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Alla vigilia di Juventus Women vs Arsenal, il tecnico delle bianconere Massimiliano Canzi ha approfondito la situazione attuale della squadra, in procinto di disputare una gara complicata che potrebbe già decidere, il destino della formazione torinese in Champions, pur essendo comunque ancora troppo presto per fare qualsivoglia pronostico.

Un primo sguardo è andato verso la formazione londinese dell’Arsenal, che la Juventus ha già affrontato ai gironi del 2022; anche se l’avversaria in questione è una corazzata dal nome altisonante e dalla rosa e dal gioco indiscutibili, le bianconere proveranno a fare il loro gioco e a portarsi a casa i tre punti davanti al caloroso pubblico di casa: «L’Arsenal è una squadra in salute, che ha vissuto un momento di difficoltà e l’ha superato, basta pensare al fatto che ha battuto 5 a 0 una squadra che era davanti in classifica. Ha un impianto di gioco collaudato che, nonostante il cambio allenatore, non è cambiato, è una squadra di alto livello del quale conosciamo i tanti pregi e i pochi difetti. L’Arsenal si affronta solo giocando da Juventus. Credo che in questi mesi abbiamo costruito una nostra identità, abbiamo un gioco identificabile in fase di possesso e in fase di non possesso, e l’Arsenal si affronta con le nostre armi, sempre nel rispetto dell’avversario.»

Dando un’occhiata alla classifica provvisoria del girone, le londinesi hanno segnato e subito molto, a differenza delle bianconere, con un solo goal segnato e due subiti contro il Bayern, ma è un dato che conta relativamente, visto che appena due partite sono troppo poche per trarre conclusioni: «Noi in queste due partite abbiamo fatto un solo goal e subito due reti su palla inattiva, sicuramente dobbiamo migliorare sotto quest’aspetto, su cui comunque abbiamo lavorato. Dovremo cercare di fare più goal, se vogliamo e pensiamo di andare avanti il più possibile in questa competizione; è chiaro che il livello della Champions è più alto, sono le migliori squadre di ogni campionato. Non è facile, è bello partecipare a questa competizione perché te lo sei guadagnato, e dobbiamo cercare di migliorare laddove abbiamo qualche carenza e difficoltà.»

Proprio perché la competizione è ancora all’inizio, non si deve sottovalutare nessuna squadra avversaria: «In un girone a quattro squadre, con sei partite, sono tutti scontri diretti. Non mi sento di dire che il Valerenga sia tagliato fuori perché a zero punti, al terzo turno di un girone a quattro è un po’ presto per tirare le somme. Siamo consapevoli che le partite di Champions siano importati, ed essendo a pari punti e giocando in casa quella con L’Arsenal lo è ancora di più; è lapalissiano che la partita di domani è importantissima, e potrebbe essere un crocevia importante della nostra stagione. Andiamo a giocarcela consapevoli della nostra forza.»

Le parole chiave “atteggiamento” e “prestazione” descrivono appieno il desiderio di giocare ogni partita con grinta, così come “fame”, una caratteristica che accompagna il gioco delle bianconere fin dall’inizio della stagione, così come la “consapevolezza” nei propri mezzi: «Questa è una squadra che fa della fame il proprio pane quotidiano, basta vedere qualsiasi allenamento e qualsiasi competizione, le ragazze sono sempre orientate verso la vittoria. Ce l’hanno dentro e sicuramente è una cosa che hanno imparato negli anni, e probabilmente la mancanza di vittorie degli ultimi anni le ha aiutate a ritrovarla. La “fame”, per quanto mi riguarda, è centrale nel nostro progetto, anche per l’intensità. Per quanto riguarda la voglia di rivalsa, si può dire che abbiamo la “consapevolezza” di poter arrivare fino in fondo, e vogliamo arrivare fino in fondo.»

Stando al calendario, le bianconere hanno spesso giocato con un giorno in meno di riposo nelle gambe rispetto alla squadra avversaria, ma non è un dato che spaventa o fa storcere il naso alla squadra: «Incide, è inevitabile, ma non mi va di piangere su questa cosa. La nostra squadra ha in questo momento una condizione invidiabile, abbiamo una rosa che ci permette di ruotare le giocatrici mantenendo sempre un livello molto alto. Sì, è una cosa che mi è saltata all’occhio, ma è semplicemente una questione di calendario. Non possiamo lamentarci di un trattamento iniquo, vorrà dire che dovremo essere ancora più bravi.»

L’allenatore delle Juventus Women non ha ancora ben chiaro quale sarà la formazione titolare, e dovrà tenere in considerazione una serie di variabili legate ai tanti impegni ravvicinati e alle “rotazioni” nei vari reparti: «Visto che è passato così poco tempo dalla partita precedente, inevitabilmente qualche dubbio c’è. Ieri abbiamo fatto un allenamento la mattina, chi ha giocato ha semplicemente fatto un po’ di recupero; è chiaro che una formazione ce l’ho in mente, ma qualche dubbio c’è legato alla condizione di chi ha giocato tanto.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.