Alzi la mano chi si aspettava un simile upgrade. Era imprevedibile un exploit del genere, ma più che meritato dopo anni e anni di duro lavoro. L’evoluzione delle neroverdi è passata in gran parte per le mani di Gianpiero Piovani, uno dei migliori allenatori del nostro panorama. L’ex Brescia è intervenuto alla trasmissione Colpo di Tacco trasmessa su 50 Canale rilasciando qualche dichiarazione sulla sua squadra.

“La mia è una squadra molto giovane”, spiega il classe 68’. “Commettiamo delle piccole ingenuità che contro una squadra del valore della Juve abbiamo pagato a caro prezzo. Lavoriamo per correggere questi errori”. Nonostante ciò, le reggiane si sono affermate nell’olimpo di questo campionato dando fastidio alle big. “Avrei messo la firma ad inizio stagione per essere a questo punto, a due punti dal Milan e a cinque dalla Juve. Il nostro obiettivo era se possibile di migliorare il quinto posto dell’ultimo torneo”.

La situazione per il Sasòl è più che favorevole malgrado le pesanti assenze che hanno segnato l’avvio di campionato. “Purtroppo abbiamo avuto la sfortuna di perdere per infortunio una calciatrice fondamentale come Alice Parisi. Per la squadra e anche per me era un prezioso punto di riferimento. E a proposito di infortuni abbiamo perso anche Ferrato, un’altra delle titolari”.

I risultati ottenuti dal tecnico non potevano passare inosservati ed iniziano a trapelare i primi interessamenti. “Mi segue la Fiorentina? Non so niente, però fa piacere che il mio lavoro sia apprezzato. Pensando al futuro la mia priorità va sicuramente al Sassuolo dove c’è una società che ha voglia di far crescere il suo settore femminile. L’unico pensiero che ho in mente è di centrare i traguardi che ho in testa con questo club e con questi colori”.

Impossibile non spendere qualche parole per una delle stelle più luminose di questo Sassuolo. “Quando ho deciso di far debuttare la sedicenne Bugeja in Serie A qualcuno mi ha preso per pazzo. È giovanissima, ma dopo pochi allenamenti ho capito che aveva grandi potenzialità. Sono rimasto impressionato dalla sua velocità e dalla sua forza fisica. Per me se una ragazza è brava gioca, non guardo la carta d’identità. Alcuni erano perplessi per la mia scelta, altri temevano che avrei bruciato un gioiellino”. Ma se nella vita non si rischia, non si conclude nulla, e Gianpiero ne è il massimo esempio.