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Da due stagioni nell’Eccellenza laziale è presente l’Atletico Morena. La società, presieduta da Enzo e Mauro Fabrizi, è stata guidata in campo da Federico Panucci, allenatore già confermato per la prossima annata. Nella rosa biancoblù anche Elisabetta Simonetti, difensore classe 94′ nata a Roma: abbiamo raggiunto per qualche battuta la calciatrice che si appresta al terzo anno con l’Atletico Morena.

Elisabetta eravate reduci dall’ annata stoppata poi dalla pandemia. Come era andato per voi quel campionato?
“Quello prima della pandemia era il primo campionato di questa squadra, dato che si era appena formata. Essendo nuova avevamo avuto bisogno di un periodo di conoscenza e adattamento, visto che molto di noi venivano dal calcio a 5 o addirittura erano alla prima esperienza. Il campionato non era iniziato nel migliore dei modi, poi abbiamo iniziato a riprenderci e vincere. Nel 2020 infatti prima della pandemia da gennaio a marzo avevamo collezionato 3 vittorie ed un pareggio, stavamo risalendo la classifica ma fummo stoppate sul più bello”.

Quante riconferme ci sono state di quel gruppo? Come è stato ripartire in estate dopo lo stop?
“La squadra era stata riconfermata tutta, anche se era un gruppo di 18 calciatrici. A settembre poi abbiamo avuto nuovi innesti, arrivando ad avere una rosa completa di 25 persone. Tornare in campo è stato come tornare a respirare, per noi il calcio è la passione di una vita e non poterci giocare, allenare o stare insieme è stata molto dura. Eravamo ripartite con molto entusiasmo per fare un campionato importante e le prime amichevoli ci avevano dato ottime indicazioni, purtroppo poi non è stato possibile iniziare subito il campionato e questo ci ha un po’ demoralizzato”.

L’Eccellenza laziale stava per ripartire a novembre. Eravate pronti a scendere di nuovo in campo? Quali erano gli umori all’interno del gruppo?
“L’umore era ottimo eravamo tutte pronte e cariche, anche a livello atletico eravamo arrivate in ottima condizione. Volevamo confermare quanto fatto prima del lockdown ma di nuovo questo virus ci ha impedito di poter vivere la nostra passione”.

Poi però il nuovo stop. Come l’avete vissuta e come sono stati i mesi successivi?
“Lo abbiamo vissuto non benissimo. Anche se continuavamo ad allenarci in forma individuale al campo e il mister con lo staff cercavano comunque di tenere alta l’attenzione non era facile allenarsi sapendo che la domenica non saremmo scese in campo o non poter fare esercitazioni di gruppo. Gruppo che però ha dimostrato la sua forza rimanendo compatto in un momento difficile nel quale ci siamo supportate a vicenda. Anche e soprattutto quando il nostro mister è stato colpito dal Covid e non poteva allenarci direttamente, abbiamo dimostrato una grande unità e un grande spirito di sacrificio continuando a lavorare al meglio”.

Ad aprile finalmente il nuovo start. Quando avete saputo di poter tornare in campo? Quali erano i propositi di squadra e quale i tuoi?
“L’ emozione appena c’è stato l’annuncio della ripartenza è stata tanta. Ci sentivamo ripagate di ogni sacrificio fatto. Ci allenavamo la sera tardi, e molte ragazze venivano da fuori, e allo stesso tempo ci siamo sentite fortunate perché eravamo l’unico gruppo della nostra società, l’Atletico Morena, che poteva riscendere in campo. I propositi erano quelli di vivere al meglio l’esperienza, senza nessun tipo di pressione e obiettivo ma solo di scendere in campo felici di farlo e godercela. Per quello che riguarda me era importante tornare a giocare e fare il meglio in ogni partita, purtroppo durante questo mini campionato ho dovuto convivere con un infortunio al ginocchio, andando in campo comunque, anche se non ero al massimo”.

Che campionato è stato per voi quello appena concluso? Come ha valutato il livello del torneo?
È stato un campionato difficile, perché il girone era composto da squadre che hanno investito parecchio per salire di categoria, con prestiti da squadre professionistiche. Noi abbiamo mantenuto sempre lo stesso gruppo, scelta che condivido perché abbiamo iniziato insieme ed era giusto finire insieme, eravamo partite bene vincendo 3-0 fuori casa, poi abbiamo sbagliato qualche partita alla nostra portata e non sono, siamo pienamente soddisfatte di quanto abbiamo fatto. Avremmo potuto sicuramente raccogliere più punti, ma ci servirà per non ripetere questi errori in futuro. Il livello del torneo è stato buono, se non alto, perché appunto c’erano squadre di livello e per crescere ci è servito anche confrontarci con loro”.

Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?
“Mi porto dietro da questa stagione i rapporti stretti con le mie compagne di squadra che vanno oltre lo spogliatoio, ed è stato bello vivere questa esperienza con loro. La gioia di poter riscendere in campo e la responsabilità di essere stato il capitano di una squadra che si è sempre supportata a vicenda in ogni situazione”.

In ottica futura rimarrai ancora con questa maglia? Quali saranno gli obiettivi?
“Rimarrò in questa squadra. Credo nel progetto tecnico che l’Atletico Morena sta portando avanti, e che ringrazio per la possibilità datami.  Mi trovo bene in questa società e abbiamo tutto per lavorare al meglio, consapevole che allestiremo una squadra per fare un campionato migliore rispetto allo scorso anno. L’ambizione c’è sia da parte di tutti ed ora arriveranno nuovi innesti guidati dal confermato mister Panucci, persona con la quale sono felice di continuare a lavorare. Cercheremo di fare il meglio possibile senza porci obiettivi ma con la consapevolezza di dover fare di più di quanto fatto finora, in modo da poter raccogliere i frutti di due anni di lavoro”.