Nella settima giornata di Serie B il Brescia affronterà domenica, Covid permettendo, l’Orobica. Sarà una partita diversa per alcune calciatrici provenienti dalla società bergamasca, ma ce ne una che la sentirà ancora più forte: si tratta di Luana Merli, attaccante classe ’87, che per anni ha indossato la maglia rossoblù e che quest’anno ha deciso di vestire quella biancoblù.

Luana come ti sei appassionata al pallone?
«La mia passione è iniziata a cinque anni. Abitavo a Cenate Sopra e di fronte casa mia c’era un oratorio dove i bambini giocavano a calcio. Da lì è iniziata la mia avventura».

La tua vita calcistica è impressa principalmente con quella dell’Orobica: che significato ha avuto per te indossare quella divisa?
«Ha avuto un significato forte: da quando ho ripreso a giocare a calcio nove anni fa con l’Orobica ho avuto numerose soddisfazioni e raggiunto i miei sogni».

Elencaci i tuoi momenti top con l’Orobica.
«I momenti più importanti sono stati la salita in A nel 2014 e la vittoria in campionato in Serie B nel 2018, poi scontrarmi con squadre importanti come Juventus e Roma».

L’anno scorso la tua ex squadra è scesa in B: cosa è mancato per centrare la salvezza?
«Secondo me sono mancate le giocatrici, sia tatticamente che tecnicamente».

Perché hai deciso di andare al Brescia?
«Brescia mi è sempre piaciuta come squadra, ha fatto progetti ambiziosi, e sono molto competitivi: quando mi hanno chiamato ho preso la palla al balzo e ho accettato subito».

I tuoi primi gol con la Leonessa li hai realizzati due domeniche fa contro la Lazio: che cosa hai provato?
«Sicuramente ho provato una gioia infinta, perché quella domenica avrebbe compiuto gli anni mia mamma che da undici anni è in cielo. Sono sensazioni molto difficili da spiegare, soprattutto il mio terzo gol dove ho visto tutte le mie compagne abbracciarmi. È stato un qualcosa di unico».

Come sarà affrontare domenica l’Orobica da avversaria?
«Non sarà una partita facile, giocherà più a livello mentale che tattico. Sarà un mix di emozioni».

Secondo te dove può arrivare questo Brescia?
«La squadra ha come obiettivo la salvezza, ma per quanto ho visto nelle ultime partite, per gli allenamenti che sto vedendo con le mia compagne e il valore che ha l’allenatore, credo che possiamo arrivare ai primi posti».

Come la valuti questa Serie B dopo sei giornate?
«Rispetto a qualche anno fa la Serie B è aumentata di livello. Non ci sono più partite con goleade, le squadre adesso sono competitive».

Dove sta andando secondo te il calcio femminile italiano?
«Spero che nei prossimi anni possiamo arrivare ad un livello professionale. Già dallo scorso Mondiale si sta vedendo qualche passo avanti, infatti la Serie A e B stanno avendo seguito».

Il professionismo nel femminile dal 2022 sarà realtà: che opinione hai al riguardo?
«Finché non vedo nulla di certo sono titubante su questa cosa, ma spero che tra due anni possiamo diventare professioniste. Mi auguro che le ragazzine possano coltivare il loro sogno di calciatrice».

Com’è Luana Merli fuori dal campo?
«Lavoro nell’azienda di mio fratello che fa pavimenti in resina, sono una persona disponibile, solare, e che tende sempre ad aiutare il prossimo nei momenti di difficoltà. Mi piace condividere maggior parte del mio tempo con le mie amicizie che per me sono come una seconda famiglia».

Sei felice dei risultati che hai raggiunto?
«Sono felice di aver raggiunto i miei obiettivi che mi sono fissata e penso di non andare oltre e spero di continuare finché le mie gambe continuano a reggere».

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
«Mi piacerebbe restare qui e vincere con la maglia del Brescia, perché qui ho trovato un bell’ambiente, mentre il mio sogno è quello di aprire o lavorare in un bar, Magari in mezzo alla spiaggia…».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Luana Merli per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.