Debora Novellino, terzino e simbolo della Pink Bari, è intervenuta ai nostri microfoni parlando dell’importanza del giocare con i maschi, dell’amore per la squadra biancorossa e dei suoi obiettivi futuri.

Ciao Debora, c’è qualcuno a cui devi dire grazie per dove sei arrivata oggi?
“Le persone che quest’oggi devo ringraziare principalmente sono la mia famiglia, loro hanno fatto di tutto per farmi arrivare in alto, se non ci fosse stato il loro sostegno non sarei mai arrivata da nessuna parte, i miei pochi amici che hanno creduto in me sempre, rialzandomi ogni qualvolta ce ne fosse bisogno. La società che comunque mi ha dato la possibilità di crescere e di migliorare. Ma soprattutto alla forza di volontà che ho, perché senza quella non si va da nessuna parte.”

Agli inizi della tua carriera hai anche giocato per una squadra maschile (Real Pulsano), quanto e come ti ha aiutato giocare con i maschi?
“Giocare con i maschi mi ha aiutata molto, ho una forza differente dalle altre donne, ho molta velocità e resistenza, fisicamente al di fuori non sembra che io abbia tutta questa forza, ma sono cresciuta per 15 anni con degli uomini, riesco a fare cose che magari una donna normale non potrebbe fare, e questo mi ha aiutata molto.”

Novellino nel calcio italiano è un cognome importante, senti la pressione sulle tue spalle?
“Beh diciamo che il mio cognome inizialmente mi ha dato problemi, ma poi appena mi sono fatta strada sola e la gente mi ha vista in campo non è stato più un problema.”

Una carriera interamente dedicata alla Pink Bari, da dove nasce il tuo amore per i colori biancorossi?
“Il mio amore per i colori biancorossi è nato così all’improvviso, mi sono legata molto alla maglia, anno dopo anno ho notato che questo rapporto è cresciuto sempre più.”

Arrivata la decisione del Consiglio Federale di bloccare definitivamente il campionato, la Pink Bari può ritenersi salva. Quali sono le tue considerazioni riguardo questa stagione?
“Le mie considerazioni riguardo a questa stagione… ci sono stati degli alti e dei bassi, però nonostante tutto ce l’abbiamo fatta dai… il gruppo era abbastanza solido, e noi eravamo pronte a tutto.”

Sei anche il capitano della tua squadra, com’è stato fare il capitano anche a campionato bloccato?
“Non sono il capitano della mia squadra, quest’anno ogni tanto ho portato la fascia, c’è gente più grande di me, quindi è giusto che vada a loro, però mi ritengo un riferimento per ognuno di loro, mi piace esprimere il mio parere e aiutare le mie compagne, e mi fa piacere quando qualcuna chiede il mio aiuto, perché sono sempre disposta a tutto per le mie compagne.”

Dalle parti di Bari è già celebre la “Novellino Mask”, da dove nasce questa esultanza?
“La Novellino Mask nasce così, all’improvviso, vidi due miei amici fare questa esultanza in campo Gaetano e Giovanni, ma il mio significato è molto differente. Le corna per me rappresentano tradimento, ma in tutti gli aspetti, lavorativi, amorosi, famigliari… quindi ci rido su”

Com’è Debora Novellino fuori dal terreno di gioco?
“Una ragazza solare ma anche lunatica, mi faccio problemi per tutto, e non dovrei, perché incide molto sul mio aspetto psicologico, ma sono una ragazza che da il cuore per la famiglia e per gli amici, e per chiunque porta rispetto. Perché se no divento la nemica che non vorresti mai  avere [ride,ndr]

Concludendo, quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“I miei obiettivi futuri sono tanti, però per ora vivo il presente, vorrei diventare una giocatrice di successo, stimata da molti, e magari l’idolo di tante bambine, ma solo il tempo deciderà le mie sorti. Io sono molto religiosa e dico sempre che Dio vede e provvede, quindi mi affido a lui.”

Credit Photo: Vanni Caputo