Il Cesano Football Women Idrostar ha perso due settimane fa la gara con il Football Leon per 3-1. Ha osservato, in questa settimana, il suo turno di riposo, e si sta concentrando per le ultime partite che potrebbero decretarne la sua permanenza nel girone lombardo di Eccellenza. La squadra di Luca Garaffoni deve assolutamente puntare sui gol, e per questo può fare affidamento su Ilaria Pittelli, attaccante classe ‘96 e veste quest’anno la maglia gialloblù. La nostra Redazione ha raggiunto Ilaria, che in campionato ha messo a referto quattro gol, per risponderci ad alcune domande.

Ilaria cos’è per te il calcio?
«Parto dicendo che questa passione me l’ha passata mio padre: appena sono nata mi ha messo un pallone in mano, e mi ha portato a giocare nei campetti con gli altri bambini. È lo sport che mi preso di più, tanto che ho riiniziato solo a giocare solo quest’anno: infatti, ho giocato a basket per dodici anni».

Cosa ti ha convito a passare dal basket al calcio?
«Diciamo che non sono stata convinta di giocare a basket. Se mio papà puntava molto sul calcio, l’altra parte della mia famiglia non era molto convinta, visto che, a quel tempo, il calcio femminile era ancora pieno di pregiudizi. Quindi non sapevo che sport fare, e vedevo le mie amiche giocare a basket; quindi ho scelto di giocare a pallacanestro. Più passavano gli anni e più la voglia di basket mi passava; perciò, lo scorso anno ho deciso di giocare in una squadra di calcio a sette per due mesi, e a settembre sono passata a undici».

Cosa ti ha portato quest’anno ad accettare il progetto del Cesano?
«Mi sono messa a cercare alcune squadre su Internet, e quando mi ha ispirato sin da subito il progetto Cesano. Ai dirigenti ho detto che sarei partita da zero. La società mi ha sostenuto fin dall’inizio, la squadra anche, e alla fine ho deciso di giocare per il Cesano, e, fino ad ora, mi sto trovando bene».

Com’è stato il tuo primo vero impatto col mondo del pallone?
«È stato molto tosto. Passare dal basket al calcio è stato molto faticoso, perché sono due sport differenti, soprattutto nei movimenti. Ci ho messo un po’ di mesi, quindi il passaggio totale non l’ho ancora fatto, ma comunque ho fatto numerosi passi avanti, nonostante sia rimasta ferma per un paio di mesi alla coscia: questo dispiace perché ho perso un po’ di tempo su come mettere le basi calcistiche».

L’attuale stagione del Cesano è in linea con le tue aspettative?
«No. Secondo il mio parere non ci meritiamo il posto in cui siamo e, a parte le prime tre, siamo una squadra che possiamo giocarcela con tutte, perché il gruppo c’è».

Purtroppo, nel match col Football Leon è arrivato un altro ko. Cosa è mancato per provare a strappare un risultato positivo?
«Il risultato non rispecchia l’andamento della gara, perché siamo state in partita fino alla fine, il primo gol è stato fortunoso e il rigore non c’era. Secondo me ci è mancata la grinta».

Ora si riposa, ma poi bisogna prepararsi alla sfida contro la Doverese, e non sarà un match semplice…
«Non credo che la Doverese avrà vita facile nella prossima partita. Noi le gare le vogliamo combattere fino all’ultimo minuto».

Al tuo primo anno col pallone hai segnato quattro gol: contenta del tuo score?
«Sono contenta dei quattro gol, ma forse potevo farne di più».

Tra le squadre presenti nel girone lombardo di Eccellenza c’è una che ti ha stupito di più?
«Dico il Vittuone perché, rispetto al Lumezzane, mi ha lasciato una buona impressione».

Secondo te come sta il calcio femminile italiano?
«Essendomi affacciata in questo mondo solo adesso, posso dire che il calcio femminile ci ha messo molto ad evolversi, ma ci sono ancora tanti passi da fare. Siamo ancora qualche passettino indietro rispetto a quello estero».

Che persona sei fuori dal campo?
«Esco con gli amici e mi piace viaggiare».

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
«In ambito calcistico vorrei migliorarmi, crescere e continuare col pallone: avendo 26 anni, li reputo come i miei unici obiettivi. A livello personale ho un lavoro a tempo determinato, ma ho vari progetti per la testa che spero di poter realizzarli nel medio-lungo termine».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cesano Football Women Idrostar e Ilaria Pittelli per la disponibilità.

Photo Credit: Ilaria Pittelli

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.