Il Guardiagrele è un team abruzzese, nato questa estate, ai nastri di partenza del prossimo campionato regionale. La formazione allenata da Carmine Manzi, presieduta da Egidio Rullo, vede nella sua rosa Adriana Colasante, difensore centrale trentunenne originaria di San Martino sulla Marrucina. Abbiamo raggiunto la calciatrice granata per qualche battuta sulla nuova realtà abruzzese.

Adriana come è nato il tuo amore verso questo sport?
Ho iniziato a giocare a calcio molto piccola, prima con gli amici e poi a 13 anni in vera e proprio squadra femminile. Ho sempre avuto una passione innata che mi hanno portato ormai a giocare praticamente da 19 anni consecutivi”.

Tanti anni nel calcio per te, ci parli delle tue esperienze?
Ho avuto il piacere di partecipare per 6 anni al Torneo delle Regioni. Ho giocato i primi anni nell’Ariete 72, team di Vallemare di Cepagatti. Nel 2010 mio padre, Sergio, fondò il Chieti Femminile e da lì iniziò la mia avventura, per 7 anni, tra campi di Serie B ed A. Successivamente l’anno di stallo a Giulianova e poi uno molto bello di C con il Pescara. Nell’ultima stagione sono stata in Eccellenza con l’Ortona. Adesso finalmente potrò rappresentare la mia città, mi sento anche guardiese, e non potevo chiedere di meglio per terminare nel migliore dei modi nei prossimi anni la mia lunga carriera”.

Quest’anno nuova avventura con il Guardiagrele, chi ha spinto per la nascita della nuova squadra?
Per noi inizia per me una nuova avventura fortemente voluta da molte ragazze. Io sono stata una delle promotrici di questa idea e di questo progetto subito supportato dalla dirigenza della nuova squadra creatasi”.

Dopo uno stop lunghissimo quanto entusiasmo avete avuto nei primi allenamenti e nelle prime amichevoli?
La mancanza del campo si è fatta sentire in questi mesi, per gli sportivi e sacrosanta la domenica di sport. C’è molto entusiasmo da parte di tutti, una cosa nuova per la cittadina guardiese che porta una ventata di innovazione dato che siamo la prima squadra di calcio a 11 in assoluto nella storia di Guardiagrele”.

Come avete preparato la stagione e con quali ambizioni?
Siamo una squadra giovane nata da poco. Stiamo allestendo ancora la squadra per renderla competitiva e questo anno sarà si assestamento e assemblamento, nei prossimi anni punteremo a qualcosa di più”.

Come valuti il campionato di l’eccellenza abruzzese?
“Tra la Serie C e il campionato d’Eccellenza c’è una sostanziale differenza. Quello regionale è un campionato che permette di fare giocare tutte le ragazze che si avvicinano a questo sport senza troppe pressioni”.

Come si sta muovendo il calcio femminile nella tua regione?
“Non parlerei di crescita ma di solide realtà, come Pescara e Chieti. Questi due club, in particolare, portano avanti il nome della nostra regione; per il resto c’è ancora molto da fare”.

Quale è il tuo più bel ricordo legato al calcio?
Sicuramente il mio più bel ricordo è la promozione in Serie A con il Chieti e il seguente anno nella massima serie. Un altro ricordo che porto con me è un goal decisivo per la vittoria della Coppa Abruzzo tanti anni fa con la mia prima squadra”.