Il Cortefranca, decimo in Serie B, si prepara a tornare a calcare l’erba verde del campo, ospitando domenica, nella quindicesima giornata di campionato, il Palermo. La squadra di Nicoletta Mazza ha elementi che si conoscono molto bene, aggiunti a calciatrici di esperienza. Tra quest’ultime c’è senz’altro Denise Brevi, difensore classe ’88 ex Inter e Brescia, con cui ha giocato dal 2018 fino a giugno 2021, e arrivata quest’anno in terra franciacortina. La nostra Redazione ha raggiunto Denise, già intervistata da noi nel 2020, per risponderci ad alcune domande.

Denise tu a giugno hai lasciato il Brescia. Perché hai preso questa decisione?
«Sono andata via dal Brescia perché avevo deciso di smettere d giocare. Col lavoro non riuscivo più a combaciare con gli orari degli allenamenti. E andare due allenamenti su quattro a settimana, l’ho trovato poco rispettoso verso le mie compagne. Per questo ho deciso di lasciare Brescia, non perché non mi andava più bene di stare lì. Io ho la coscienza pulita, e le persone che mi hanno criticato sui social dopo il mio addio, non amano il calcio. Mi sono sempre comportata bene. Al Brescia ho dato quello che potevo».

Cosa ti ha spinto a giocare per il Cortefranca?
«Avevo ricevuto tante offerte, tra cui una di Promozione che si trovava vicino a casa mia, ma ho declinato. A settembre mi ha chiamato il Cortefranca, che ero già lì anni fa. Inizialmente alla società ho spiegato che, per problemi lavorativi, non riuscivo ad andare da loro, ma la società mi ha invitato a parlarci e, grazie al fatto di poter organizzarmi sia con gli allenamenti che con il mio lavoro, alla fine ho accettato».

Com’è l’ambiente a Cortefranca?
«Mi trovo bene, perché c’è un ambiente molto bello e molto unito, e sono contenta della scelta che ho fatto».

Passiamo alla stagione attuale: dopo un inizio difficile ora il Corte, pare, stia trovando la strada giusta.
«All’inizio siamo una squadra dove tante persone non hanno fatto questa categoria, perché in Serie B c’è bisogno di più fisico, la palla gira molto veloce. Nelle prime partite abbiamo imparato a come giocare in cadetteria, come usare il pallone con un tempo solo. Se in Serie C il fisico conta fino ad un certo punto, in B lo è di più, e le mazzate le prendi e devi prendere. Per questo siamo state guidate dalle persone molto competenti, e nel corso della prima parte di campionato ci siamo conosciute anche di più, e alla fine i risultati stanno arrivando».

Tra pochi giorni termina la pausa forzata: che cosa temi di questa ripartenza?
«Non abbiamo timore, anzi, c’è una grande voglia di entrare in campo. Atleticamente e fisicamente stiamo bene. L’unico timore è quello di non dare il massimo, ma siamo pronte e cariche».

La gara di domenica col Palermo può essere decisiva per il campionato del Cortefranca?
«Assolutamente, perché se vinciamo possiamo tirare un sospiro di sollievo, ma che ci permetterebbe, non solo ad avvicinarsi alla zona salvezza, ma anche di arrivare un pochino più in alto».

Quanto incide una figura come Andrea Scarpellini?
«Al di là di essere una grande giocatrice, la reputo una grande persona e un grande capitano perché, nonostante i suoi allenamenti differenziati, lei c’è sempre stata presente nello spogliatoio, ci ha sempre supportato e lei c’è sempre stata. La sua figura, per noi, è davvero importante».

Che Serie B hai visto dopo undici giornate?
«Secondo me il livello si è più alzato. Il campionato è molto difficile, dove ci sono squadre più preparate e più tecniche, ma in ogni gara non c’è nulla di scontato».

Chi può salire in Serie A?
«La Pink Bari e il Como perché, a livello organizzativo, sono pronte, e, soprattutto hanno un importante progetto anche a livello economico».

Quali sono le concorrenti del Cortefranca alla salvezza?
«Non abbiamo delle dirette avversarie, se non noi stesse».

Secondo te, dopo l’ultima intervista che abbiamo fatto, il calcio femminile italiano ha avuto un miglioramento?
«Secondo me no, perché, oltre al problema della pandemia, il calcio femminile deve avere delle persone in cui ci credono in questo movimento. Abbiamo fatto dei piccolissimi passi».

Cosa ti aspetti da quest’anno?
«Disputare un grande campionato, ma soprattutto di crescere con le mie compagne, perché non si finisce mai di imparare. Personalmente mi aspetto di essere quella che sono, e di dimostrare di essere una buona persona e una brava giocatrice».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Denise Brevi per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.