Credit: Real San Massimo

La Real San Massimo sta vivendo il suo sogno con un campionato in Eccellenza fino a qui perfetto, con 15 punti in classifica e il soprannome di “prima della classe” che sarà difficile toglierle. A rendere realtà questo sogno ci sono le atlete della squadra, il Mister Simonetta Zappolla e tutto lo staff tecnico che, settimana dopo settimana, con entusiasmo e passione si spingono sempre oltre per cercare di arrivare ai loro obiettivi e ai risultati sperati. A capitanare questo folto gruppo c’è Desirè Marconi, difensore classe ’95, veneta (Negrar), che ci ha raccontato un po’ di sé, del suo infortunio che la sta tenendo momentaneamente  lontano dal campo e di come lei e le sue compagne stanno vivendo questo campionato da incorniciare.

Raccontaci di come hai iniziato a giocare a calcio: che cosa ti ha spinto verso questo sport? Hai incontrato qualche difficoltà nel tuo percorso fino ad ora?
“Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 10 anni (quindi nel 2005) nel Valpo Pedemonte, l’anno successivo al Bardolino Verona e da lì è iniziata la mia carriera. Mi sono avvicinata a questo sport grazie a mio zio e a mio papà. Tutte le domeniche ci trovavamo a casa di mia nonna, ed essendo in piena campagna il posto non manca, e facevamo delle partite in famiglia con i miei cugini (tutti calciatori). E da lì ho scoperto il mondo del pallone ed ho iniziato a giocare a calcio. Purtroppo, nella mia carriera calcistica ho avuto qualche difficoltà. Un primo infortunio nel 2015 al crociato anteriore del ginocchio destro, dopo tre anni ho avuto una seconda operazione al legamento crociato del ginocchio sinistro e tuttora sono ferma per un infortunio al ginocchio sinistro.”

Come sei arrivata alla Real San Massimo e come ti trovi in questa società?
“Conosco molto bene la società e le ragazze in quanto tempo fa giocavamo insieme all’Alba Borgo Roma dove abbiamo fatto due anni di Eccellenza. Sono tornata qui, dopo una stagione al Raldon, perché quest’anno è stato pensato e costruito un bel progetto per puntare ad una categoria superiore. Con le ragazze mi trovo molto bene in quanto siamo davvero un bel gruppo molto unito, considerando che abbiamo ragazze giovanissime ma che seguono molto le ragazze con più esperienza sia dentro che fuori dal campo. Il gruppo unito fa sicuramente la differenza e noi lo siamo.”

Che significato ha per te vestire questa maglia?
“Nella mia carriera calcistica ho vestito altre maglie molto importanti come AGSM Verona (attuale Hellas Verona), Mozzecane (attuale Chievo Verona) togliendo molte soddisfazioni come lo scudetto nella stagione 2014-2015 con il Verona. Ma vestire questa maglia ha un sapore di casa, un sapore di vera famiglia ed è sempre un emozione. Al tempo stesso una responsabilità visto il ruolo che ricopro, ma sono molto felice di essere un punto di riferimento per le mie compagne.”

Come vedi la situazione del calcio femminile italiano? Su cosa, secondo te, si dovrebbe far maggiormente leva per rendere la situazione sempre migliore?
“Essere arrivate ad un risultato come il professionismo non è da poco per il nostro paese, ma sappiamo benissimo che non può reggere da solo perché sappiamo che è costoso e ogni anno si cerca di accedere a quale sponsor per pagare tutte le spese di un’intera stagione. Perché nelle nostre categorie, ma anche in qualche categoria superiore, tutte le ragazze vengono solo per pura passione perché non vengono nemmeno un minimo rimborsate anche se i chilometri di strada sono parecchi. Come molte società non hanno un’assicurazione o non si basano su centri riabilitativi per pagare le spese alle ragazze infortunate. Servono sicuramente delle sponsorizzazioni per dare sostenibilità anche al calcio femminile e questo è compito dei dirigenti e degli imprenditori.”

Parliamo del campionato: come lo state vivendo tu e le tue compagne? Vi aspettavate tutto questo?
“Stiamo vivendo tutte insieme questo campionato dall’ 8 di agosto, perché da lì la nostra testa è sempre stata concentrata per poter fare un campionato ad alto livello, lavorando giorno dopo giorno, per ottenere i risultati che stiamo facendo in questo momento. La Mister è la prima che ha creduto in noi, quindi si ci aspettavamo delle belle soddisfazioni, magari non così come stiamo facendo. Ma è sempre stato detto che il lavoro viene ripagato.”

