La Ternana Calcio è una società nata nel 1925 a Terni, e ad oggi è la cinquantaquattresima squadra italiana per tradizione sportiva FIGC. Nella sua storia conta due partecipazioni alla Serie A e 27 in B. La squadra e i suoi calciatori sono noti con il soprannome di Fere, ovvero «belve» o «bestie» in ternano.
Lo scorso anno i ternani sono arrivati quinti nel girone C di Serie C, uscendo ai quarti di finale dei playoff, e sono arrivati in finale di Coppa Italia di categoria.
Sul settore femminile le rossoverdi possiedono una squadra pronta a fare salti importanti, tanto che sono state da poco ripescate, al posto della Ripalimolisani, nel girone D della terza serie nazionale femminile: a spiegarci il progetto della Ternana in rosa è Daniele Liberati, che da quest’anno è il nuovo responsabile settore femminile delle fere.

Quando ha iniziato la Ternana a costruire il suo settore femminile?
«La Ternana ha iniziato a costruire il suo settore femminile dal 2016: i primi tre anni abbiamo iniziato sulle attività di base e settore giovanile, basandoci sulla collaborazione con gli istituti scolastici, ora ci stiamo rivolgendo al territorio per avvicinare le bambine alla nostra società. Un anno fa abbiamo costruito la prima squadra con quasi tutte le giocatrici provenienti dalle nostre giovanili».

Lo scorso anno avete chiuso al secondo posto del girone umbro di Eccellenza: cosa è mancato per vincerlo?
«Per vincerlo ci è mancata esperienza e malizia, ma di fronte a squadre come il Ducato Spoleto, che ha un’ossatura esperta e ha vinto il campionato, noi abbiamo avuto un gruppo che proviene dall’Under 17».

Quando tutto era ormai pronto per iniziare una nuova stagione in Eccellenza, ecco la notizia inaspettata: il prossimo anno sarà Serie C.
«Ormai quasi non ci speravamo più, ma siamo felici di questo salto: viviamo con questo entusiasmo, ma dobbiamo essere pronti per questa categoria, con l’obiettivo di mantenerla. Ovviamente ci aspetterà un ulteriore banco di prova, visto che buona parte delle partite del prossimo campionato le giocheremo al sud».

Che squadra avere messo in piedi?
«La squadra è composta principalmente dalle ragazze che hanno fatto lo scorso anno, ma abbiamo aggiunto qualche elemento di esperienza di una rosa che sarà ancora guidata da Marco Migliorini, il quale ha portato una mentalità che sposa con quella della società».

Come state procedendo a livello giovanile?
«Noi stiamo cercando di aumentare le nostre tesserate, formare in ogni biennio una squadra, anche se c’è ancora un po’ di diffidenza da parte dei genitori ad avvicinarci nel calcio femminile. Mi auguro che poi in Umbria possano partire i campionati giovanili femminili».

Quanto è importante per la Ternana avere un settore femminile?
«Adesso inizia ad avere una priorità, perché la proprietà ci tiene a far crescere un proprio settore femminile, investendo anche sulle strutture che sono state appena inaugurate poche settimane fa».

Cosa pensi della situazione attuale del calcio femminile italiano?
«Un movimento che ha grandi margini di crescita: la Federazione sta facendo il suo lavoro, ma l’importante è avere quella visibilità e coinvolgimento per portare le bambine ad avvicinarsi direttamente al mondo del calcio».

Il professionismo femminile sarà realtà in Italia anche dal 2022: decisione corretta?
«Era un passo necessario, magari porterà difficoltà a società meno strutturate, ma è giusto che questo riconoscimento sia dato alle ragazze che danno tanto per questo sport».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Ternana Calcio e Daniele Liberati per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.