La partita. Mazzantini conferma le undici titolari del vittorioso match con la Spagna, continuando a dare fiducia dal primo minuto a centrocampo a Piccardi – anche per cercare di contrastare la fisicità avversaria sui calci piazzati – e Guerzoni accanto a Bedini e Giudici. Dall’altra parte Preus è il pericolo numero uno, punto di riferimento inamovibile nel reparto offensivo norvegese.
Il primo squillo della gara arriva dal destro di Gamst quando il cronometro segna otto minuti di gioco, ma la sua mira dai venti metri è imprecisa. Le scandinave pressano alto e cercano di impedire la manovra dal basso alle Azzurrine, costrette spesso a passare dai piedi di Robbioni per cercare metri preziosi per la propria manovra. L’altissima posta in gioco costringe entrambe le squadre alla massima prudenza e così al 28’ è un assolo di Herseth a togliere equilibrio al confronto: una sua ripartenza palla al piede viene finalizzata con una conclusione potente e precisa dai venti metri che si insacca imparabilmente a fil di palo.
Il gol subìto sveglia l’Italia da un inizio non troppo brillante e le linee di passaggio diventano più pulite con la ricerca del pareggio. A cinque minuti dall’intervallo però una nuova doccia gelata colpisce le Azzurrine, quando da un calcio d’angolo, dopo un miracolo di Robbioni, Randazzo non riesce a spazzare per la più sfortunata delle autoreti: è lo 0-2 con cui si chiude anche il primo tempo.
Mazzantini a inizio ripresa si gioca la carta Copelli e dopo appena trenta secondi Galli esplode il destro – dopo una sua consueta progressione – che però si perde sul fondo. È un’Italia diversa, più determinata, quella scesa in campo a inizio secondo tempo e la conseguenza immediata è la rete di Giudici al 4’, sfruttando gli sviluppi di un calcio d’angolo. La pressione azzurra aumenta ma con il trascorrere dei minuti le occasioni stentano comunque ad arrivare. Un’esausta Romanelli lascia spazio a Ieva e mentre le lancette continuano a compiere i loro giri sul cronometro, la percezione della stanchezza accumulata nelle precedenti partite comincia a farsi notare sempre di più. Poi, a quattro minuti dal termine, mentre le Azzurrine cercano di produrre il loro massimo sforzo, Preus recupera un pallone nei pressi dell’area avversaria e trafigge Robbioni per il nuovo doppio vantaggio norvegese che di fatto chiude la contesa.
Italia-Norvegia 1-3 (0-2 p.t.)
ITALIA: Robbioni; Venturelli, Bressa, Verrini, Randazzo (42’st Pomati); Piccardi (1’st Copelli), Giudici, Bedini (42’st Gianfico), Guerzoni (42’st Sasso); Romanelli (33’st Ieva), Galli. A disp.: Sossai, Bertero, Robino, Terlizzi. All.ce: Mazzantini
NORVEGIA: Kroken; Ellingsen, Flo, Lund (46’st Skeide), Niss; Enger (20’st Halvorsen), Berg, Gamst; Herseth (20’st Lia), Preus (46’st Halbmayr), Kolbjornsen (28’st Pallesen). A disp.: Holte, Hoem, Senior-Harvik, Hjertvik. All.: Torneus
Arbitra: Milovanovic (SER). Assistenti: Greer (NIR) e Rasmussen (DAN). IV Ufficiale: Van Laere (BEL)
Reti: 28’pt Herseth, 42’pt aut. Randazzo, 4’st Giudici, 41’st Preus
Note – Recupero 2’pt, 4’st. Ammonite: Copelli, Flo e Bressan. Spettatori 290 circa