Siete protagoniste di vittorie travolgenti, per ora siete prime in classifica con 15 punti. C’è qualcuno che comunque temete?
“Ogni settimana lavoriamo per la partita della domenica, ogni partita è a se, quindi noi non dobbiamo mai sottovalutare nessuna squadra. Non temo nessuna squadra in particolare, posso dire che i derby veronesi non sono mai semplici e scontati, quindi in quelle partite ci sarà sempre un po’ di timore e di ansia speciale. Sicuramente un’altra squadra da non sottovalutare è il Treviso ha ragazze molto giovani e veloci, ma prepareremo anche quella al meglio per portarci a casa delle belle soddisfazioni.”

A proposito di goal: la tua squadra può vantare diversi elementi capocannonieri( Giuliano, Osetta, Salvaro, Dal Corso…): com’è il rapporto con le tue compagne dentro e fuori dal campo?
“Possiamo vantarci di goal fatti ma anche di goal subiti, perché al momento, tra Coppa Italia e campionato, abbiamo realizzato ben 29 goal e solo 1 goal subito, avendo così il miglior attacco ma anche la migliore difesa del campionato. Il fatto che ci siano così tanti elementi in corsa per il titolo di capocannoniere denota quanto ogni singolo giocatore giochi per la crescita della squadra. Dentro e fuori dal campo non cambia, abbiamo un bellissimo rapporto e il clima che si respira è sereno….questo lo posso confermare personalmente perché essendo infortunata, al momento, sento lo stesso l’affetto e la vicinanza che hanno le ragazze nei miei confronti e per le altre due ragazze infortunate come me.”

Al timone avete una nuova Mister quest’anno, Simonetta Zappolla, come vi state trovando con lei?
“Un mister con tanta personalità, qualità e attaccamento alla maglia eccezionale. Sa trasmetterci tanta passione, energia e allo stesso tempo forza per affrontare ogni allenamento e partita nei migliori dei modi. Un Mister che dà la stessa importanza a ogni ragazza della sua squadra, dalla più giovane alla più vecchia, da chi ha messo esperienza e da chi ne ha di più. Un Mister con la M maiuscola.”

Che rapporto hai invece coi tifosi?
“Tutte noi abbiamo un bellissimo rapporto con i tifosi, quando possono sono sempre con noi a sostenerci dal primo all’ultimo minuto. I nostri primi tifosi sono i nostri cari genitori che fanno il tifo per noi ad ogni partita.”

Il prossimo match vi vedrà avversarie di un avversario da non sottovalutare, il Cadore (attualmente quarto in classifica con 9 punti): come lo state preparando?
“Il Cadore è un ottimo squadra, quest’anno ha fatto qualche acquisto importante ed un ritorno come Anna Cavalca che darà sicuramente un ottimo contributo. Le conosco ed hanno un bel gruppo, molto unito e la loro Mister le sa spronare in maniera ottima per entrare in campo con la testa giusta. Domenica cercheranno di strapparci più punti possibili. Ma noi siamo pronte a fare la nostra partita.”

Quali sono i tuoi obiettivi personali a livelli calcistico?
“Visto il brutto infortunio che mi ha coinvolto 15 giorni fa contro il Raldon, con la rottura del menisco e il possibile trauma anche al legamento crociato del ginocchio sinistro, il mio obiettivo a breve termine è quello di operarmi il prima possibile e dedicarmi ad un’ottima riabilitazione sia a casa che al centro riabilitativo. Appena fatto questo step, sicuramente la concertazione tornerà al campo, per tornare a lavorare con le mie compagne e togliersi delle belle soddisfazioni con tutto il gruppo.”

Raccontaci qualcosa su di te fuori dal campo.
“Fuori dal campo mi dedico al lavoro, attualmente lavoro in un agenzia immobiliare a Peschiera del Garda e quando posso, purtroppo tra lavoro e calcio non è facile trovare il tempo, mi piace viaggiare. Quindi appena ho delle disponibilità nelle mie vacanze cerco di organizzarmi viaggi alla scoperta di città, di nuove esperienze.”

Infine una curiosità: quale giocatrice della serie A italiana prenderesti in prestito per la tua squadra?
“Ho avuto la fortuna di giocare con persone di livello come Cecilia Salvai e Lisa Boattin, portarle a San Massimo non sarebbe per niente male. Se poi si vuole aggiungere anche un attaccante come Cristiana Girelli per noi va benissimo. Si nota che tifo Juventus.”