Photo Credit: Pierangelo Gatto

Il Cittadella Women sta facendo una Serie B al di sopra delle aspettative, visto che si trova al terzo posto con la Ternana e legittimato grazie al 3-1 sull’H&D Chievo Women nella diciassettesima giornata di campionato. La società padovana sta pagando, in positivo, le scelte fatte nel mercato estivo, in particolar modo l’arrivo in granata di Elena Nichele, centrocampista classe ’00 che, dopo esperienza all’Hellas Verona e all’Empoli, ha deciso quest’anno di andare ad indossare la maglia della squadra cittadellese. La nostra Redazione ha raggiunto Elena, che ha segnato in questa stagione due reti, per risponderci ad alcune domande.

Elena cos’è per te il calcio?
«Il calcio per me è spensieratezza e divertimento, due cose che ho avuto sin da quando ero bambina, ma oggi posso dire che, questa passione, posso anche viverla come un lavoro».

Come hai capito che il pallone sarebbe diventato, se si può dire, il tuo migliore amico?
«Ho fatto molti sport ma non mi divertivo, cosa che il calcio mi dava: son partita giocando a pallone coi miei cugini, e andavo a vedere mio papà e, man mano, la passione per il pallone aumentava sempre di più, lo seguivo sempre di più ed andavo a vedere le partite di calcio. È stata un’affinità che ho avuto fin da subito».

Cosa ti ha portato quest’anno a giocare per il Cittadella Women?
«Venivo da un anno in cui ho giocato poco, e avevo bisogno di ritrovarmi, perché mi ero persa. Col Cittadella ho avuto la possibilità di essere ancora protagonista, ma anche di giocare e di continuare a divertirmi».

Una scelta che, per il momento, si sta rivelando positiva, visto che il Cittadella si trova secondo a tre punti dal primo posto. Avresti pensato di trovarti in questa situazione?
«Sinceramente no. L’obiettivo era quello di salvarsi, ma la mentalità del mister e della squadra mi ha fatto capire che potevamo fare grandi cose».

Entriamo nella sfida vinta domenica contro l’H&D Chievo Women. Come hai capito che la vittoria sarebbe finita in mano alla squadra?
«In realtà dal primo minuto, perché nelle ultime partite ci siamo rese conto di essere consapevoli dei propri mezzi, dove andiamo a lottare su ogni pallone. Siamo proprio unite, e il gruppo quest’anno sta facendo la differenza, e penso ci porterà tante soddisfazioni, come la vittoria di domenica, ma anche quella contro il Napoli e contro il Cesena».

Ora la Serie B si ferma con la pausa delle Nazionali. Secondo te come affronterà il gruppo questa sosta?
«Sicuramente dovremo recuperare molte energie, anche perché veniamo da quattro scontri diretti, ma con la mentalità ci permette di non mollare mai e di fare bene. Dobbiamo tornare ancora in campo con ancora più voglia».

Quando il campionato ripartirà il Cittadella andrà sul campo del Tavagnacco. Ovviamente bisognerà migliorare il rapporto anche fuori casa, visto che in trasferta la squadra ha fatto meno punti…
«Sarà una partita tosta, perché in casa del Tavagnacco ogni squadra va in difficoltà. Noi però dobbiamo focalizzarci su noi stesse: solo così possiamo dare il cento per cento in ogni partita. Siamo un gruppo con idee precise».

Come giudichi la Serie B dopo diciassette turni di campionato?
«Vendendo dalla Serie A non pensavo di trovare un campionato del genere, dove il livello si sta alzando. Speriamo che la Serie B possa diventare professionistica il più presto possibile».

Qual è la squadra che ti ha sorpreso di più?
«La Ternana è una squadra pronta per fare bene e con molta voglia di fare».

Quali sono le squadre che possono vincere il torneo?
«Sicuramente Lazio, Napoli, Ternana e. ovviamente, noi».

Tra le formazioni presenti nel torneo cadetto c’è l’Hellas Verona Women, club di cui ne hai fatto parte per tanti anni, e in campionato l’hai sfidato segnandogli anche un gol. Che sensazioni hai avuto affrontando la tua ex squadra? Il Verona farà bene da qui alla fine della stagione?
«Verona per me è una seconda casa, avevo voglia di tornare e di dimostrare che sono cresciuta. Spero che possano fare un bel campionato, perché hanno un allenatore che mi piace molto, soprattutto a livello umano, e con le calciatrici che ci sono nella rosa penso che possano risalire in classifica».

Restando in tema ex squadre che stagione è stata per te quella vissuta l’anno scorso ad Empoli?
«Non è stata una stagione semplice, ma Empoli è stata un’esperienza importante più a livello personale che calcistico».

Tu pensi che il professionismo stia dando una mano al calcio femminile italiano?
«Per me, al giorno d’oggi, la passione con il quale noi facciamo questo sport deve essere solo ripagato col professionismo, perché noi c’impegnano ogni giorno. Deve essere questa la strada. Col Mondiale l’ottica verso il calcio femminile è cambiata, e anno dopo anno, diventerà bello da vedere. Spero che ogni bambina possa diventare un giorno una calciatrice professionista».

Com’è Elena Nichele fuori dal campo?
«Una ragazza tranquillissima, buona, introversa e genuina, ma soprattutto molto legata alla famiglia e agli amici».

Che obiettivi vorresti realizzare quest’anno?
«Togliermi ulteriori soddisfazioni, giocare ancora di più e, perché no, vincere il campionato ed andare in Serie A col Cittadella».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cittadella Women ed Elena Nichele per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.