La scorsa domenica per la prima nella storia del calcio italiano una donna ha arbitrato una sfida di Serie A maschile. Maria Sole Ferrieri Caputi, infatti, ha diretto, dal Mapei Stadium, Sassuolo – Salernitana tra i complimenti generali. Il fischietto livornese classe ’90 nelle ore scorse ha rilasciato qualche battuta sulle colonne del Corriere dello Sport affermando :

“Contenta per l’esordio anche se non ci ho creduto fino a quando non sono entrata sul terreno di gioco. Per i giudizi dovete chiedere al designatore Gianluca Rocchi. Non mi piace il giudizio continuo, al quale noi donne siamo più esposte, sia che tu sia riservata, sia che tu sia estroversa. Succede nel mondo, non nell’AIA o nel calcio. Se poi tutto questo si porta in un mondo ‘maschile’ come quello del calcio, sento che spesso devo stare attenta alle cose. E sinceramente spero che mi si giudichi come arbitro e non come donna, per una società più evoluta. Giudicate per il proprio lavoro e non per come ci si veste o ci si comporta. In un futuro mi piacerebbe diventare mamma, ora forse non sono pronta. Però spesso ci troviamo davanti ad una scelta, non imposta da qualcuno, ma essendo delle sportive, tendiamo a rimandare famiglia e figli. Anche su questo si potrebbe fare un passo in avanti. Fra colleghe ci confrontiamo, è comunque un tema al quale ci troviamo davanti quotidianamente. I nostri sacrifici vanno anche pesati rispetto ad alcune rinunce, o scelte, che gli uomini non devono fare. Molte colleghe hanno programmato la gravidanza in un anno dove non c’erano Europei e Mondiali. Si perde la naturalità di una cosa che è naturale, è comunque un pensiero in più, familiare da una parte e sportivo dall’altra”