La Polisportiva Oratorio 2B ha osservato domenica scorsa il suo turno di riposo, e, dopo aver perso giovedì 3-1 il Gavirate nel recupero della 15a giornata, si sta preparando a sfidare il Monterosso nel 23o turno del girone lombardo di Eccellenza, con l’obiettivo di consolidare il nono posto. Nel gruppo servono giocatrici che sappiano dare alle nuove arrivate in questa stagione il concetto di giocare per questa squadra: per questo c’è Federica Sturdà, centrocampista classe ’92 e, al suo terzo anno con le gialloblù, ha messo a referto tre gol in quattordici incontri. La nostra Redazione ha raggiunto Federica per risponderci ad alcune domande.

Federica come hai capito che il centrocampo sarebbe stata la tua zona?
«Ho iniziato a giocare a calcio sette anni fa come punta, poi mi sono postata in difesa e alla fine a centrocampo. Ho scelto questa zona, perché mi permette sia la fase offensiva che difensiva».

Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«Avevo delle mie amiche che giocavano a calcio e mi hanno inserito in una squadra a sette a Como per qualche anno, successivamente ho fatto tre anni a cinque, permettendomi di andare in Rappresentativa, e alla fine sono approdata quattro anni fa in quello a undici».

Che differenze hai notato col calcio a cinque, a sette e a undici?
«Il calcio a sette, ora come ora, lo considero una via di mezzo dove la gente entra in questo modo o chi vuole divertirsi. Quello a cinque lo considero molto tecnico e veloce, simile al basket, e ciò mi ha permesso di entrare, nel migliore dei modi, in quello a undici».

Cosa ti ha portato tre anni fa a giocare per la Polisportiva 2B?
«Sono stata contattata dalla Direttrice Sportiva della 2B per andare a giocare in una squadra a undici, cosa che io volevo fare. Alla fine, ho accettato e sono approdata in una società davvero presente, che dà importanza al calcio femminile, non facendoci mancare nulla».

La tua squadra è al nono posto: piazzamento in linea con le tue aspettative?
«L’obiettivo di quest’anno è rimanere in Eccellenza, e così è stato, perché alla fine, complice dei ritiri di Accademia e Mantova, che comunque non hanno inciso sull’andamento della stagione, retrocederà solamente una squadra. Quindi il nono posto è in linea con le aspettative. Poi speriamo di salire in posizioni importanti».

Parliamo della partita vinta in casa 2-1 sul Cesano Boscone: quanto conta per te questo risultato?
«Tantissimo, perché era uno scontro diretto, e dovevamo vincerla, e segnare al 92’ è stato importante fare nostra una gara molto combattuta».

La Polisportiva 2B ha perso giovedì sera 3-1 col Gavirate. Pensi che questa sconfitta possa rovinare il percorso di questo gruppo?
«Non penso che questa sconfitta possa rovinare il nostro percorso, ma sicuramente è un ko che brucia. Ora bisogna solo rialzare la testa e dimostrare ciò che valiamo».

Quanto valgono le tue, momentanee, tre reti messe a segno in questa stagione?
«Sono state tutte e tre significative, in particolar modo quella fatta col Cesano dove avevo portato la mia squadra momentaneamente in vantaggio».

Domani la 2B tornerà in campo incrociando il Monterosso: match sulla carta difficile, ma niente è impossibile…
«Possiamo giocarcela con tutte le squadre, con l’intento di fare il colpaccio e vincere la gara. Sarà così col Monterosso, visto che saranno convinte di venire a casa nostra per vincere. Quindi scenderemo in campo per portarci dalla nostra parte i tre punti».

Tra le squadre impegnate in Eccellenza Lombardia quali sono quelle che possono vincere il campionato?
«Credo che sarà un testa fino all’ultimo tra Vittuone e Lumezzane, ma potrebbe spuntarla quest’ultima».

Quanto peserà il Covid-19 sull’andamento della stagione?
«Per il momento sta incidendo tantissimo, perché ci sono alcune squadre, tra cui anche la nostra, che per un certo periodo hanno avuto poche giocatrici. Il problema di fondo è che anche le ragazze che hanno avuto il Covid devono aspettare una settimana per fare il certificato medico e riprendere, e non è semplice, soprattutto se si è fatta una preparazione dopo un mese in cui siamo rimaste ferme. Purtroppo, ci sono state tante formazioni che non hanno avuto giocatrici, alcune fuori ruolo. E affrontare partite dove non si hanno effettivamente dei cambi incida sulla prestazione e sul rischio di farti male».

Che aspettative hai sul calcio femminile in Lombardia?
«Per quanto mi riguarda più che parlare di campionati di Eccellenza e Promozione, bisogna parlare dalla base, perché non ci sono tante società di calcio che hanno settori giovanili femminili. Bisogna dare anche alle bambine la possibilità di giocare a calcio, e questo bisogna lavorare di più».

Che persona sei fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono una persona molto decisa e competitiva. Lavoro in quest’ambiente, visto che sono laureata in Scienze Motorie, allenando squadre di calcio. Ho anche una grande passione per la montagna».

Cosa ti aspetti dal tuo 2022?
«Con la 2B spero di costruire le basi per fare un grande campionato il prossimo anno. Mi piacerebbe un giorno fare una maratona».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Polisportiva Oratorio 2B e Federica Sturdà per la disponibilità.

Photo Credit: Federica Sturdà

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.