Al calcio di inizio tra il Chelsea e la Juventus, la sfida tra Servette e Wolfsburg era già terminata: 0-3 per il Wolfsburg che saliva ad 8 punti, superando di fatto le bianconere in campo a Londra. Per le ragazze di Montemurro un solo obbiettivo: cercare di ribaltare la sconfitta dello “Stadium” e proseguire il cammino in Champions.

Obbiettivo molto arduo e difficile ma non impossibile, in un girone infuocato, con le padrone di casa che partono aggressive fin dai primi minuti.

Le neo campionesse d’ Inghilterra, dopo la strepitosa vittoria contro l’Arsenal, vogliono battere anche le campionesse d’Italia e cercare di mettere in bacheca la loro prima Champions. Gara in salita per le bianconere che si salvano grazie a tre strepitose parate di Peyraud sui tiri di Kerr, Kirby ed Eriksson.

Una prima mezz’ora di gioco che ha visto la Juve difendersi, senza portare pericoli alla porta di Berger, ed un Chelsea attaccare a tutto campo: andando al tiro più volte.

Campo pesante, sotto una pioggia fine ma costante, che ha reso la palla molto viscida e di difficile controllo. Joe chiede calma e protezione di palla chiedendo a gran voce un 4-1-4-1 in fase di non possesso, cercando di controllare meglio le ripartenze, senza regalare il gioco alle avversarie nel centro campo. Kerr grazia la Juventus, colpendo una palla di testa, sotto porta da due passi dal portiere e poco dopo è ancora la numero uno (16 di maglia) delle file Italiane a togliere dal sette la palla calciata da Cuthbert. La pressione sul portatore di palla con costanza delle nostre ragazze induce il Chelsea ai tiri da fuori ed impedendo, di fatto, pericolose incursioni in area. Primo tempo che termina sul giusto risultato di 0 a 0.

Ripresa che vede sempre le padrone di casa proiettate in avanti alla ricerca della rete e la Juve a cercare di difendersi con tutte le forze possibili. Le buone giocate di Girelli e Bonansea vengono bloccate dalla difesa dei Blue non concedendo alle bianco-nero di effettuare il tiro a rete. Entra Arianna Caruso al posto di Zemanian per cercare di portare maggior esperienza ed a creare più gioco offensivo e Lina Hurtig prova il tiro, ma Berger neutralizza facilmente.

Le ragazze di Montemurro tengono bene palla, ed inserisce Staskova e Bonfantini, e sembrano apprezzare il trascorrere del tempo: con il risultato ancora bloccato sulla parità. Mentre Emma Hayes effettua i cambi, inserendo forze fresche, a cercando di sbloccarla.

La pioggia ha cessato la sua caduta ma il freddo si fa sentire con un vento che gela un pò tutti sia in campo che fuori. La migliore in campo bianco-nera: Peyrand Magnin, viene placcata su una azione in area piccola, ed Aprile si scalda a bordo campo, ma non verrà effettuato il cambio. Gli ultimi cinque minuti vede le padrone di casa effettuare un vero assedio alla porta Juventina ma tutta la squadra reagisce bene, anche quando un tifoso entra in campo, e chiude con concentrazione e grinta una partita difficile.

Termina con un ottimo pareggio, ed un prezioso punto per la trasferta Inglese della Juventus, in un finale nervoso, con un Chelsea sempre al comando del girone A e con ancora la qualificazione alle fasi successive molto aperta.

 

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.