Il Venezia FC Femminile è partito bene in questo inizio di girone B di Serie C, dove alla prima di campionato ha battuto per 4-2 la Triestina, di cui due sono stati realizzati da Alice Zuanti, attaccante classe ’95 e una delle anime storiche della squadra veneta. In quest’intervista andremo a conoscere i segreti della bomber arancioneroverde.

Alice che cosa significa per te indossare la maglia del Venezia?
«Per me è una cosa molto importante, è un onore indossare la maglia del Venezia: mi sento felice e onorata».

Come ti sei innamorata del pallone?
«La mia passione ha iniziato a quattro anni, quando mio papà è stato presidente del Mellaredo, una società che vicina a casa mia, Pianiga, mio fratello stava giocando in quella squadra e mia mamma ha deciso di mandarci anche me. All’età di sette anni mi sono resa conto da sola che il pallone sarebbe diventato fondamentale per me, e da lì non sono più uscita dal campo. Se mi togli il calcio mi togli l’anima».

Chi ti ha ispirato a diventare un’attaccante?
«Da piccolina mi ispiravo a Pippo Inzaghi, poi guardando alcuni video su Youtube mi sono ispirata a Alex Morgan».

Qual è il tuo momento top che hai vissuto con la maglia arancioneroverde?
«Una cosa che ho vissuto con la maglia arancioverde è stato quello di partecipare ad una pubblicità relativa alla campagna contro il tumore al seno, dove noi e altre quattro squadre abbiamo fatto parte a quell’iniziativa che mi ha riguardato molto da vicino, visto che mia mamma ha avuto quella malattia e poi alla fine ce l’ha fatta».

Dove può arrivare secondo te quest’anno il Venezia?
«Secondo me ci sono tutti i presupposti per fare bene quest’anno: potremmo arrivare tra le prime tre se non vincere il campionato: per la prima volta abbiamo tutte le carte in regola a nostro favore».

Come le ha viste le tue compagne?
«Le mie compagne sono super determinate e sul pezzo: ci siamo quasi tutte agli allenamenti, non ci lamentiamo mai, abbiamo voglia di vincere e di giocare, sia fuori che dentro il campo».

Con la Triestina buona la prima: dal tuo punto di vista quali sono le cose da migliorare?
«Dobbiamo migliorare un po’ di attenzione in difesa, perché abbiamo sempre questo difetto del fatto che appena segniamo caliamo di concentrazione e ci castigano subito, facciamo tanti passaggi sbagliati dovuti ad attimi di distrazione, però come testa ci siamo».

A chi vuoi dedicare questa tua prima doppietta?
«Questa prima doppietta la dedico alle mie compagne, perché la gara l’abbiamo vinta insieme, e poi alla mia mamma, perché è grazie a lei che sono una calciatrice».

Dopo la prima giornata come valuti il girone B di Serie C?
«Un campionato nel quale ha confermato le aspettative di inizio stagione».

Dove sta andando il calcio femminile in Veneto? E in Italia?
«Non vedo grossi miglioramenti degli anni scorsi, però penso si stia lavorando per raggiungere il livello che ci spetta, sia in Veneto che in Italia. Ovviamente parlo della Serie C, mentre in Serie A c’è un occhio differente, segno che anche le ragazze sanno giocare».

Professionismo nel calcio femminile dal 2022: scelta giusta?
«Penso sia un traguardo importante, perché sarebbe una cosa bella passare al professionismo».

Come sei fuori dal campo?
«Io ho studiato per fare la cameriera, e appena finita la scuola sono andata a fare la stagione a Jesolo e mi ha cambiato, perché ho tolto la timidezza. Poi sono tornata e ho iniziato a lavorare in un bar-ristorante a Marghera, dove sono lì tutt’ora. Sentimentalmente sono legata da tre anni con una ragazza (si chiama Claudia, ndr)».

Quali possono essere i tuoi obiettivi futuri?
«Calcisticamente parlando il mio obiettivo futuro è arrivare in Serie A col Venezia, perché sono molto felice di essere qua, personalmente non ci penso un granché, perché vivo giorno per giorno e vedo come va a periodi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Venezia FC Femminile e Alice Zuanti per la disponibilità.

Photo Credit: Venezia FC Femminile

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.