Il Cortefranca ha aperto il 2021 battendo il Portogruaro per 7-0, salendo così al comando del Girone B di Serie C. In questa partita ha messo a referto tre reti Federica Asperti, attaccante classe ’93 e al quarto anno con la maglia franciacortina. La Redazione l’ha intervistata ai nostri microfoni.

Federica perché attaccante?
«Ho sempre giocato in avanti, nasco esterno e negli ultimi anni ho giocato anche in attacco. È la posizione in cui mi trovo meglio e mi diverto».

Chi ti ha ispirato per quel ruolo?
«In realtà non ho un vero e proprio ideale di ispirazione. Cerco di fare il meglio, con la squadra e il mister».

Come mai hai scelto il calcio?
«È nato come un gioco essendo piccola e da lì mi sono sempre più appassionata fino a farlo diventare il mio sport».

Qual è il più bel gol che hai realizzato?
«Non c’è un gol in particolare, tutti i gol mi hanno lasciato qualcosa».

Quali sono stati i tuoi primi passi col pallone?
«All’età di nove anni ho iniziato ad appassionarmi al pallone. Vedevo anche mio fratello giocare per cui quando si è presentata l’opportunità ho provato e poi non l’ho più lasciato».

Per stagioni hai vestito la maglia dell’Orobica: che anni sono stati?
«È stata la mia prima vera esperienza come categoria maggiore: da lì è partita la mia crescita calcistica, ho imparato molto e qui ho potuto vivere direttamente la promozione in Serie A».

Nel 2017 passi al Chiari che poi sarebbe diventato Cortefranca: perché questa scelta?
«Lasciare una squadra in cui ti trovi bene dopo quattro anni è stato comunque difficile, ma era arrivato il momento di cambiare contesto e rimettersi in gioco».

Che gruppo hai trovato al tuo arrivo?
«Un bel gruppo, molto unito e con voglia di fare. Mi sono trovata subito a mio agio».

Nel 2019 è arrivata la promozione in C grazie anche ai tuoi gol. Come giudichi il primo anno del Cortefranca in C?
«Complessivamente è stato un anno difficile, soprattutto per il fermo dovuto al Covid-19 che ha interrotto il campionato e non ci ha permesso di esprimerci del tutto».

Quest’anno dove potete arrivare?
«Siamo un buon gruppo con elevato potenziale, rispetto all’anno scorso abbiamo diversi innesti con qualità, puntiamo a fare il meglio possibile e a vincere più possibile. Per il resto vedremo».

Quali possono le vostre avversarie del Girone B di Serie C?
«Quest’anno ci sono diverse squadre valide, che stanno facendo bene come il Venezia, Trento, Padova».

Dove sta andando il calcio femminile lombardo?
«La Lombardia è una delle regioni dove il calcio femminile è più sviluppato, ci sono molte squadre che militano in categorie alte, come il Milan e l’Inter che sono in serie A e il Como e il Brescia che sono in serie B. Sono tutte squadre con obiettivi importanti che puntano a fare bene e dare ottimi risultati».

Quanto sarà importante il professionismo nello sport femminile?
«Il calcio femminile sta crescendo molto, se arriverà davvero il professionismo per la serie A la considero una vittoria per il calcio femminile in generale anche se i passi avanti da fare sono ancora molti».

Com’è la tua vita extra calcistica?
«Sono molto impegnata, mi sono laureata nel 2018 e oggi al di fuori del calcio lavoro a tempo pieno. Quando ho del tempo libero cerco di passarlo in famiglia o con gli amici».

Che sogni vorresti realizzare?
«Il mio obiettivo personale è quello di riuscire a migliorare e superare i miei limiti. Per me e la mia squadra il mio obiettivo è vincere il più possibile. Quando vinci il resto viene da sé».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Federica Asperti per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.