Gioia Tikitaka che stacca il pass per la finale scudetto dopo i calci di rigore, al termine di una gara pirotecnica vissuta sempre in svantaggio e riagguantata all’ultimo secondo dei tempi regolamentari. Le giallorosse coronano la prima parte del loro sogno (il resto deve ancora materializzarsi) in virtù di una ferrea volontà, oltre a un’adeguata consistenza tecnica, in un derby accesissimo contro le cugine pescaresi.

Primi minuti di fuoco, qualche occasione iniziale per il Tikitaka che sembra voler riprodurre il copione di Gara 1, poi un Pescara indomito prende il largo e tartassa la porta avversaria: ci scappa anche il primo sigillo, contropiede e gol di punta di D’Incecco che apre le danze di un match più che effervescente. Pareggio quasi immediato per le giallorosse con Vanin che mette nel mirino del suo destro la porta di Sestari: conclusione dalla distanza sul secondo palo ed è 1-1. A decidere finora le sorti del match sono i due capitani.

Grande lotta in campo, tra tecnica, qualità e intelligenza, sembra davvero difficile immaginare un papabile vincitore, dato che le forza delle due compagini sono in perfetto equilibrio. Ma c’è un nuovo sorpasso del Pescara che indirizza momentaneamente il risultato a proprio favore. Rete di Belli, costruita in tandem con Ortega, che allestisce il corridoio per il tocco della compagna. Il quintetto di Gayardo ha un compito davvero arduo, annullare subito la distanza, ma, almeno nella prima frazione, non ci riesce.

La ripresa inizia inevitabilmente con ritmi più bassi e distanze dilatate, effettivamente sarebbe stato davvero complicato mantenere una tale intensità, al netto dei primi venti minuti tanto concentrati. Però poi la gara si accende proprio quando sembrava già tutto deciso. Non ci sono altre reti (almeno per i primi 18 minuti) e l’obiettivo delle francavillesi di recuperare lo svantaggio e ad agguantare il pareggio sembra sfumare col passare dei minuti. Coach Gayardo teme di rinunciare ad ogni speranza, vedendo fallire anche la tattica del power play con Xhaxho e inizia a metabolizzare l’idea di dover riaffrontare nuovamente le cugine in Gara 3. Tutto questo prima dell’occasionissima Tikitaka, che la goleador Tampa non si fa sfuggire: diagonale perfetto della stella giallorossa che riapre una gara infuocata e rimanda il verdetto finale.

Ma negli ultimi sei secondi di gara succede di tutto: prima la rete di Belli che fa volare (almeno con le menti) il Pescara in Gara 3, poi il gol sottoporta di Bettioli sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con la palla che si insacca a 15 decimi dalla sirena. Tutto ancora aperto, si va ai supplementari e si prolunga ancor più un derby già infinito. Le due compagini tentano in ogni modo di prevalicare l’una sull’altra, chiamando in causa prima l’una poi l’altra i vari portieri di movimento, ma non riescono a sfuggire alla lotteria dei rigori. E qui la mira del Tikitaka è più precisa.

PESCARA: Sestari, Coppari, Jessika, Borges, Boutimah, Soldevilla, D’Incecco, Belli, Elpidio, Ortega, Guidotti, Ricottini. All.: Morgado.

TIKITAKA PLANET: Duda, Vanin, Tampa, Bettioli, Martìn Cortes, De Siena, Bertè, Gerardi, Xhaxho, Papponetti, Pezzolla, Merlenghi. All.: Gayardo.

MARCATRICI: pt 2’59” D’Incecco (P), 4’22” Vanin (F), 12’02” Belli (P); st 17’57” Tampa (T), 19’54” Belli (P) 19’59” Borges (P, aut).

SEQUENZA RIGORI: Vanin (T) gol, Manieri (P) fuori, Tampa (T) fuori, Belli (P) gol, Xhaxho (T) gol, Ortega (P) parato, Bertè (T) gol, Soldevilla (P) parato.

AMMONITE: Vanin (F), D’Incecco (P), Boutimah (P), Bertè (T).

COMUNICATO TIKITAKA