Il Gessate sta disputando la prima parte del Girone B di Promozione Lombardia al quinto posto con 19 punti, frutto di cinque vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Le rossoblù sono guidate da un allenatore molto navigato nel femminile, ovvero Fabrizio Bramati, da gennaio 2021 siede sulla panchina della società presieduta da Yuri Ciocchetta. La nostra Redazione ha raggiunto il tecnico delle gessatesi coi nostri microfoni per raccontarci un po’ di lui e sul Gessate Femminile.

Fabrizio cos’è per lei allenare una squadra di calcio?
«Allenare una squadra di calcio per me è tata passione. Ho giocato prima a undici e poi a cinque, e, quando ho smesso di giocare, ho iniziato ad allenare, perché mi piaceva allenare le persone, farle divertire e sviluppare la tattica».

Cosa le ha portato ad avvicinarsi al calcio femminile?
«Avevo un’ex ragazza che giocava a calcio, e andavo a vedere le sue partite. Finita l’esperienza di calcio a sette, mi avevano regalato uno stage all’Interello, e vedevo queste ragazze che ti seguivano, ti ascoltavano e facevano tutto con estrema voglia, cosa che nei ragazzi non vedevo e non vedo».

Perché ha deciso di diventare quest’anno allenatore del Gessate?
«Il Gessate mi ha cercato l’anno prima, quando ero a Curno, ed ero rimasto d’accordo con la società per fare bene, salvo poi fare retromarcia. Quindi ho deciso di andare, il Gessate, che mi cercava lo scorso anno».

Com’è stata costruita la formazione che sta partecipando al Girone B di Promozione?
«Ho ottenuto l’ossatura dello scorso anno, dove c’erano tante ragazze provenienti da Cologno e Agrate. Successivamente ho cercato persone che sapevo come allenarle, quindi ho queste calciatrici provenienti dal Curno, e in fine completato alcuni reparti scoperti, tranne, purtroppo, il posto da prima punta».

La sua squadra è, al giro di boa, quinta: soddisfatto del piazzamento?
«Noi stiamo giocando senza una prima punta, quindi stiamo cercando alternative per offendere le avversarie. Nell’andata abbiamo perso alla prima e all’ultima, nel mezzo due vittorie e tre pareggi, di cui una che mi mangiamo ancora le mani, visto che abbiamo subito il pari allo scadere. Nel complesso sono soddisfatto del quinto posto».

Ci sono gli aspetti che le sue ragazze devono migliorare?
«Abbiamo la miglior difesa e il terz’ultimo attacco. Nel 90% delle partite in cui facciamo almeno un gol ce la portiamo a casa, perché abbiamo un ottimo assetto arretrato, ma in tante gare facciamo un errore difensivo o ci mettono sotto pressione, ci fanno il pareggio e non riusciamo poi a fare il 2-1, e questa è la nostra grande pecca».

Delle squadre impegnate nel Girone B di Promozione c’è una che l’ha sorpresa più di tutte?
«La Riozzese. Noi abbiamo vinto per 2-1, ma loro a livello di gioco, tattica e intensità sono veramente forti. Il Casalmartino è una squadra fisica, ma se fai una pressione altra lo metti in difficoltà, stessa cosa per il Villa Calle, che abbiamo perso a cinque minuti dalla fine, e noi abbiamo sprecato tanto».

Chi può vincere il campionato?
«Assolutamente la Riozzese, perché è più completa, e nel momento di difficoltà, soprattutto in questo momento, ha una società con 150 ragazze in cui possono tranquillamente metterle in Prima Squadra, cosa che né noi, né il Casalmartino, né il Villa Valle non possiedono».

Nel raggruppamento c’è la Vibe Ronchese, squadra che lei conosce molto bene, perché le ha allenato.
«Rispetto agli anni in cui allenavo, ora la squadra ha giocatrici giovani, e hanno bisogno di tempo per crescere».

Alla luce di quanto sta accadendo nelle ultime settimane, quante possibilità ci sono che il campionato possa concludersi?
«Secondo me il campionato riprenderà, di sicuro la Promozione terminerà, non so per l’Eccellenza. Sarà però falsato, perché vedremo squadre che andranno a giocare in undici o in dodici causate dal Covid».

Come si sta comportando il calcio femminile nella Lombardia?
«Sono sette anni che sono nel mondo femminile, e ho visto realtà storiche perdere colpi, ma tante nascere e crescere, con tante ragazze interessate al calcio. Come movimento stiamo crescendo, c’è sicuramente bisogno di avere una base solida che la Federazione deve darci una mano».

Quali sono gli obiettivi che vuole centrare quest’anno?
«Come allenatore del Gessate voglio andare ai playoff, sperando che si facciamo. Personalmente vorrei crescere sempre di più, migliorare, e allenare. Purtroppo, non ho il patentino e non ho la possibilità di farlo, perché non ho i crediti adatti per entrare in graduatoria. Sto cercando con la società il modo di poterlo fare, ma non è semplice».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Gessate e Fabrizio Bramati per la disponibilità.

Photo Credit: Fabrizio Bramati

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.