Evelina Christillin, membro UEFA nel consiglio FIFA, ha parlato a RaiNews24 delle ipotesi di ripartenza dei campionati di calcio:

“In prima istanza c’è la salute di tutti, l’ha detto Infantino nel messaggio che ha inviato a tutte le federazioni FIFA e l’ha ribadito Ceferin. Noi seguiremo quel che diranno istituzioni sanitarie e governi. La UEFA sta lavorando solo su delle ipotesi, poiché per prima cosa viene la salute”.

“Quando potremo ripartire lo faremo, ma ovviamente dovremo farci trovare pronti con piani A, B e C. Tutti quanti dobbiamo seguire le regole mediche, però diciamo che dall’inizio di giugno in poi forse si potrà ricominciare a porte chiuse. Intanto dobbiamo capire quando si potranno ricominciare gli allenamenti: in Italia fino a inizio maggio è escluso, poi si vedrà”.

“Vorrei solo dire che non si può pensare che alcuni settori i quali normalmente vengono considerati di divertimento, come turismo, cultura e sport, siano economicamente residuali. Il turismo e la cultura fanno insieme il 15% del PIL italiano, così come lo sport contribuisce in modo importante. Quindi non vorrei che si pensasse solo ai calciatori, che guadagnano milioni e milioni, e non a tutti gli altri”.

“Ci sarà una riunione UEFA il 22 aprile con tutti i 55 segretari delle federazioni che ne fanno parte. Il giorno seguente avremo il comitato esecutivo, in cui saranno comunicate le ultime decisioni. Ci sono anche delle task force che fanno ipotesi in base agli sviluppi sanitari”.

“Quella di rinviare l’Europeo di un anno è stata la prima decisione del comitato esecutivo UEFA. Ma ci sono tanti campionati che sono stati rinviati, anche quello femminile a cui tengo molto. Bisognerà riorganizzare tutto. Infatti ci sono due gruppi di lavoro: uno pensa alle questioni sportive, l’altro a quelle finanziarie e legali. Per esempio è stato già procrastinato il limite dei contratti dei giocatori, che dovevano concludersi con la fine dei campionati”.

Credit Photo: FIFA – Fédération Internationale de Football Association