Nell’ultimo torneo di Eccellenza veneta una delle squadre a partecipare al massimo campionato dilettantistico regionale è stata la Virtus Padova. La società capeggiata dal presidente Diego Mellon, e dal vice Paolo Basso, è stata capitanata dalla classe ’85 Elena Stefani. Abbiamo raggiunto la centrocampista, prossima al suo quarto anno con la Virtus Padova, per qualche battuta sull’ultima stagione.

Eravate reduci dalla scorsa annata stoppata poi dalla pandemia. Come era andato per voi lo scorso campionato?
Veniamo da due anni di interruzioni, la stagione 19/20 stoppata ad inizio marzo, e l’ultima 20/21 interrotta ad ottobre e ripresa ad aprile, conclusasi a fine giugno. La scorsa stagione ci aveva viste molto altalenanti sia nelle prestazioni che nei risultati. Eravamo pronte a cambiare passo con il cambio in panchina di dicembre 2019, ma poco dopo è arrivata la pandemia”.

Quante riconferme ci sono state di quel gruppo? Come è stato ripartire in estate dopo lo stop?
“Le riconferme sono state per la quasi totalità: abbiamo perso il pezzo più importante per problemi fisici Eleonora D’Agostino, il nostro capitano. Siamo ripartire con grande entusiasmo e soprattutto con diversi innesti di qualità”. 

 L’Eccellenza veneta è ripartita ad ottobre. Come è stato il ritorno in campo anche se durato poco?
“La ripresa degli allenamenti ad agosto ci ha permesso di riabituarci soprattutto mentalmente ad una socialità che inevitabilmente nei mesi precedenti era andata persa. Ci ritenevamo fortunate a poter passare diverso tempo assieme per coltivare e condividere una delle più nostre grandi passioni”. 

Poi il nuovo stop. Come l’avete vissuta e come sono stati i mesi successivi?
“Il nuovo stop è arrivato come un fulmine a ciel sereno, sapevamo che la situazione generale era preoccupante, ma allo stesso tempo speravamo che in qualche modo non si arrivasse ad una nuova chiusura. Indubbiamente eravamo demoralizzate, anche perché il nuovo gruppo ai stava affiatando bene e temevamo si potesse rompere quell’equilibrio fin lì creato.Abbiamo comunque mantenuto i contatti, grazie soprattutto allo staff societario e che si è dimostrato sempre presente ed attento. Ci sono stati forniti allenamenti da svolgere individualmente ed il dialogo, sebbene via telefono, è stato costante e continuo”.

Ad aprile finalente il nuovo start. Quali erano gli obiettivi?
“La stagione per noi è ripresa a gennaio, con sedute di allenamento a piccoli gruppi per poter salvaguardare la sicurezza di tutti. È stata dura allenarsi in attesa di riprendere le gare di aprile, ma allo stesso tempo è stata una vera fortuna poter uscire e rivedersi, dando quindi continuità al gruppo sia sotto l’aspetto umano che per quanto riguarda la crescita sportiva”. 

Che campionato è stato per voi quello appena concluso? E per te invece?
“È stato un campionato che ci ha viste in continua crescita, purtroppo ci lascia dell’amaro in bocca perché abbiamo davvero mancato per poco l’obiettivo della promozione. Personalmente sono contenta di come siamo riuscite ad affiatarci in questi pochi mesi, nonostante il gruppo fosse nuovo e con l’aggravante delle difficoltà legate alla pandemia”. 

Tre squadre si sono giocate il primo posto fino all’ultima giornata.  Come hai valutato il livello del torneo?
“Per alcune delle squadre che hanno partecipato a questo breve torneo, i divari tecnici si sono dimostrati notevoli. Nel contempo, è stato importante che le società abbiano dato la possibilità alle proprie giocatrici di trovare una continuità nello sport e nella socialità.La lotta a tre è stata molto stimolante e accesa fino all’ultima giornata. Noi siamo partite un po’ a rilento e questo ci ha di fatto impedito di raggiungere il primo posto. Basti pensare che il girone di ritorno ci ha visto raccogliere 13 punti sui 15 disponibili, ma non è stato sufficiente”. 

Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?

“Il primo ricordo è legato alla felicità seguita da uno dei goal segnati in questa stagione, contro la squadra dei Mittici, con abbraccio collettivo di squadra inclusi i mister e in secondo luogo il legame di profonda fiducia e stima reciproca che si è creato con Mister Murru durante questa strana annata.

In ottica futura quali sono i programmi in casa Virtus Padova? Rimarrai ancora con questa maglia?

“Ci sara un cambio alla guida tecnica della squadra il prossimo anno. Ancora non c’è la conferma di chi sarà il nuovo allenatore ma come squadra siamo pronte a rimetterci in gioco con l’obiettivo di arrivare alla promozione, sappiamo di aver le carte in regola per raggiungerlo, dobbiamo solo dimostrarlo con determinazione sul campo. La squadra e la società mi hanno dato molto in questi pochi anni: non ho motivo di fare scelte diverse”.