Giovedì 16 gennaio, al PUMA House of Football, è andata in scena l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia tra Milan e Fiorentina. La partita è terminata con il punteggio di 1-1: al vantaggio viola, al 32°, firmato Emma Severini, glaciale dal dischetto, ha risposto al 48° Giorgia Arrigoni, autrice di un’ottima prestazione.
Le pagelle delle migliori giocatrici delle due formazioni:
MILAN:
G. ARRIGONI: 7+. È un diesel ma quando carbura non ce n’è per nessuno. Dal gol del pareggio ad inizio secondo tempo estrae dal cilindro una prestazione da vera leader, nonostante la giovane età. Combatte su tutti i palloni e si fa vedere spesso in mezzo al campo per gestire la manovra rossonera, molto di più rispetto alla prima frazione. Prestazione in crescendo.
M. MASCARELLO: 7. Come la compagna di reparto, cresce con il passare dei minuti. Offre quantità e qualità, è un cliente scomodo per ogni avversaria che passa dalle sue parti e un sicuro appoggio per le compagne. Forse non è un caso che i principali pericoli avversari arrivino sulle fasce e non in mezzo.
E. KOIVISTO: 6,5. Spinge quando c’è da spingere e nel primo tempo strappa diversi palloni sulla trequarti avversaria. Nonostante qualche buco lasciato in ripartenza, la Fiorentina crea poco da quella parte. Cresce l’intesa con Renzotti. Resta più bloccata nella seconda metà ma rimane attenta in fase difensiva.
FIORENTINA:
S. PEDERSEN: 6,5. Alcune sbavature in impostazione, soprattutto nel secondo tempo, non rovinano la sua partita. Difensivamente è autrice di una prestazione attenta e di sostanza, fatta di anticipi e chiusure decisive. Si attacca ad Ijeh e non le permette di essere la giocatrice che tutti conosciamo, se non in rare occasioni come quando la svedese piazza la zampata per l’assist.
F. DURANTE: 6,5. Completamente inattiva nella prima frazione, assolutamente incolpevole sul tiro di Arrigoni che si infila sotto la traversa. Nella seconda metà la partita è diversa e il Milan cambia faccia: grazie a due suoi interventi il risultato finale si assesta sul pareggio.
M. CATENA: 6+. Enorme qualità e nervi di ghiaccio. Sa sempre come gestire il pallone, anche sulla propria trequarti. Si accentra spesso per ricoprire zolle potenzialmente più interessanti. C’è sempre la sensazione che dalle sue invenzioni possano nascere occasioni da un momento all’altro come quando imbuca Severini con una palla illuminante non sfruttata dalla compagna, tra l’altro in posizione irregolare. Si perde leggermente nella seconda frazione.