Photo Credit: Paolo Pizzini

La Serie A sta per ripartire, e il Como Women è pronto per rituffarsi sfidando, nel sesto turno, il Parma, in quello che è un nuovo scontro per la salvezza. Le ragazze di Sebastian de la Fuente sono pronte, così come lo è Alma Hilaj, centrocampista classe ’00, e veste la maglia delle lariane per il secondo anno di fila. La nostra Redazione ha raggiunto Alma, che vanta sette presenze con la Nazionale dell’Albania e che in passato ha giocato nella Florentia e nell’Orobica, per risponderci ad alcune domande.

Alma quando hai capito di avere la passione per il pallone?
«Mi è sempre piaciuto lo sport in generale, da piccola ho iniziato a giocare con il pallone era il mio giocattolo preferito».

La tua carriera calcistica in Italia è partita dalla Florentia, dove dalle giovanili sei entrata ad assaggiare la massima serie. Avresti mai pensato di fare questo percorso?
«Sicuramente non pensavo di fare questo percorso, ma sono felice, perché sono state delle esperienze dove ho imparato tanto».

Da due anni sei al Como Women. Cosa ti ha colpito di questo progetto?
«Sono venuta a Como l’anno scorso, e non conoscevo tanto l’ambiente, però il progetto mi è piaciuto fin da subito, perché comunque gli obiettivi erano simili ai miei».

Prima di passare all’attuale stagione, parliamo un po’ dell’annata precedente, dove il Como ha conquistato la Serie A. Ti aspettavi questo risultato?
«L’anno scorso è stato un anno pieno di emozioni, in pochi mesi abbiamo creato un gruppo stupendo, dopo le prime partite ho capito che potevamo giocarcela con tutti e che potevamo puntare a salire, abbiamo sofferto ma penso che è quello che ci ha aiutato a migliorare».

Però la Serie A non è una passeggiata, visto che il Como è in fondo alla classifica con un punto. Quali sono le cose che la squadra deve migliorare?
«Lo sappiamo già appunto dall’anno scorso che il campionato è difficile, poi la Serie A ovviamente ancora di più Dobbiamo fare quello che abbiamo fatto sempre: allenarci e credere in noi stesse e nella squadra che abbiamo. Siamo tranquille e pronte per ripartire, e continuare, il nostro percorso».

La Serie A 2022/23 avrà una prima fase e poi ci saranno poule scudetto e salvezza. Che impressioni hai sul nuovo format adottato per il campionato di quest’anno?
«Il campionato è competitivo, quindi, eccetto le favorite per la corsa scudetto quali Juve, Roma e Inter, con tutte le altre possiamo giocarcela partita dopo partita. È un anno zero, quindi bisogna sicuramente provare per sapere ma può essere più competitivo e può riunire più qualità».

Spostiamoci un po’ sul tuo percorso nella Nazionale albanese, dove hai esordito nel 2019 contro la Finlandia. Che sensazioni hai provato al momento del tuo ingresso in campo?
«Giocare per la nazionale è qualcosa di speciale, le emozioni sono tante. Quello contro la Finlandia è stato un bel giorno che non scorderò facilmente».

Che differenze hai notato tra il calcio femminile italiano e quello albanese?
«Ovviamente ci sono alcune differenze, penso che quello italiano sia un po’ più tattico rispetto a quella albanese».

Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Cerco di staccare un po’ dal calcio, anche se è difficile. Passo le giornate con i miei amici e la mia famiglia».

Che progetti hai nel tuo futuro?
«Cerco di godermi il presente, penso che ogni cosa ha il suo tempo».

Cosa vuoi dire alle tue compagne del Como Women a ridosso della ripresa del campionato?
«Nient’altro che continuare a fare quello che stiamo facendo ora, e che sono contenta di giocare con loro».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women e Alma Hilaj per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.