Photo Credit: Giulia Mecozzi

Il Vighignolo ha centrato la sua prima storica vittoria in Eccellenza Lombardia. Infatti, la formazione giallonera ha ottenuto i primi tre punti battendo, nella sedicesima giornata di campionato, la Polisportiva Oratorio 2B per 3-0. Ora la formazione allenata da Riccardo Fortunato lascia l’ultimo posto della categoria, agganciando, a cinque punti, la Riozzese. In rete sono andate Clara Sguinzi, autrice di una doppietta, e la rete di Giulia Mecozzi, centrocampista classe ’86 e arrivata quest’anno al Vighgnolo: ed è proprio quest’ultima la protagonista della nostra intervista di oggi.

Giulia cos’è per te il calcio?
«Il calcio per me è una grande passione dall’età di sei anni, quando ho iniziato a giocare coi miei due fratelli, ed è anche un elemento di spensieratezza che mi accompagna da sempre. Come ruolo ho sempre giocato come esterno destro, poi, negli ultimi anni ho fatto punta o trequartista. Mi piace molto fare la centrocampista esterna, perché mi è sempre piaciuto dare il passaggio fondamentale alla compagna per la realizzazione di un gol».

Qual è stata la scintilla che ha dato il via alla tua passione per il pallone?
«Avevo sei anni ed ero l’unica bambina a giocare in una squadra di maschietti. Era un motivo d’orgoglio per me».

Com’è stato il percorso calcistico?
«Ho iniziato a giocare a sei anni in una squadra maschile fino a quattrodici anni, per poi andare nel Milan Femminile per una stagione nelle giovanili. Successivamente la squadra di è spostata al Giorgella nell’Inter Campus, ma a quel punto, per motivi scolastici, ho lasciato approdare all’Oratorio San Giovanni Bosco. Qualche anno più tardi ho fatto un anno alla Riozzese in A2. A ventitré anni ho finito il mio percorso universitario decidendo di tornare all’Oratorio San Giovanni Bosco salendo in Serie C. Nel mentre ho avuto due bambini e ho ricominciato a giocare in una squadra di calcio a sette, per poi fermarmi per un infortunio. A trentatré anni sono tornata nel calcio a undici giocando nel Vigevano fino all’anno scorso, per poi passare al Vighignolo».

Da quest’anno sei al Vighignolo. Cosa ti ha portato ad accettare la proposta di questo club?
«Ho accettato di andare al Vighignolo perché per me è una buona squadra, convinta di giocare in Promozione, poi però è arrivato il ripescaggio in Eccellenza, e questa cosa mi ha stimolato tantissimo, perché volevo giocare in un torneo che sta crescendo sempre di più».

Domenica è arrivato il primo successo nel campionato lombardo di Eccellenza del Vighignolo, grazie al 3-0 sulla Polisportiva 2B. Quanto valgono questi primi tre punti?
«Beh, tantissimo. Abbiamo fatto un girone d’andata impegnativo, dove nonostante non abbiamo ottenuto delle soddisfazioni, siamo cresciute con le prestazioni. Spero che questa vittoria possa essere l’inizio di un ritorno che ci possa portare alla permanenza in Eccellenza».

Inoltre, nel match contro la 2B ci hai messo lo zampino segnando il gol del vantaggio. Ti va di raccontarcelo?
«Su una punizione assegnata dalla trequarti, le mie compagne mi hanno detto di provare, e alla fine ho tirato in porta, sebbene la distanza fosse notevole, la palla è rimbalzata davanti al portiere ed è finita in rete. Per me è sempre emozionante segnare, anche se mi piacerebbe farlo anche su azione, perché voglio aiutare, coi miei gol, a centrare l’obiettivo».

Ora il tuo bilancio parla di cinque reti in campionato. Tu sei contenta del tuo attuale score?
«Sono contenta, anche se potevo fare molto di più, perché all’andata potevo cogliere più occasioni».

Domenica arriva il Lecco, che all’andata ha battuto il Vighignolo per 7-1. Quale può essere l’obiettivo della squadra in vista di questa partita?
«L’obiettivo per me è quello di vincere sempre. Sono ben consapevole che il Lecco sia una squadra molto strutturata, ma non mi faccio condizionare mentalmente da questa cosa: ho dalla mia parte una buona squadra che è cambiata tanto in queste partite».

Come valuti il campionato lombardo di Eccellenza dopo sedici turni? La squadra che ti ha impressionato di più?
«La categoria, rispetto agli anni precedenti, ha un livello più alto e un gioco più ordinato e più veloce, e questo ti permette di renderlo interessante. A livello di mentalità e di gioco mi è piaciuto il Crema perché, sebbene la classifica non la premi tanto, ha un ottimo spirito di squadra e fisica, ma anche il Monterosso ha un buon gioco».

Come sta, secondo te, il calcio femminile in Lombardia?
«Lo reputo molto competitivo rispetto alle altre regioni, perché in Lombardia ci sono categorie come l’Eccellenza e la Promozione con numerose squadre, cosa che in altre zone d’Italia non ci sono».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Ho lavorato tanti anni nella moda, poi ho fatto una scelta di vita, che è quello di occuparmi di Casa Mantegazza, una villa dove offriamo spazio in affitto per eventi come matrimoni o meeting aziendali. Io mi occupo di comunicazione di quest’attività. Sono una mamma single di Tito e Leonardo, due gemelli di dieci anni che spesso partecipano agli allenamenti del venerdì sera e alle partite in cui gioca in casa il Vighignolo».

Quali sono gli obiettivi che vuoi centrare quest’anno?
«In ambito calcistico vorrei segnare più gol per aiutare la squadra e lottare, con ogni mezzo, alla conquista della salvezza e affrontare il prossimo campionato di Eccellenza in modo più consapevole. A livello personale vorrei creare maggiori eventi per Casa Mantegazza e riuscire a dedicarmi di più ai miei bambini per farli crescere nel migliore dei modi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Vighignolo Women e Giulia Mecozzi per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.