Un altro ritorno in casa Brescia Calcio Femminile dopo quello ufficializzato la scorsa settimana di Alessia Martino: indossa nuovamente la casacca biancoblu Giulia Meleddu, portiere classe 1997 che nelle fila del Brescia conquistò il primo Scudetto della storia della Leonessa prima di fare altre esperienze con le maglie di Valpolicella e Fortitudo Mozzecane.

Alta 172 cm, la storia di Giulia e di come ha iniziato a giocare in porta è del tutto particolare: «Ho cominciato a giocare a sei anni, e intorno ai 10-11 anni sono entrata a far parte del Brescia Calcio Femminile, ma come attaccante. Ho giocato “in campo” fino alla Primavera, quando ho iniziato a mettermi in porta per sopperire talvolta alle assenze delle compagne e mi è piaciuto subito. Da lì non sono mai più uscita».

Come detto, Giulia era nella rosa del Brescia che ha vinto il primo Scudetto della sua storia nel 2013/2014, dopodiché si è spostata nel veronese prima con la maglia del Valpolicella con la promozione in Serie A del 2016/2017 e quest’anno ha giocato sempre in cadetteria con il Mozzecane (chiudendo al quarto posto) di mister Bragantini in panchina, ora allenatore della Leonessa: «Devo ammettere che è stato uno dei motivi che mi ha convinta a tornare il fatto di ritrovare il mister – le parole di Meleddu, che il prossimo 23 agosto festeggerà 22 anni – oltre naturalmente al fatto che essendo nata a Brescia e cresciuta con questa maglia, il senso di appartenenza è sempre stato fortissimo».

Dotata di grande tecnica e di buona struttura fisica, Giulia ha grande personalità fra i pali e non si risparmia nel parlare con le compagne del reparto difensivo: «Credo sia importante farsi sentire, anche perché il portiere ha una visuale se vogliamo privilegiata del piazzamento del pacchetto arretrato, ed è anche un modo per infondere sicurezza nelle altre. Aspetti da migliorare? C’è sempre da lavorare per migliorarsi, in qualsiasi aspetto, ma l’allenamento non mi ha mai spaventata, anzi. Se devo individuare qualcosa su cui sicuramente voglio migliorarmi è il gioco coi piedi».

Non appena si è presentata l’opportunità per Giulia di tornare a casa, l’ha colta al volo: «Nonostante sia scesa di categoria questa è una delle società più importanti d’Italia. Per struttura, organizzazione, conoscenze. Quando ho parlato col presidente Cesari e col direttore Peri non ci ho pensato su due volte perché oltre a riavvicinarmi a casa e tornare a vestire questa maglia storica e prestigiosa, mi hanno illustrato un progetto intrigante che combacia alla perfezione con quello che voglio io: vincere subito. Dal punto di vista degli obiettivi personali crescere il più possibile sotto tutti i punti di vista: tecnico, personale, mentale. E sono convinta che con lo staff che abbiamo a disposizione sarà più che possibile».

La presentazione di Giulia non può che concludersi con un pensiero verso i tifosi: «Sono i migliori, li ho conosciuti da vicino l’anno dello Scudetto e ogni volta mi facevano venire i brividi con i loro cori, soprattutto “Madonnina dai riccioli d’oro” che è uno dei miei preferiti. Sono sicura che quest’anno si divertiranno e vedranno un bel calcio. E un Brescia vincente».

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile