In casa Calcio Padova Femminile, squadra della massima serie di calcio a 5, a parlare nelle ore scorse ai microfoni dell’ufficio stampa biancoscudato è stata Denise Carturan. Queste le dichiarazioni dell’ estremo difensore delle biancorosse.
 «Questo è il mio primo anno in serie A e la voglia di mettermi in gioco, crescere e soprattutto divertirmi è tanta. Quello che mettiamo in campo è frutto degli allenamenti che facciamo durante la settimana e nell’ultimo periodo stiamo lavorando veramente bene.
Poi a me piace sfidare le ragazze e il mister durante la partitella e questo rende gli allenamenti ancora più stimolanti.
Quella contro il Pescara, per noi è stata la partita del riscatto. Dovevamo rifarci da una brutta prestazione della settimana precedente contro il Falconara. In spogliatoio, prima di entrare in campo, il mister ci ha chiesto solo una cosa: essere il gruppo unito che siamo ora, anche in campo, fino alla fine, ed è quello che poi credo si sia visto durante la partita. Affrontare le campionesse d’Italia non è mai semplice, soprattutto se si prende gol dopo 11 secondi, ma abbiamo reagito bene e siamo riuscite a tenere testa a una squadra di tutto rispetto. Purtroppo il risultato alla fine non è arrivato, ma alle mie compagne ci tengo a dire che sono orgogliosa dell’atteggiamento che hanno messo in campo, non mollando mai nemmeno a 10 secondi dalla fine. Sapevamo non sarebbe stata facile, ma la nostra parte l’abbiamo fatta. Forse potevamo gestire meglio qualche occasione in più, ma quando dall’altra parte hai una dei portieri più forti al mondo capisco non sia semplicissimo.
Il nostro obiettivo resta sempre quello della salvezza e, a differenza di quanto si possa pensare, il clima in squadra non è mai stato così bello. Dall’arrivo del mister e da quello poi di Alba, Cri ed Ellie, il gruppo si è rafforzato. Siamo diventate una piccola grande famiglia che rema tutta nella stessa direzione. Le prossime partite saranno difficili, in primis la prossima contro la Lazio, ma credo in questo gruppo e in questa squadra. INSIEME fino alla fine».