Secondo round della semifinale di Coppa Italia che dopo il risultato tennistico dell’andata al Vismara, alle ragazze di Maurizio Ganz, servirebbe una vittoria con almeno sei reti di scarto.

Joe Montemurro schiera in campo il suo 4-3-3 concedendo spazio alle seconde linee: Aprile tra i pali, Lundorf-Lenzini-Sembrant e Boattin in difesa, Caruso-Rosucci e Grosso centrali ed Bonfantini-Staskova e Nilden in attacco. Sicuramente una formazione del primo tempo priva delle solite titolari di campionato ma con un valore sul campo di notevole valore tattico e tecnico. Il Milan propone il 3-4-2-1 con Badò sostituita all’ultimo istante a Giuliani in porta, Fusetti-Agard e Amadottir in difesa, Tucceri Cimini-Adami-Bourelle e Guagni in centrale, Thomas e Bergamaschi avanzate e Martina Piemonte unica punta avanzata.

Gara che parte molto aggressiva: con le avversarie molto concentrate e ben schierate in campo, al 9’ Lindesy Thomas vedendo Aprile leggermente fuori da pali la supera con uno strepitoso pallonetto che porta in vantaggio le rosso-nere. Poco dopo Staskova avrebbe la possibilità di equilibrare le reti, ma il suo tiro sotto porta viene bloccato sulla linea.

Avversarie più concentrate creano gioco costringendo la Juve a chiudersi nella propria metà campo ed andando al tiro con Piemonte e Bergamaschi, padrone di casa che mantengono una buona padronanza del pallone al centro campo per finalizzare poco in fase avanzata. Un primo tempo che termina veloce con un ritmo di gioco quasi di allenamento, nel clima quasi estivo di Vinovo, tra due squadre molto tecniche ma che creano poco.

Secondo tempo che riprende con le stesse ventidue dell’inizio gara e con sempre le diavole entrare con il giusto piglio: Valentina Bergamaschi mette a segno il 2 a 0 per il Milan, grazie ad un lancio perfetto dal centro campo, che ha lasciato Aprile raccogliere la sfera in porta dopo appena quattro minuti. Le padrone di casa non ci stanno e sull’azione di ripartenza, due minuti dopo, è Andrea Staskova, servita da Caruso, e superare la numero uno milanista ad equilibrare le distanze. Boattin segna, ma per il direttore di gioco si trova in fuori gioco, Bonfantini ritrova la corsa e la fisicità e ci prova da furi, ma il suo tiro viene bloccato in angolo: nel momento più concreto della Juve, il Milan in contropiede con Bergamaschi trova la rete del 3 a 1.

La Juventus effettua i cambi, mettendo forze fresche ed il risultato porta la spinta giusta, con la seconda rete di Staskova. La partita riprende animo ed è piacevole sul piano del gioco, anche se il Milan è cosciente che la qualificazione alla finale resta solo fantascienza presenta qualità e carattere, con le padrone di casa che rallentano i ritmi e cercano il possesso di palla. Barbara Bonansea riprende la squadra per mano e con Nino Raiola nel cuore segna il gol che vale il pareggio: 3 a 3. Ma le emozioni non terminano, la fuga di Bonfantini genera il contrasto in area che porta al calcio di rigore per le padrone di casa: dagli undici metri Arianna Caruso sigla la quarta rete per la vecchia signora.

Allo scadere Lisa Boattin porta lo score sul 5 a 3 per un finale ancora più secco.

Termina con l’ennesima vittoria della Juve sul Milan, dopo una buona gara delle undici di Ganz (forse la più bella del campionato negli scontri diretti) che sembravano avviate alla vittoria per i primi sessanta minuti, per cinque reti a tre per un risultato che decreta la vecchia signora quale seconda finalista di Coppa Italia contro la Roma. Finale che sarà sul campo neutro di Ferrara dove le due forze del campionato porteranno spettacolo e lustro a questa competizione ed a tutto il movimento

Credit Photo: Alessia Taglianetti

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.