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Nella scorsa stagione anche il Latina Lady è stata una delle società a ripartire nell’Eccellenza laziale. Il club del presidente Giampietro Bordignon è stato allenato da Marco Pupatello e capitanato da Veronica Maone. Tra le ragazze nerazzurre in organico anche Francesca Nardecchia, centrocampista classe 2002 con trascorsi tra Faiti , Borgo Montello e Nuovo Latina. Abbiamo raggiunto la stessa calciatrice per qualche battuta sulla stagione passata.

Francesca eravate reduci dalla scorsa annata stoppata poi dalla pandemia. Come era andato per voi lo scorso campionato?
“La scorsa annata è  stata veramente splendida fino a quando non è arrivata la pandemia. All’inizio non eravamo  partite benissimo ma dopo qualche partita abbiamo iniziato a fare molti risultati. Ero reduce da due annate discontinue, con società con poche ragazze e poco presenti: per la prima volta mi sono ritrovata in un campionato dove eravamo ben organizzati. Avevamo creato un gruppo affiatato e ben compatto ed infine dirigenti e presidente molto vicini. Stava andando tutto a gonfie vele fino al momento in cui la pandemia è  scoppiata e velocemente si è  diffusa in tutto il mondo costringendo lo stop delle attività”.

Quante riconferme ci sono state di quel gruppo? Come è stato ripartire in estate dopo lo stop?
Dopo lo stop ci siamo riviste prima della preparazione organizzando qualche partitella in modo da ricompattare il gruppo. Mi ero illusa troppo in fretta che saremmo rimaste tutte insieme; ed infatti per motivi di lavoro e per scelta di altre società la maggior parte delle titolari sono andate via. Riprendere la preparazione dopo mesi e mesi di stop è  stata  da un lato una tortura  ma dall’altro lato è  stata  una gioia immensa ritrovarsi su quel campo e finalmente poter giocare a calcio”.

L’Eccellenza laziale stava per ripartire a novembre. Eravate pronti a scendere di nuovo in campo? Quali erano gli umori all’interno del gruppo?
“L’Eccellenza  stava ripartendo infatti  avevamo finito la preparazione e stavamo iniziando la parte tattica. Nonostante le assenze delle titolari e con molte ragazze con poca esperienza sul campo ,eravamo pronte a giocarci qualsiasi partita”.

Poi però il nuovo stop. Come l’avete vissuta e come sono stati i mesi successivi?
“I contagi sono risaliti quindi ci è stato comunicato lo stop. Quando ci è  stato comunicato eravamo tutte molto dispiaciute, compreso l’allenatore  che ci aveva seguito benissimo in tutta la preparazione. Nei mesi di stop il mister ci ha dato un programma da seguire per non perdere l’allenamento  e la resistenza acquisita durante la preparazione”.

Ad aprile finalmente il nuovo start. Quando avete saputo di poter tornare in campo? Quali erano i propositi di squadra e quale i tuoi?
“Dopo lo stop intorno a metà marzo era stato accennato che l’Eccellenza femminile avrebbe ripreso. Dopo un anno di inattività e con una forma fisica e tecnica poco presente tutti gli obiettivi della squadra proposti all’inizio si erano ridotti a disputare questo campionato di 7 partite divertendoci e di non farci male, cercando di portare a casa anche qualche risultato”.

Che campionato è stato per voi quello appena concluso? Come hai valutato il livello del torneo?
“È  stato un campionato impegnativo per tutta la società soprattutto per i tamponi e le varie restrizioni imposte. Il livello del torneo non è  stato dei migliori anche se molte squadre hanno continuato ad allenarsi lo stesso durante lo stop”.

Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?
“Se dovessi descrivere la stagione in due parole direi che è stata strana e impegnativa ma allo stesso tempo è breve ed intensa, infatti le poche partite e le trasferte che abbiamo fatto sono servite molto a fare gruppo anche con le ragazze che conoscevamo di meno”.

In ottica futura rimarrai ancora con questa maglia? Quali saranno gli obiettivi? “Purtroppo la squadra femminile del Nuovo Latina Lady il prossimo anno non si farà. In ottica futura rimarrò con i colori del Latina anche se in una società diversa. L’obiettivo principale è far crescere il movimento femminile dando modo alle bambine di conoscere questo sport  e se appassionate di praticarlo senza nessun tipo di  stereotipo e con alla base una società che possa essere un pilastro su cui fare riferimento. Tra gli altri obiettivi vi è quello di far salire di categoria il Latina Femminile; perdere per poi esultare la vittoria successiva, con sacrificio ma anche divertimento”.