Con la doppietta realizzata domenica nel match contro l’Isera, Elisa Dalla Santa ha raggiunto quota 14 nella classifica dei bomber del girone B del campionato femminile di Serie C, divenendone capocannoniere al fianco di Scarpellini del Cortefranca.

Quello per il calcio è un sentimento viscerale per Dalla Santa, che nasce da molto lontano…
“Spesso si dice che sono i papà ad avvicinare i figli al calcio, ma nel mio caso non è andata così; è stata mia mamma infatti ad incoraggiarmi a giocare con i miei compagni dell’asilo e da quel momento è scoccata la scintilla per questo sport. Sono stata una delle prime bambine a giocare nella mia zona ad approcciare questo sport e non è stato facile farsi strada tra i maschi – confessa Elisa – ma credo che il giocare con i maschi sia stato utile per me, sia sotto l’aspetto fisico che sotto il profilo del carattere. Ancora giovane sono entrata nell’Under 14 del Trento, per poi giocare con Tione e Sudtirol. Ho avuto la fortuna di avere alle spalle una famiglia che mi ha sempre supportata, tanto è vero che mio papà mi ha sempre portata agli allenamenti e alle partite, cosa non da poco date le distanze che dovevamo affrontare. Successivamente ho giocato con Clarentia, Bassano, Unterland fino ad arrivare all’inizio di questa stagione al Venezia.”

Come ti definiresti da un punto di vista tecnico?
“Mi piace il calcio grintoso, concreto ed essenziale; ai doppi passi e alle giocate spettacolari preferisco le giocate semplici finalizzate al raggiungimento del risultato della squadra. Faccio fatica a trovare un giocatore con cui identificarmi, ma se dovessi sceglierne uno direi Chiesa, perché ha un approccio mentale alle partite come il mio. Pensando invece ai giocatori di qualche anno fa, mi piaceva molto Pavel Nedved.”

Sei al tuo primo anno al Venezia FC, come è stato l’impatto con questa nuova realtà?
“Sono arrivata in punta di piedi, ed anche se non si direbbe sono abbastanza timida. Qui però mi sono sentita subito a casa, sia per merito della società che delle compagne. Mi sono resa conto da subito di essere arrivata in un ambiente importante; rappresentiamo una delle città più importanti in Italia e nel mondo e per come sono fatta io, ho tanta voglia di portare il club il più in alto possibile.”

Sei in testa alla classifica marcatori del campionato…
“Grazie alla doppietta di domenica sono arrivata a quota 14. Non segnavo da un paio di domeniche, ma ciò che conta è in realtà il risultato della squadra e non la gloria personale. Il nostro attacco, pur tartassato da tanti infortuni, è il secondo più prolifico del campionato e questo accade grazie al contributo di tutti; siamo una squadra che segna tanto e con tanti giocatori differenti, significa che abbiamo un gioco di squadra di ottimo livello.”

Vivi in Trentino ma giochi e ti alleni a Venezia, come riesci a gestire il tuo tempo?
“Ho sempre pensato al calcio come un punto fermo della mia vita. Faccio anche la maestra di snowboard ed il mio lavoro mi piace molto, ma le emozioni che provo la domenica quando sono in campo sono indescrivibili.”

Chi è Elisa fuori dal campo?
“Potrei scrivere un libro su questo tema. Mi piace fare tante esperienze, soprattutto quelle adrenaliniche; d’inverno faccio la maestra di snowboard mentre d’estate faccio l’accompagnatore di media montagna, senza disdegnare qualche arrampicata di tanto in tanto. Amo stare in compagnia e faccio senza dubbio una vita attiva, non riesco a stare ferma.”

Dove può arrivare il Venezia FC Femminile quest’anno?
“Spero che il Venezia FC maschile e femminile possano raggiungere i loro obiettivi perché entrambe le squadre hanno le carte per arrivare in alto. Per quanto riguarda il Femminile, quest’anno non siamo state molto fortunate perché abbiamo subito diversi infortuni, però sono convinta che possiamo arrivare tra le prime tre, perché siamo una squadra forte.”

Credit Photo: Andrea Quaglio – Venezia Femminile