Maria Luisa Filangeri, centrale del Sassuolo ed uno dei talenti più promettenti del nostro calcio, ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni delle emozioni della maglia azzurra, dell’importanza dei social per una giocatrice e della stagione appena conclusa con la maglia neroverde.

Molte giocatrici hanno avuto alle loro spalle qualcuno che le hanno sempre supportate ed incoraggiate nell’intraprendere questa squadra. Tu devi dire grazie a qualcuno per dove sei arrivata oggi?
“Sicuramente, devo ringraziare i miei genitori per dove sono arrivata oggi. Anche se all’inizio  erano un po’ titubanti sul farmi intraprendere questo sport, poi sono sempre stati presenti, non hanno mai saltato una mia partita in casa e mi hanno seguita fino a quando è stato possibile. Hanno sempre creduto in me e mi hanno permesso di inseguire il mio sogno e di fare quello che volevo, anche se questo ha portato ad allontanarmi da casa. Per queste ragioni mi sento di doverli ringraziare.”

Nel corso della tua giovanissima carriera hai anche avuto la possibilità e l’onore di indossare la maglia azzurra. Quali emozioni provoca indossare quella maglia?
“Indossare la maglia azzurra è sempre un’emozione indescrivibile. Entrare in campo con quella maglia, cantare l’inno italiano e giocare per l’Italia è una grandissima soddisfazione ma è anche una grande responsabilità.”

Rimanendo in tema Nazionale, gli Europei sono stati spostati al 2022 ritagliandosi una propria finestra nel calendario calcistico. Credi che faccia bene al movimento avere ancora 2 anni a disposizione per prepararsi al meglio per la competizione? E tu punti eventualmente ad una chiamata dalla ct Bertolini?
“In questi ultimi anni il nostro movimento e di conseguenza anche la nostra nazionale sono cresciuti tantissimo. Come abbiamo potuto vedere la scorsa estate al mondiale, l’Italia ha dimostrato di poter competere con alcune delle migliori squadre come il Brasile e l’Australia, ma anche con la stessa Olanda che ci ha eliminato. Dunque, sono fiduciosa e penso che questi due anni verranno sfruttati al meglio per poter arrivare pronte agli Europei. Per quanto quanto riguarda me, sarei sicuramente contenta di un’eventuale chiamata, ma so che devo lavorare tanto e che la strada è ancora lunga.”

Passando al Sassuolo, arrivando alla società neroverde hai fatto fare il salto di qualità al reparto difensivo ed a livello di squadra siete passati da sorpresa del campionato a certezza assoluta. Quali sono le tue considerazioni sia personali che di squadra sulla stagione in corso?
“Siamo una squadra nuova, formata da tante ragazze giovani e questo all’inizio non ci ha permesso di ottenere i risultati che speravamo. Abbiamo lavorato duro durante tutti gli allenamenti e dopo le prime partite siamo riuscite a dimostrare il nostro reale potenziale. Perció penso che il nostro sia stato un un percorso positivo, costruttivo e di continua crescita collettiva e individuale. A livello personale, sono molto soddisfatta perché grazie al mister e alle mie compagne penso di essere migliorata tanto soprattutto sotto l’aspetto tattico.”

Il progetto del club reggiano è uno dei più intriganti del panorama italiano. Cosa ti ha convinto di più del programma del presidente Vignotto ad accettare questa nuova sfida?
“La scorsa estate sono stata molto contenta di essere stata contattata da un club come il Sassuolo. Il direttore mi ha illustrato chiaramente il progetto per la stagione corrente, ma soprattutto mi ha parlato di quella che è l’idea di calcio della società. Penso che proprio la professionalità di questa realtà, il mister Piovani e il gruppo formato prevalentemente da giovani sono le ragioni per cui ho deciso di venire a Sassuolo e di accettare questa sfida.”

Dagli addetti ai lavori sei considerata come uno dei migliori talenti del campionato italiano. Senti questa pressione sulle spalle?
“Penso che nel nostro campionato ci siano molte ragazze forti e con tante potenzialità. Personalmente non sento alcuna pressione addosso, cerco sempre di ascoltare i consigli che mi vengono dati e di lavorare sempre al massimo.”

La scuola italiana dei difensori centrali è sempre stata una delle più solide al mondo. Ti ispiri a qualche idolo calcistico nel tuo stile di gioco, sia del femminile che del maschile?
“In realtà adesso non ho un vero e proprio giocatore a cui mi ispiro. Qualche anno fa seguivo molto Thiago Silva, mi piaceva  il suo modo di giocare e rimanevo spesso impressionata dai suoi interventi con cui era in grado di recuperare anche situazioni irrimediabili.”

Al giorno d’oggi i social network sono molto importanti nella vita delle persone. Quanto conta il restare attivi nei social per una calciatrice?
“Avere un profilo attivo su Instagram o su Facebook comporta avere maggiore visibilità e anche una maggiore probabilità di trovare uno sponsor. Forse sono questi gli unici motivi per cui essere più presente sui social puó essere importante per una calciatrice. Ma per quanto mi riguarda si puó tranquillamente vivere senza.”

Concludendo, quali sono i tuoi obiettivi futuri a livello calcistico?
“In genere non mi pongo mai obiettivi a lungo termine, quindi non penso a cosa mi potrebbe riservare il futuro, ma piuttosto mi pongo dei piccoli obiettivi “stagionali”. Sono sicura che la cosa che voglio di più in assoluto è crescere. Voglio imparare sempre qualcosa di nuovo da ogni allenamento, da ogni sconfitta e da ogni vittoria perché penso che solo facendo esperienza si possa migliorare e diventare una calciatrice completa.”

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Maria Luisa Filangeri ed il Sassuolo Women per la disponibilità.

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti