Un gol di Fridolina Rolfo a inizio della ripresa è stato sufficiente alla Svezia per imporsi 1-0 sull’Australia ed accedere alla finale Olimpica di Tokio.

Con la pressione alta, sotto le luci brillanti dell’International Stadium Yokohama, la Svezia passa di misura con un semplice 1-0. È stato il minor numero di gol che hanno segnato in qualsiasi partita di questo torneo, ma niente di tutto questo conta.

Hanno prenotato il loro posto in finale per lottare per l’ambita medaglia d’oro olimpica contro il Canada.

Svezia che ha meritato la vittoria, spingendo la squadra Australiana nella propria metà campo mentre prendeva il controllo degli scambi iniziali. Fridolina Rolfo colpisce la traversa con un bellissimo tiro dalla distanza mentre la Svezia cerca di esercitare il proprio dominio.

Tuttavia, con il passare del tempo, l’Australia ha iniziato a illuminarsi, con Sam Kerr che ha persino colpito la rete prima che il gioco venisse annullato per un precedente fallo.

Poi, proprio quando gli australiani hanno cercato di prendere piede nella partita, la Svezia ha colpito.

Rolfo ha sfruttato la confusione nella difesa australiana per incontrare una palla deviata dopo che Teagan Micah era caduta nella propria rete nel tentativo di impedire a un tiro dalla distanza di attraversare la linea.

La palla rimbalza e Rolfo reagisce più velocemente di tutte: alza lo sguardo, e calcia la palla nell’angolo della rete semi indifesa, per la rete che vale la finale.

L’Australia ha combattuto coraggiosamente, cercando aperture mentre i minuti si esaurivano e le loro possibilità di gloria olimpica si allontanavano. Ma è stata la Svezia ad aggrapparsi alla vittoria, una vittoria forse esile, ma una vittoria che dà loro la possibilità di competere per uno dei più grandi premi nello sport: una medaglia d’oro olimpica.

Una Svezia con un forte potenziale tecnico, dopo la vittoria iniziale contro gli Stati uniti per 3 a 0 e la vittoria nel girone di qualificazione, ha gestito le forze e il gioco con la convinzione che la finale era alla portata.

“Non per togliere nulla all’Australia, o addirittura al Canada, ma la Svezia è stata la squadra migliore che si sia mai vista a queste Olimpiadi“, coì ha dichiarato Kári Tulinius, e credo che la maggior parte degli osservatori sarebbe d’accordo. “Sembrano avere le idee chiare su cosa fare ogni volta che prendono palla e ogni giocatore conosce il proprio ruolo quando difende. Forse questa volta la Svezia spezzerà la sua maledizione nella sua ennesima finale di calcio”.

Questa sarà la seconda finale olimpica per le ragazze Svedesi, chissà se troveranno testa e gambe per abbattere il tabù della seconda? Oppure si concluderà con un secondo posto come nella Coppa del Mondo di Francia, per non parlare di altre quattro semifinali in entrambe le competizioni.

La Svezia partirà favorita per la medaglia d’oro contro il Canada, ma deve sistemare il coordinamento tra le punte per non eseguire tiri troppo telefonati e poco incisivi.

C’è stata una mancanza di coesione per tutta la gara in semifinale, a parte il gol fortunato, e la spinta di Rolfoe contro il bart nel primo tempo, hanno offerto poco, nonostante i lunghi periodi di possesso palla.

La loro difesa era comunque solida e il centrocampo, ancorato dal capitano Seger, molto impressionante.

Sarà una finale piena di emozioni e sicuramente buon calcio che poterà nella storia le ragazze e porterà lustro a tutto il movimento.

Per la finale che vale la medaglia di bronzo l’Australia se la vedrà dunque con gli Stati Uniti, giovedì alle ore 10 (ora italiana), mentre la finalissima tra Svezia e Canada sarà alle ore 4 di venerdì (ora italiana).

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.