La stagione entra nella sua fase calda e le rossonere intendono farsi trovare pronte. Domenica c’è un Derby da “vendicare”, questa volta in campionato, poi all’orizzonte una serie di impegni da non sbagliare. Ne parliamo con Laura Fusetti, una delle veterane del gruppo: tra Serie A e Coppa Italia, il difensore ha analizzato ad acmilan.com il momento della squadra in vista del rush finale:

La stagione si appresta a entrare nella fase decisiva: com’è il clima all’interno dello spogliatoio?
Siamo entrati nella fase più importante del campionato, dobbiamo mantenere saldo il secondo posto e cercare di portare a casa il maggior numero di punti possibili. Il nostro obiettivo principale, infatti, è l’accesso alla Champions League. La vittoria con l’Empoli ci ha aiutate sicuramente a ritrovare serenità e il clima in spogliatoio è molto buono. Dobbiamo continuare su questa strada, essere unite e dare il massimo come abbiamo sempre fatto. Se mettiamo in campo questo riusciremo a raggiungere gli obiettivi e a toglierci le nostre soddisfazioni“.

Le motivazioni saranno altissime per difendere il secondo posto e qualificarsi in Champions League…
Le motivazioni sono molto forti perché teniamo tantissimo alla qualificazione per la prossima edizione della Champions, anche perché lo scorso anno ci è sfuggita solo per una questione di differenza reti decisiva dopo la sospensione del campionato a causa della pandemia“.

Qual è il bilancio personale della tua stagione?
C’è sempre da migliorare e cerco sempre di dare il massimo per aiutare la squadra. Se sarò totalmente soddisfatta a livello personale lo dirò a fine campionato. Di sicuro stiamo facendo un buon lavoro di reparto, siamo la seconda migliore difesa. Vogliamo fare bene e cerchiamo di mantenere questo risultato; e perché no di migliorarlo. Se riusciamo a trasmettere sicurezza, anche il resto della squadra può giocare in maniera più tranquilla. In generale dobbiamo migliorare ancora su alcuni aspetti ma stiamo facendo una grande stagione“.

Una delle novità tattiche di questo 2020/21 è stata la difesa a tre: come ti trovi con questo modulo?
Mi trovo bene, anche al Brescia giocavo con questo modulo. Ci dà modo di essere più coperte e allo stesso tempo offensive quando la situazione lo permette. Inoltre, il 352 esalta le caratteristiche di ognuna di noi“.

È la settimana del Derby: siete cariche?
È una partita importante per il campionato, i Derby poi sono partite sempre molto sentite non solo da chi li gioca. Sono gare per cui non c’è bisogno di caricarsi perché vorresti sempre giocarle. Detto questo domenica incontreremo l’Inter, ma dopo ci saranno altre partite, tutte importanti e saranno tutte delle finali“.

L’Inter vi ha battuto nell’andata della Semifinale di Coppa Italia: “vendicarvi” in campionato sarà importante anche in ottica ritorno?
Abbiamo perso in Coppa Italia, l’Inter è una buona squadra con forti individualità. Dovremo essere quindi ancora più concentrate, lottare su ogni singolo pallone e così potremo dimostrare il nostro valore. Vincere domenica significa avere ancora più forza anche per il ritorno di Coppa“.

Sei qui fin dalla nascita delle rossonere: quanto è cresciuto il Milan Femminile negli anni?
La squadra è cresciuta molto, soprattutto a livello di mentalità. Anche se non lo siamo ancora a livello legislativo, ci sentiamo delle vere professioniste e il Club ci tratta da professioniste. Sentiamo il valore della maglia che indossiamo e ci sono stati trasmessi importanti valori a partire dall’attaccamento per questi colori“.

Ricollegandomi a quest’ultima domanda: quanto margine di crescita vedi nella squadra?
Molto, anche perché la maggior parte delle giocatrici sono arrivate quest’anno. Più giochi insieme, più trovi l’alchimia giusta. Alcune compagne sono arrivate in estate: Vero a novembre, Hasegawa a fine gennaio. Avere continuità e imparare a conoscersi calcisticamente, ognuna con le proprie doti tecniche, è un valore aggiunto per tutto il gruppo“.

Baresi e Puyol: al primo hai chiesto il permesso di indossare la maglia numero 6 e il secondo è il tuo idolo: cosa ti ha spinto a diventare difensore centrale e cosa apprezzi di più di questo ruolo?
Forse non tutti sanno che ho iniziato a giocare a centrocampo e per sopperire a delle assenze per infortuni ho cambiato ruolo e giocato come centrale di difesa. È un ruolo che a me piace molto. Sei l’ultimo baluardo prima della porta e hai il compito di dare sicurezza alla squadra. Il mio idolo è Puyol, un campione dentro e fuori campo e grintoso, ha sempre dato l’anima e non ha mai perso occasione per aiutare i propri compagni.  Per quanto riguarda Baresi, per me è un onore indossare la maglia numero 6 di un grandissimo difensore e capitano. Mi spiace solo non aver visto molte sue partite dal vivo perché ero piccola. Averlo oggi al nostro fianco e giocare con la sua maglia è bellissimo“. 

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli