Il progetto, nato nel corso dei seminari UE Erasmus+ denominati “Game Changing”, si propone di incoraggiare e promuovere il calcio femminile e l’inclusione sociale in Italia, Turchia, Romania, Malta e Ungheria

La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha ufficialmente aderito a “Women’s Football on the spot”, progetto nato intorno al partenariato costituito nell’ambito del programma educativo dell’Unione Europea Erasmus+ e coordinato dall’ Istanbul Culture and Sport Association (IKOS), un’associazione di sportivi e artisti volontari istituita ad Istanbul nel 2010 che si propone di rispondere alle istanze di inclusione sociale di giovani e bambini appartenenti alle categorie più vulnerabili, attraverso lo sport e l’arte.

“Women’s Football on the spot”, presentato nei giorni scorsi alla Commissione Europea e attualmente in corso di valutazione, nasce da un’idea maturata in occasione dei seminari “Game Changing” organizzati nel 2019 da Erasmus+ a Larnaca e Istanbul incentrati sullo sviluppo della leadership giovanile e femminile nel calcio, ai quali ha partecipato una rappresentanza della FIGC.

Nel quadro delle politiche europee, la partnership costituita si propone in particolare di analizzare e promuovere studi di fattibilità dedicati al calcio femminile nei paesi aderenti (oltre a Italia, Turchia, Romania, Malta e Ungheria); diffondere la capacità operativa e metodologica dei partner per creare un network in ambito nazionale e continentale; incoraggiare la promozione del calcio femminile ad ogni livello; aumentare la partecipazione, mappare le esigenze e gli eventuali ostacoli con l’obiettivo di condividerne i risultati. Il target principale sarà costituito dalle organizzazioni sportive con i suoi rappresentanti, gli istruttori e naturalmente bambine e ragazze.

Qualora assegnato, il progetto avrà la durata di un anno con inizio a partire dal 1° gennaio del 2021.

Come noto, nelle risoluzioni emanate nel 2007 e 2012, il Parlamento Europeo ha focalizzato la propria attenzione sulle pari opportunità in ambito sportivo in relazione al tema dell’educazione. In esse viene riconosciuta l’importanza della piena partecipazione di bambine e donne alle attività sportive di qualsiasi livello, vengono incoraggiati gli organismi sportivi a garantire parità di accesso soprattutto alle categorie socialmente svantaggiate e ad offrire pari considerazione e visibilità alle discipline sportive maschili e femminili. Nonostante i dati segnalino un sempre più crescente numero di donne inserite nel mondo dello sport, e in particolare il formidabile sviluppo del calcio femminile in Europa negli ultimi 15 anni, tale da elevare le calciatrici a modello di riferimento per tante giovanissime, purtroppo le opportunità offerte alle atlete sono ancora insufficienti in relazione agli investimenti dei vari stakeholders. Da queste considerazioni scaturisce dunque l’esigenza di rendere tale processo sempre più consistente attraverso progetti mirati che affianchino in maniera concreta le politiche orientate alle pari opportunità.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio