato in angolo, subito dopo su punizione dal limite è il sinistro di Cernoia a sfiorare il palo alla sinistra di Thalmann.

L’ Italia cerca la rete e si proietta in avanti lasciando alcuni spazi nelle retrovie che innescano in contropiede il tiro della neo-entrata Folmli, ma Giuliani e sempre attenta e chiude anche in questa occasione il pericolo per le padrone di casa. La C.T. effettua i cambi: fuori Cernoia e dentro Bergamaschi, e di fatto in campo tatticamente non cambia nulla se non per la freschezza sulla fascia destra. Velocità e freschezza che si vedono, poco dopo, sull’affondo della stessa Valentina che si va a guadagnare un corner: dalla bandierina il cross teso in area vede l’ennesimo tiro uscire di poco a lato. Si accendono le luci nello “Stockhorn Arena” per gli ultimi venticinque minuti di fuoco.

La Svizzera si chiude in difesa, vuole tenere questo risultato, mentre l’ Italia con caparbietà e coraggio prova a tenere alto il baricentro ed a proporre al tiro le sue punte. Nei minuti finali scendono sul rettangolo di gioco anche Rosucci e Sabatino a portare il loro supporto alle compagne. Ed è proprio Martina Rosucci al 82′ che trova con maestria una punizione in una zona di campo perfetta che poco dopo vedrà il destro a giro di Cristiana Girelli segnare la rete del vantaggio per le nostre ragazze.

Le padrone di casa reagiscono, e nei cinque minuti finali è un vero assedio con il pubblico che urla e spinge, Nielsen che effettua cambi e chiede alla squadra di portarsi tutti in avanti, ma le ragazze di Bertolini tengono bene palla e risultato e portano, con merito e duro sacrificio, a casa una vittoria che vale tantissimo: “la quasi qualificazione ai Mondiali d’Australia!”

Photo Credit: Andrea Amato

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.

2 COMMENTI

  1. Vivendo all’estero non so come sia la copertura mediatica per le partite della nazionale femminile, ma dando un’occhiata ai siti online delle famose testate sportive italiane c’è da piangere: la grande prova di Thun viene nominata in sezioni speciali e nascoste, oppure con articoletti quasi invisibili (tranne “Il Corriere dello Sport/Stadio”) e comunque allineati dopo le bellezze in griglia del Texas o le nudità di star dei social media, wags o veline varie…

    Non è che non mi piacciano le donne, ma questo la dice lunga sul valore che si dà in Italia al calcio femminile, l’unico che ci offre da almeno 8 anni la possibilità di sognare imprese ai mondiali di calcio, presto si spera anche nelle coppe europee di club.

    Bisogna che il mondo del calcio femminile alzi la voce e che le società serie inizino ad investire di più e meglio in questo sport. Serve ancor più visibilità, ovunque.

  2. Più visibilità. Io vivo negli Stati Uniti e vorrei vedere questa squadra giocare. Cosa mi consigliano?

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