“Siamo una squadra rinnovata dai tanti innesti e penso che stiamo facendo molto bene, abbiamo solo perso contro la Juventus finora, ma siamo un grande gruppo”. Così inizia l’intervista di Federica Rizza rilasciata ai microfoni de Il Giorno. Il suo Milan sta disputando un campionato fenomenale che finora ha visto solo una seria rivale: la Juventus. “È una squadra molto cinica che sa sfruttare tutte le occasioni che le capitano. Tra le new entry l’Empoli mi ha impressionato, ha fatto molto bene contro di noi e ora aspetto di giocare contro il Sassuolo”.

Uno dei tanti punti di forza delle rossonere è sicuramente l’allenatore. “Con Ganz ho un bel rapporto, è una bella persona, ti sta vicino e ti aiuta, è sempre disponibile. Mi piace poi la grinta che ci trasmette, ha una foga agonistica che ci carica prima e durante match”.

Parole d’amore riservate anche per le sue compagne. “La nostra capitana non la scopriamo adesso, è fortissima e ha iniziato molto bene. Sono contenta per lei, se lo merita perché lavora costantemente per raggiungere gli obiettivi che si pone. Boquete è di un altro livello, ha girato il mondo e ha un’altra mentalità. Avendo seguito le nostre partite prima di arrivare da noi era come se ci conoscesse da sempre. Simic ci dà tanta esperienza dietro e anche lei è entrata subito nel gruppo alla grande”.

Uno dei tanti obiettivi che una calciatrice si pone è quello di entrare in quel di Coverciano. “Ogni giocatrice sogna di indossare la maglia azzurra. Per me sarebbe una grande gratificazione per tutti i sacrifici che sto facendo ma io guardo più al presente. Ora c’è il Milan e voglio fare il meglio che posso, poi vedremo quello che arriverà”.

“Ho notato un grande miglioramento”, aggiunge l’ex Mozzanica riguardo la visibilità di questo sport. “Già ora che trasmettono su Sky le nostre partite è un traguardo importante. C’è più gente che ci segue sui social, è cresciuto il movimento. Credo che la Federazione stia facendo tanti passi avanti e nel 2022 avere un posto nel professionismo per noi è fondamentale. Per me si dovrebbe preparare al meglio tutto il sistema per fare quel salto di qualità che vogliamo. Sono contenta delle cose che tramite l’Aic siamo riuscite a ottenere”.

Nella vita della classe 97’, non c’è solo il calcio. “Da agosto vado nella farmacia del mio paese al pomeriggio visto che il mattino mi alleno. È  un bell’impegno, ma mi piace. Ho scelto farmacia perché voglio aiutare gli altri e stare in contatto con la gente”.

Federica conclude sostenendo una battaglia purtroppo sempre di attualità per il calcio in rosa. “Quando ero piccola il calcio femminile non era conosciuto. Capitava ci fossero persone che si stupivano e commentavano negativamente il fatto che noi femmine giocassimo insieme ai maschi e che non contassimo nulla. Ancora oggi sento commenti soprattutto sull’orientamento sessuale delle giocatrici di calcio che non meritano nemmeno attenzione, è solo ignoranza”.